Cultura Livorno

lunedì 9 Giugno 2014

“Galileo e Keplero: un difficile dialogo tra due grandi copernicani”: la conferenza a cura di Paolo Bussotti chiude la Primavera della Scienza 2014

Si conclude con l’appuntamento di lunedì 9 giugno la programmazione della X edizione della Primavera della Scienza, il calendario di appuntamenti a carattere scientifico, promosso dal Comune di Livorno insieme a numerose associazioni e soggetti privati.
Lunedì 9 giugno, alle ore 17.30 si svolgerà al Nuovo Teatro delle Commedie (via G.M. Terreni,5) la conferenza “Galileo e Keplero: un difficile dialogo tra due grandi copernicani” a cura di Paolo Bussotti.

L’iniziativa organizzata dall’associazione Caffè della Scienza “N.Badaloni”, intende mettere a confronto il pensiero dei due grandi scienziati, Galileo e Keplero, entrambi copernicani ma del tutto diversi nella personalità e nel modo di affrontare i problemi. Inventori di due nuove discipline – Keplero (1571-1630) la moderna astronomia, Galileo (1564-1642) la fisica matematica – sono riconosciuti come i due più grandi scienziati della prima metà del XVII secolo, e due tra i più grandi di sempre, eppure così diversi nella mentalità, tanto diversi che una effettiva collaborazione tra loro non fu mai possibile.
La conferenza in programma avrà come scopo quello di inquadrare le personalità dei due grandi scienziati e la loro attività professionale, a cominciare dai primi scritti risalenti alla fine del ‘500 per giungere ai grandi lavori della maturità. Saranno così messi in luce – in un itinerario che segue la loro vita – le affinità e le divergenze tra Galileo e Keplero, così da comprendere come mai una collaborazione tra loro non ebbe mai luogo.
Vedremo dunque quanto possa essere vario il modo in cui viene prodotta la scienza, specialmente in un secolo come il XVII, quando la scienza era agli inizi ed esistevano pochi metodi riconosciuti, in qualche modo, come ufficiali. Vi era tra gli scienziati una gran varietà di pensiero, il che rende l’affresco di questo periodo particolarmente affascinante.

Fonte: Comune di Livorno

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