Cultura Castelfiorentino

sabato 7 Febbraio 2015

Galileo Chini a Castelfiorentino: la “crocifissione” nella Cappella Brandini

La "Crocifissione" di Galileo Chini

La “Crocifissione” di Galileo Chini

Un pomeriggio interamente dedicato a un artista di levatura internazionale e alla riscoperta di tesori dimenticati, custoditi con cura da una delle famiglie “storiche” di Castelfiorentino.

E’ questo il leitmotiv dell’iniziativa promossa dalla Società Storica della Valdelsa, che sabato 7 febbraio 2015 ha organizzato una visita e un convegno interamente dedicati alla figura di Galileo Chini (1873-1956) uno dei maggiori protagonisti dell’avanguardia artistica tra Ottocento e Novecento, la cui attività spazia dal restauro alla produzione di ceramiche, dalla decorazione alla pittura.

Il primo appuntamento in programma è la visita alla Cappella Brandini (Cimitero Comunale di Castelfiorentino, ore 15.30) che ospita uno dei capolavori di Galileo Chini: la “Crocifissione”, realizzata dall’artista ai primi del Novecento, periodo in cui fu portata a termine la decorazione della cappella, riscoperta in anni recenti dalla studiosa Litta Medri. L’opera, restaurata per volere della famiglia Brandini, sarà inaugurata dal Sindaco di Castelfiorentino, Alessio Falorni.

L’architettura della cappella ricalca gli schemi dell’arte neogotica, che traspare anche dalle decorazioni interne. Per i motivi geometrici, Galileo Chini si era ispirato a quelli che aveva visto in precedenza a Firenze nella Chiesa di Santa Maria Maggiore e durante la distruzione della case medioevali del mercato Vecchio. Sulla parete di fondo, dietro l’altare, si trova la Crocifissione, opera di indubbio valore dell’artista.

Dopo l’inaugurazione dell’opera, è previsto un convegno al Museo Benozzo Gozzoli (ore 17.00), che sarà introdotto dall’Assessore alla Cultura, Claudia  Centi, con relazioni di Roberto Brandini (committente del “restauro della cappella”), di Paola Polidori Chini, nipote dell’artista, del prof. Piero Pacini su “la pittura sacra di Galileo Chini e la cappella di Castelfiorentino”, e di Massimo Tosi sull’”opera di Galileo Chini in Valdelsa”. A seguire dibattito e conclusioni del presidente della Società Storica della Valdelsa, Fabio Dei.

“In via del tutto eccezionale – sottolinea l’Assessore alla Cultura, Claudia Centi – i Brandini hanno voluto offrire alla cittadinanza l’opportunità di visitare la Cappella di famiglia, che ospita questo prezioso affresco, completamente restaurato, di Galileo Chini. Si tratta di un’occasione unica per i castellani e per tutti gli appassionati d’arte in Valdelsa, di cui va dato merito alla liberalità della famiglia Brandini che fin da subito mi ha confermato grande disponibilità in questo senso e alla Società Storica della Valdelsa, promotrice dell’evento. Ci tengo infine a sottolineare come il Museo BeGo, che ospita il convegno, si dimostri anche in questa occasione un centro della vita culturale castellana”.

La serata prevede anche una cena sociale su prenotazione (ore 20.00) presso il ristorante “La Magona” (per prenotazioni: 370 3080888).

L’evento di sabato, che gode del patrocinio del Comune di Castelfiorentino, rappresenta il primo di una serie di incontri che la Società Storica della Valdelsa ha programmato per il 2015 al fine di promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico dell’Empolese Valdelsa.

Fonte: Comune di Castelfiorentino

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