Teatro Scandicci

martedì 29 Aprile 2014

Fulvio Cauteruccio è “Il Supermaschio” di Alfred Jarry. Prosa novità al Teatro Studio di Scandicci

In scena un attore e una danzatrice si immergono in un racconto di parola, movimento e immagini in un gioco di verità e finzione. E’ “Il Supermaschio” di Alfred Jarry, con Fulvio Cauteruccio e Camilla Diana, in programma martedì 29 aprile alle 21,00 e alle 22,00 al Teatro Studio di Scandicci (Firenze).

 

All’interno del cartellone “Italia Centrale” la convergenza delle arti. A cura di Krypton per la direzione artistica di Giancarlo Cauteruccio. Progetto 2014, teatro, musica, arte.

 

In scena una produzione della Compagnia Giardino Chiuso di San Gimignano, per l’adattamento teatrale di Sebastiano Vassalli. Regia di Tuccio Guicciardini. Movimenti di Patrizia de Bari.

 

Una pagina di teatro novità in cui i piani di realtà si intrecciano e si dipanano, si scontrano e si abbracciano. Le proiezioni video amplificano l’immaginario dello spettacolo. L’incredibile vena anticipatrice di Jarry colloca la vicenda in una contemporaneità sorprendentemente attuale, forse si sta fluttuando in un mondo “patafisico” senza accorgercene.

 

Elementi scenici e video di Andrea Montagnani, luci di Lucilla Baroni, costumi di Marilù Sasso, con il sostegno di Regione Toscana. Un ringraziamento a Oibò Re-Design, Mirco Ruoppolo, Matteo Voliani, Genziana Pompei.

 

Lo spettacolo verrà replicato in due turni per 50 spettatori alla volta. E’ consigliata la prenotazione.

Informazioni e prenotazioni 055 7591591, biglietteria@teatrostudiokrypton.it; www.teatrostudiokrypton.it. Biglietti: intero euro 14, ridotto euro 12. Teatro Studio Via G. Donizetti, 58 Scandicci, Firenze Tel: 055 2345443.

 

IL TESTO – Nell’anno della ripubblicazione del romanzo di Alfred Jarry “Il Supermaschio” (Bompiani), lo scrittore Sebastiano Vassalli cura un’efficace riduzione per il teatro.

 

Tra i suoi romanzi, Il Supermaschio occupa un posto tanto particolare che, poco prima di morire, Jarry non riusciva a togliersi di mente l’immagine inquietante del suo protagonista. Nel teatro dell’assurdo e della debolezza umana di Jarry quindi non c’è posto soltanto per il deforme Ubu, creatura crudele, codarda e grottesca, ma l’autore ci propone anche il suo alter ego, il supermaschio, ferreo esecutore del paradosso secondo cui “L’amore è un atto senza importanza perché lo si può fare all’infinito”. Camuffato dietro le sembianze di un mediocre individuo, il protagonista Andrè Marcueil è “un soldo d’uomo”. Porta giacchette striminzite, occhialini a pinz-net e colletti alti.

 

Si pettina con la scriminatura. Sembra un impiegato di terz’ordine, una nullità, ma quando si trasforma in Supermaschio è “l’Indiano”: un uomo muscoloso, tatuato e rosso di pelle, in grado di compiere imprese ai limiti dell’incredibile e dell’impossibile. Ellen Elson è “un soldo di donna”. Anche lei, però, ha una personalità segreta e dalle risorse nascoste. Anche lei ha un’anima di Superfemmina e può rivelarla. La grande scommessa è lanciata: superare il favoloso record di amplessi dell’indiano “tanto celebrato da Teofrasto”.

La vicenda grottesca per superare il record s’intreccia ad un indimenticabile “cinque giorni” su pista durante la quale un treno e una quintupletta a pedali, più un nano e un’ombra, gareggiano su una distanza di diecimila miglia.

 

Romanzo d’anticipazione, di fantascienza, dell’assurdo, dell’orrore? Risata sull’amore moderno ed elogio delle grandi velocità? Lamento ghignante sul destino dell’uomo? Patafisica come “scienza delle soluzioni immaginarie”? Il Supermaschio è questo ed altro.

 

Compagnia Giardino Chiuso, San Gimignano. 0577 941182 info@giardinochiuso.comwww.giardinochiuso.com

Fonte: Ufficio Stampa

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