Cultura Firenze

venerdì 21 Febbraio 2014

Fondazione Il Fiore di Firenze: reading a più voci dell’ultima fatica letteraria dell’avvocato e poeta Pietro Manzella

Un reading a più voci per presentare l’ultima fatica letteraria dell’avvocato e poeta Pietro Manzella: il volume ‘Cialde’ (Pungitopo editrice 2013), in cui sono raccolte le poesie che vanno dal 2008 al 2012. «Quasi un “diario di bordo” – come scrive Aldo Redi Di Criscio, direttore del Bausette Theatre, nella prefazione – dove l’Autore registra e annota […] i suoi cangianti stati d’animo, i suoi sentimenti cosmici e popolari, ma, soprattutto, i suoi aneliti più reconditi, i suoi afflati più intimi».

E’ l’evento che la Fondazione il Fiore di Firenze organizza venerdì 21 febbraio alle 18 nell’ambito degli ‘Incontri letterari alle Giubbe Rosse’ nell’omonimo caffè storico letterario di piazza della Repubblica. Regista del reading, a cui saranno presenti l’autore e la presidente del Fiore Maria Giuseppina Caramella come moderatrice, è Aldo Redi Di Criscio, che ha scelto come lettori Patrizia Cannavò, Leonardo Ceccatelli, Alessandra Ferrari, Ilenia Maiorana,  Salvatore Maiorana, Pippo Mazza, Grazia Rombolini ed Eliana Terzuoli.

Nella prefazione di ‘Cialde’, Aldo Redi Di Criscio descrive le poesie di Pietro Manzella come «vere lastre a raggi x che lasciano leggere le reazioni emotive da lui provate: i dolori persistenti, le gioie fugaci, o solo virtuali, i rimpianti delle bramosie che egli stesso si è voluto negare, quelle di un forte legame spezzato, per un “infausto destino”, o i desideri di una gemma mai sbocciata». E l’autore stesso definisce la sua fonte d’ispirazione come «magma opprimente delle emozioni», un «vulcano delle sensazioni» che «lancia i suoi incandescenti lapilli in versi precisi e liberatori».

«Non manca in ‘Cialde’ il gusto della forma e del colore – aggiunge sempre nella prefazione Aldo Redi Di Criscio -. L’Autore fa l’occhiolino al pennello impressionistico di Renoir o a quello di Monet e al movimento sequenziale di Futur Balla». «Ma, soprattutto, – conclude – non manca il devoto e affezionato omaggio a Calliope. La Musa dell’elegia e della poesia epico-sociale, desiderata e impalmata anche dal padre Zeus. E’ lei che corona e impreziosisce tutta la raccolta».

 

Fonte: Fondazione Il Fiore

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