Teatro Spettacoli Firenze
da sabato 17 Maggio 2014 a domenica 18 Maggio 2014
Fine settimana ricco di appuntamenti per Fabbrica Europa a Firenze. Il programma
Fine settimana ricco di appuntamenti per Fabbrica Europa. Il programma:
Sabato 17 maggio ore 21 e domenica 18 maggio ore 19 – Stazione Leopolda
KAMERNI 55 (Sarajevo)
LA NOTTE DI HELVER
Regia: Dino Mustafic – Drammaturgia: Ljubica Oostojić – Scenografia: Kemal Hrustanović
Interpretazione: Ermin Bravo, Mirjana Karanović
Durata 1 ora e 30 minuti circa – In lingua originale con sottotitoli in italiano.
Tra il 1992 e il 1995, quando Sarajevo era una città sotto assedio, il Kamerni Teatar 55 portò avanti la sua missione di “resistenza culturale all’aggressione e la barbarie”. Durante questi tre anni, tra mortai e bombe, a volte con la sola illuminazione delle candele, il gruppo rimase fedele ai suoi principi, andando in scena quasi ogni giorno di fronte a un grande e affezionato pubblico. Produsse 28 debutti all’interno di un repertorio che non si piegò ad alcun compromesso né ad alcuna influenza ideologica, nazionalistica, religiosa o politica.
In questo contesto, e sotto la direzione di Dino Mustafic, il Kamerni 55 presenta La notte di Helver, un lavoro che parla della nostra necessità di comprensione e amore, svelando le terribili verità sullo spirito umano che possono emergere nell’arco di una sola notte. È interpretato da due straordinari e pluripremiati attori: Mirjana Karanović, diva e mostro sacro in patria, interprete prediletta di Emir Kusturica, Orso d’oro a Berlino, nomination all’Oscar per Il segreto di Esma, ed Ermin Bravo, giovane e talentuoso attore di teatro e cinema, famosissimo in patria, che ha anche recitato nel film di Angelina Jolie su Sarajevo, In the land of blood and honey.
In una città senza nome, in qualche luogo d’Europa, Carla e Helver si nascondono. Potrebbe trattarsi della Germania nazista, del Ruanda o ex Jugoslavia. Una guerra civile ha devastato tutto ed è solo questione di tempo prima che i due vengano scoperti. Helver, che è ritardato mentale, si diverte con quello che per lui è solo un gioco di soldati. Si ispira a Gilbert, un leader paramilitare fascista. Anche se sta partecipando entusiasticamente alla campagna di Gilbert per liberare il paese dalla “lurida feccia”, Helver non ha nessuna consapevolezza dell’imminente pericolo. Comparando l’ossessione di Helver nei confronti di Gilbert col suo sconsiderato abuso di Carla, lo spettacolo esplora con quanta facilità le persone possano essere manipolate in tempi di isterismo collettivo. La notte di Helver di Ingmar Villquist (pseudonimo del drammaturgo polacco Jaroslaw Swierszcz) mostra come un militarismo crescente può affliggere una società ma anche penetrare la sfera più privata: uno spaccato sul comportamento umano quando si esauriscono le possibilità di fuga e non rimane via di scampo.
Sullo spettacolo. Helverova noc ha debuttato a Sarajevo nel gennaio 2004. È ambientato negli anni ‘30, l´era di ascensione del fascismo. La complessa natura dei due protagonisti, madre e figlio, si sviluppa nella cornice opprimente e claustrofobica del loro passato. Il processo di costruzione e decostruzione della vicinanza intima dei personaggi dentro le mura di una stanza, porta a una dolorosa, straziante, brutalità fisica che spezza il laccio emotivo che lega il ragazzo ritardato mentale e la madre. L’energia complementare del rapporto drammatico che permea l´opera e che oscilla tra amore e odio si placa dopo la morte del ragazzo. Una rappresentazione di teatro da camera straordinariamente potente, nella quale il cameratismo degli attori e le loro dure parole partecipano alla costruzione di un’opera che parla in maniera eloquente della necessità di comprensione e amore e al tempo stesso rivela i diversi livelli psicologici e ideologici di una notte che porta in superficie le tragiche verità umane.
Il Kamerni ’55 di Sarajevo, punto d’incontro di tutti gli intellettuali del paese, ha avuto un’influenza decisiva su un’intera generazione di artisti che ha riconosciuto nella centralità del lavoro attoriale e nella predilezione per un’interpretazione intima e sincera il vero fattore chiave. Di orientamento avanguardista e sperimentale, la compagnia ha interpretato pièce di autori quali Brecht, Shaw, Pinter, Albee, Weiss, Beckett, Pirandello, Vitrac, Camus, Goldoni, Lorca, Gombrowitz, Rozewicz, Arbuzov, Fo, Bulgakov, Chéjov, Dumas, Fassbinder, Ibsen, Strindberg, Dostoievsky, Priestley, Shakespeare, Miller, Fogl, Horozović e altri. Dalla sua fondazione, ha portato in scena più di 250 spettacoli e il suo lavoro non cessò nemmeno durante la recente guerra civile.
Dino Mustafi – nato nel 1969 a Sarajevo – si è laureato all’Accademia di Arti Sceniche e in Letteratura Comparata e Biblioteconomia all’Università di Sarajevo. È autore e regista teatrale. I suoi lavori sono stati presentati in importanti festival internazionali. Per il teatro, ha diretto opere su testi di: Sartre, Ionesco, Mrozek, Moliere, Serrau, Coltes, Shakespeare, Thornton Wilder, Werner Schwab, Boychev, Herb Gardner, Ingmar Vilquist, Dea Loher, Nick Wood, Glowacki, Robert Lepage / Marie Brassard, Lutz Hübner, Jon Fosse e altri. Ha diretto Cavalleria Rusticana nell’ambito del Festival Internazionale Sarajevo Winter e l´operetta Europa, del compositore Nigel Osborne. Le sue opere teatrali sono state rappresentate in Bosnia Erzegovina, in Slovenia, Croazia, Germania, Egitto, Italia. È professore associato all’Accademia di Arti Sceniche di Sarajevo e all’Accademia di Arti Sceniche di Tuzla. Dal 2003 al 2005 è stato direttore artistico del Dipartimento di Dramma del Teatro Nazionale di Sarajevo.
Biglietti: 20 / 15 euro
Sabato 17 maggio ore 19 – Cango Cantieri Goldonetta – Firenze
LOUISE VANNESTE / ARNAUD GERNIERS / CEDRIC DAMBRAIN
HOME – Prima nazionale
Coreografia e interpretazione: Louise Vanneste
Installazione: Arnaud Gerniers – Creazione luci: Arnaud Gerniers, Benjamin Van Thiel – Musica: Cédric Dambrain
Consulenza: Eveline Van Bauwel – Residenze: Danscentrumjette (Bruxelles, BE), Les Brigittines (Bruxelles, BE)
Con il sostegno di: Commission Flamande de la Région de Bruxelles Capitale; SACD; WBI
È in residenza a Charleroi-danses e a les Halles de Schaerbeek ed è sostenuta da Grand Studio.
Durata 30 minuti.
Home è il solo folgorante, denso di un’energia e di una presenza fisica quasi animali, creato da Louise Vanneste insieme allo scultore Arnaud Gerniers e al compositore Cédric Dambrain. Sul fondo della scena un muro, al centro del quale appare una cornice di luce indiretta ma intensa. La danzatrice si muove in questo spazio poco illuminato, nel riflesso della cornice luminosa. La coreografia mostra tutto e niente: uno spazio infinito nella finitezza. Attraverso la sua energia interiore, la performer entra lentamente in contatto con ciò che la circonda. La performance non propone un’evoluzione narrativa ma è pura espressione, un’esperienza sensoriale completa. Priva di ogni aspetto psicologico, Home mostra una forma di disumanizzazione, una perdita di riferimenti, una dimensione sconosciuta, un tentativo di avvicinarsi ai fondamenti dell’essere.
Louise Vanneste si diploma alla scuola P.A.R.T.S. (Anne Teresa de Keersmaeker) nel 2000. Prosegue la sua formazione a New York nella Tricha Brown Dance Company. In Europa, privilegia le collaborazioni con artisti di diverse discipline. Ha creato la sua prima pièce di gruppo, Sie kommen, nel 2008. HOME e Persona, sono stati creati rispettivamente nel 2010 e 2011. Sue opere sono state presentate in Belgio e all’estero. La sua ultima pièce Black Milk è stata creata al Brigittines nell’aprile 2013, nell’ambito di ‘Compil d’avril’ di Charleroi-danses. Louise Vanneste è artista residente a Charleroi-danses / Centre chorégraphique de la Fédération Wallonie- Bruxelles e sostenuta da Grand Studio. Da settembre 2013, è artista partner a Les Halles di Schaerbeek (Belgio).
sabato 17 maggio ore 20.30 – Teatro Goldoni – Firenze
Fondazione Fabbrica Europa / Maggio Musicale Fiorentino
MAGUY MARIN / DAVID MAMBOUCH / BENJAMIN LEBRETON
SINGSPIELE – Prima Assoluta
Creazione: Maguy Marin – Interpretazione e creazione sonora: David Mambouch
Scenografia: Benjamin Lebreton
Durata: 60 minuti
Sabato 17 maggio h 16, LE MURATE/Sala Vetrate (piazza delle Murate) _ ingresso libero.
INCONTRO con MAGUY MARIN e DAVID MAMBOUCH
Presenta Isabelle Mallez, direttrice Istituto Francese di Firenze con Jean-Paul Manganaro, scrittore
Singspiele è l’ultima pièce di Maguy Marin, nome di culto della scena contemporanea. Una performance, interpretata da David Mambouch, tra declinazione del corpo e ricerca gestuale, che esprime la cifra più sperimentale della coreografa francese andando oltre i confini della danza tout court. Concentrandosi sui volti, anonimi o riconoscibili, che catturano il nostro sguardo, è un lavoro d’ascolto di ciò che questi ci dicono dei loro corpi assenti. Ogni individuo è una molteplicità e, vestendo tutti i volti, mostra la pluralità delle percezioni e letture possibili di un gesto che si ripete e moltiplica.
Biglietti: 15 euro
Sabato 17 maggio ore 23 – Stazione Leopolda – Firenze
UNUSUAL PARTY: Noze / Celluloid Jam / Camillocromo Beat Band
Unusual Party nasce dalla collaborazione tra Unusual Florence e Fabbrica Europa e prevede una line-up d’eccezione, con il duo parigino dei Noze e la partecipazione di due interessanti progetti musicali toscani: i Celluloid Jam con le loro atmosfere electro-mistiche e lo show case dei Camillocromo Beat Band, un nuovo progetto di jazz/swing elettronico nato dalla collaborazione tra i Camillocromo e il dj/producer Ghiaccioli e Branzini e Piero Gesué alla voce.
Ritmi techno, pop, elettronica, fanfare folk e atmosfere perverse, il tutto rielaborato e riarrangiato con inarrivabile maestria e classe francese: questi sono gli ingredienti che potrete trovare nell’atteso live dei NÔZE, un duo formato da Nicolas Sfintescu e dal suo vecchio amico di infanzia Ezechiel Pailhes, uniti entrambi dalla medesima passione per il piano e per la sua commistione con il mondo dell’elettronica. I due album “How To Dance” (2006) e il recente “Songs On The Rocks” (2008), molteplici uscite su etichette apprezzatissime come la Circus Company e la Get Physical, tantissimi remix e una serie di apparizioni nei migliori festival internazionali, hanno reso il duo famoso in tutto il mondo. Una performance da ascoltare e da vivere. CAMILLOCROMO BEAT BAND è un nuovo progetto di electro-swing e vintage beat che coinvolge i Camillocromo, funambolica orchestra circense, il dj e producer Ghiaccioli e Branzini e Piero Gesuè, jazz singer e scat man di enorme talento e di grande energia. Le sonorità old style dell’orchestra e le linee mozzafiato della voce si fondono con i grooves e le atmosfere elettroniche dando vita a una miscela esplosiva di grande potenza ed eleganza. CELLULOID JAM è un progetto di Caterina Vannucci (Voc, percussioni) e Jerro Sabaii (Synth e campionatori).nato a Firenze nel 2012.Il loro lavoro si basa su un melting pot di differenti backrounds, come la musica elettronica freak e l’Electro-beat. La loro performance live prevede la collaborazione con l’artista visivo David Hartono, capace di interagire con il duo ricreando dal vivo un’atmosfera da sogno-pop.
Unusual Florence nasce come connettore di esperienze imprenditoriali (negozi, laboratori, atelier, concept stores e “cool places”) che hanno deciso di puntare sull’originalità, sull’artigianato e sulla contemporaneità. Una Firenze insolita e creativa ordinata attraverso una mappa cartacea.
Biglietti: 10 euro
17, 18 maggio ore 22 – Ex Chiesa San Carlo dei Barnabiti (via Sant’Agostino 23)
COMPAGNIA SIMONA BUCCI
ENTER LADY MACBETH – Prima Nazionale
Liberamente ispirato al Macbeth di Shakespeare
Coreografia e concezione scenica: Simona Bucci – Musiche originali: Paki Zennaro – Disegno luci: Gabriele Termine – Interpreti: Eleonora Chiocchini, Sara Orselli, Françoise Parlanti, Maru Rivas, Frida Vannini.
Durata: 60 minuti
Compagnia Simona Bucci presenta Enter Lady Macbeth (prima nazionale) – ispirata al Macbeth di Shakespeare – coreografia di Simona Bucci, musiche originali di Paki Zennaro. Il femmineo qui indagato rappresenta il nucleo creatore e distruttore degli eventi stessi, forza che incita, muta, stimola, esalta, condanna e arma, in un percorso fatto di promesse, potenzialità, ambizioni, paure, colpe, rimorsi, punizioni, follia, come umano flusso di coscienza.
Posti limitati, prenotazione obbligatoria, info: 055 2638480.
17 e 18 maggio ore 18 – Stazione Leopolda – Firenze
ASSOCIAZIONE CULTURALE DELLO SCOMPIGLIO
KIND OF BLUE
Ideazione, regia, e scene: Cecilia Bertoni – Musiche, suoni e rumori: Carl G. Beukman – L’astronauta: Mauro Carulli – Nei film: Cecilia Bertoni, Carl Beukman, Marco di Campli San Vito, Marialucia Carones, Serge Cartellier, Serena Gatti, Claire Guerrier, Piero Leccese, Mees, Luigi Petrolini e Didi & Gogo
Durata 50 minuti
In Kind of Blue dell’Associazione dello Scompiglio, Cecilia Bertoni crea ritratti video indagando le ossessioni fisiche e mentali di alcuni artisti e il nesso con l’atto creativo. Mentre scorrono le immagini dell’installazione video, il pubblico, avvolto dalle proiezioni, da un’impalcatura contempla la terra azzurra vista da lontano, teatro d’azione di corpi frammentati.
Biglietti: €10, posti limitati, prenotazione consigliata.
18 maggio ore 21 – Teatro Cantiere Florida – Firenze
MK
ROBINSON
Coreografia: Michele Di Stefano – Musica: Lorenzo Bianchi Hoesch – Con: Philippe Barbut, Biagio Caravano, Francesco Saverio Cavaliere, Marta Ciappina, Andrea Dionisi, Laura Scarpini
Set: Luca Trevisani – Disegno luci: Roberto Cafaggini – Assistenza scenica: Davide Clementi
Organizzazione generale: Anna Damiani – Promozione: PAV/Diagonale artistica
Produzione: mk 2014, Teatro di Roma – In collaborazione con: Comune di Montalto di Castro e Atcl
Con il contributo di: MiBACT
Durata: 55 minuti
Nel romanzo di Michel Tournier, Venerdì o il limbo del Pacifico, Robinson si perde nel paesaggio fin quando l’incontro con l’altro lo spinge a una totale reinvenzione di se stesso.
In questo spettacolo la danza cerca di tenere sempre vivo proprio il momento cruciale dell’incontro, quello in cui è ancora possibile l’invenzione di un accordo nuovo tra i corpi. Immerso nella musica di Lorenzo Bianchi Hoesch e trasformato dall’intervento di Luca Trevisani, lo spazio abitato da Robinson è lo spazio che nasce quando si decide di uscire da se stessi per abitare il mondo.
“La danza è soprattutto un atto di apprendimento, che necessita di continue valutazioni e calcoli balistici per evolversi rispetto allo spazio e al tempo: essa è sempre in un “fuori” di cui fare incessante esperienza. Luogo dell’incontro, del malinteso, dell’incidente e della diversione, questo “fuori” è in effetti null’altro che l’avventuroso risultato dell’ “impotenza in cui si trova l’anima di restare presso di sé” (Jean Marc Besse, Vedere la terra). Robinson parte all’avventura come turista definitivo e archetipo dell’occidente colonizzatore, ma è soprattutto la sua inquietudine che lo fa naufragare in un paesaggio senza umani. La sua strategia di sopravvivenza si predispone allo sgretolamento dei propri limiti e progetti, causato dalla mancanza di quel termine di paragone che fonda e giustifica ogni figura: un’altra figura, chiunque, un non-io. La sua vera reinvenzione avviene attraverso l’incontro con l’altro da sé. Essere corpo solo in quanto vicino, di fronte, accanto a un altro corpo.
Il nostro Robinson scavalca dunque la progettualità amministratrice conferitagli da Defoe ed entra contraddittoriamente nella zona di metamorfosi dell’individuo di fronte alla possibilità dell’innocenza originaria, come accade nel romanzo di Michel Tournier, Venerdì o il limbo del Pacifico, punto di partenza testuale di questa indagine.”
mk
mk si occupa di performance, coreografia e ricerca sonora. Tra le produzioni più recenti le Instruction series, Il giro del mondo in 80 giorni (con ospiti della William Forsythe Company) e Grand Tour, indagini coreografiche in bilico tra paesaggio puro e ricostruzione tormentata dell’esotico. Successivamente viene creato Impressions d’Afrique, presentato nel 2013 al Museo Nazionale Etnografico Pigorini di Roma, alla BiennaleDanza di Venezia e al festival Short Theatre. Nel 2014 debutta Robinson, una produzione del Teatro di Roma ospitata in febbraio al Teatro Argentina in collaborazione con Luca Trevisani, su musiche di Lorenzo Bianchi Hoesch. Alla circuitazione degli spettacoli si affianca un’intensa attività di progetti sperimentali, tra i quali Clima (in collaborazione con Teatro di Roma e Santarcangelo dei Teatri – performance realizzata con la partecipazione del pubblico), le Accademie Eventuali a Bologna con Margherita Morgantin in collaborazione con Xing, gli ambienti coreografici creati per l’Accademia Nazionale di Danza, il progetto Invenzioni per la BiennaleDanza 2013 e la cura dei cicli di performance AngeloMai Italia Tropici. Michele Di Stefano è invitato alla BiennaleDanza 2014 con diversi progetti inediti. Nel 2012 esce per i tipi di Quodlibet, Agenti autonomi e sistemi multiagente, di Michele Di Stefano e Margherita Morgantin, un testo di istruzioni coreografiche e report meteorologici. Dal 2010 il gruppo riceve il contributo del MiBACT.
MICHELE DI STEFANO HA RICEVUTO IL LEONE D’ARGENTO PER L’INNOVAZIONE A LA BIENNALE DANZA DI VENEZIA 2014.
Biglietti: 15 / 12 euro
INFO: Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee
Tel. 055 2638480 / 055 2480515 – info@fabbricaeuropa.net – www.fabbricaeuropa.net
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