Spettacoli Prato

da sabato 7 Dicembre 2013 a domenica 8 Dicembre 2013

Festival Zipoli, doppio appuntamento nel fine settimana alla Chiesa di San Domenico e al Palazzo Comunale

 

Doppio appuntamento nel fine settimana con il Festival Zipoli, organizzato organizzato dagli assessorati alla Cultura del Comune e della Provincia, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato e di Banca Fideuram: sabato 7 dicembre alle 21 nella chiesa di San Domenico si terrà il concerto dell’Orchestra d’archi della Scuola comunale di musica Verdi con elementi dell’Orquesta de Palmarito y Santa Rosa in Bolivia «La ternura india de Zipoli: un incontro fra due mondi» e domenica 8 alle 17 nel Salone consiliare di Palazzo Comunale ci sarà l’incontro con Piotr Nawrot, il massimo esperto di Zipoli in America,  su ” La influencia de los indìgenas sobre la mùsica de Zipoli y otros compositores europeos”.

Il Festival, diretto da Gabriele Giacomelli, sta ottenendo molto successo e da tre settimane è stata aperta una pagina Facebook sul Festival Zipoli che ha già raggiunto 193 “Mi piace”.

Il titolo del concerto di sabato sta a significare quanto Zipoli sia stato influenzato nel comporre la sua musica, semplice ed immediata, dalla naturale tenerezza dei popoli sudamericani. Tenerezza è uno stato d’animo importante nelle culture latinoamericane, prova ne sia il frequente uso che Papa Francesco fa di questa parola nei suoi discorsi pubblici. Si tratta di un nuovo appuntamento ricco di significati nell’ambito dell’esperienza di scambio instauratasi fra i musicisti pratesi della Scuola Comunale di Musica «G. Verdi» e quelli boliviani di etnia guaranì della Scuola di Santa Rosa de Cuevo, località situata nella regione dove sono stati ritrovati molti manoscritti musicali del compositore e organista pratese Domenico Zipoli. I giovani boliviani sono arrivati a Prato già da un mese e stanno seguendo le lezioni di musica soprattutto sotto la guida del violinista e direttore d’orchestra Marco Facchini, che dirigerà anche il concerto. Il programma del concerto prevede due splendidi salmi che Zipoli compose in America, il Deus in adiutorium e il Confitebor tibi Domine con solista Mya Fracassini, oltre alla Sonata in Si minore per clavicembalo (composta da Zipoli a Roma) trascritta per orchestra d’archi da Roberto Becheri.

Oltre a Zipoli saranno eseguite anche due brillanti composizioni di Antonio Vivaldi: il Concerto in Sol minore per due violoncelli, archi e basso continuo (solisti Francesco Canfailla e Leonardo Ascione) e il Concerto in La minore op. III n. 8 da «L’Estro Armonico» per due violini, archi e basso continuo (solisti Heriberto Paredes Guiramusay e Lisandro Anori Oreyai, entrambi dell’Orquesta de Palmarito y Santa Rosa). Infine, il famoso Concerto per la Notte di Natale di Arcangelo Corelli.

Domenica 8 dicembre nel Salone Consiliare di Palazzo Comunale alle ore 17 si terrà l’attesissimo incontro con padre Piotr Nawrot, musicologo fra i maggiori dell’America Latina e missionario, curatore dell’opera omnia americana di Zipoli. Nawrot è il direttore dell’Archivio Musicale di Concépcion (Bolivia), luogo dove sono custodite la maggior parte delle musiche ritrovate nelle riduzioni gesuitiche del Sud America. Lo studioso, per la prima volta a Prato, illustrerà gli ultimi ritrovamenti di manoscritti zipoliani in America Latina, soffermandosi in particolare sui rapporti fra il compositore pratese e le culture musicali indigene. La relazione sarà tradotta in italiano e corredata dalla proiezione di immagini e filmati, nonché dall’ascolto di musiche ancora inedite di Zipoli che Nawrot sta via via identificando.

L’incontro sarà coordinato da Gabriele Giacomelli, direttore artistico del Festival e apprezzato organista (recentissima l’uscita di un suo CD con musiche anche americane di Zipoli). Parteciperanno anche Paolo Ponzecchi, direttore della Scuola Verdi e Mimmo Roselli, coordinatore della Scuola di Arti e Mestieri del Chaco boliviano.

Un appuntamento, dunque, che intende coniugare la ricerca storico-musicale con la divulgazione, in onore di uno dei massimi personaggi della storia pratese.

Fonte: Comune di Prato

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