Festa federale della Riscossa Popolare della Federazione Toscana del Partito dei CARC

Torna la Festa federale della Riscossa Popolare della Federazione Toscana del Partito dei CARC, dal 27 al 29 giugno presso l’Unione Operaia di Colonnata a Sesto Fiorentino (FI).

Ci spostiamo da Firenze per fare la Festa in un territorio ricco di tradizione e lotta per il movimento operaio e comunista, per le masse popolari che oggi cercano una soluzione alla crisi e alla guerra in cui siamo immersi.

A Sesto sono sorte le prime Società di Mutuo Soccorso e le prime grandi fabbriche del paese come la Ginori, qui si sono registrati il primo scontro della Resistenza fra i partigiani e i fascisti, le grandi lotte contro l’inceneritore di Case Passerini e per impedire lo scempio della nuova pista dell’aeroporto di Peretola… Insomma, un territorio ideale per svolgere la Festa e dare vita alla Riscossa che serve a tutti, abbracciando idealmente tutta la Piana fiorentina che è in sommovimento e resiste alle manovre dei due poli dei partiti delle Larghe Intese.

Saranno tre giorni di dibattiti, aggregazione popolare, banchetti informativi, musica, lotta e organizzazione, per avanzare insieme nella costruzione della nuova governabilità che serve per arrestare la spirale della Terza guerra mondiale, del carovita e della repressione, del degrado economico, ambientale e sociale.

Venerdì 27 giugno, ore 17:00 – dibattito Avevamo vent’anni oltre il ponte – I giovani nella Resistenza di ieri e di oggi
Ne parliamo con:
• ANPI “Laura Mazzoni” Sesto Fiorentino
• Alternativa Giovanile Territoriale – Firenze Nord
• ANPI “Oltrarno”
• Movimento Log-In
• ANPI San Miniato
• Giovani Comunisti Firenze
• ANPI “Lanciotto Ballerini” Campi Bisenzio
Ottant’anni fa i partigiani e le partigiane liberarono l’Italia dal nazifascismo. La Resistenza è stato il punto più alto raggiunto dalla lotta di classe nel nostro paese, fu un processo nel quale decine di migliaia di giovani operai e studenti trovarono un ruolo da protagonisti. Quell’esperienza ha dimostrato la forza che i giovani delle masse popolari sono in grado di esercitare se si uniscono alla classe operaia sotto la direzione del Partito comunista.
In occasione dell’80° anniversario della vittoria della Resistenza nell’ambito della Festa della Riscossa Popolare organizziamo questo dibattito per approfondire il contributo dato dai giovani alla Resistenza e anche per sviluppare una riflessione sui motivi per i quali quell’esperienza si esaurì.
Perché anche oggi siamo in guerra, ma sotto le ceneri del vecchio mondo si sta organizzando la nuova resistenza, è nata una generazione di nuovi partigiani: sono gli studenti dell’Intifada delle università, i giovani che si mobilitano per impedire il collasso climatico, gli studenti medi che occupano le scuole per la difesa del diritto allo studio.
A loro il compito di raccogliere il filo rosso che lega le lotte di ieri e quelle di oggi: essere partigiani oggi vuol dire, in definitiva, dare a tutte le lotte uno sbocco politico che porti alla cacciata del Governo Meloni e alla costituzione di un governo d’emergenza popolare, per avanzare nella lotta per il socialismo.

Sabato 28 giugno, ore 17:00 – dibattito Lotta contro guerra, Nato e sionismo – Quali prospettive per la vittoria?
Ne parliamo con:
• Claudio Grassi – coordinatore di Disarma
• Lorenzo Tamberi – Movimento No Base Pontedera
• Sharif Hamad – palestinese di Gaza
• Marco Lenzoni – USB Sanità
• Comitato No comando NATO né a Firenze né altrove
• Coordinamento Fiorentino contro il Riarmo
• Firenze per la Palestina
• Collettivo MillePiani Arezzo – aderente al Coordinamento Nazionale NO Nato

La nostra regione è al centro delle manovre di guerra degli imperialisti nostrani e d’oltre-oceano, data l’importanza strategica che l’Italia riveste nel campo imperialista che l’hanno portata a diventare – grazie alle politiche dei partiti delle Larghe Intese – un vero e proprio hub militare a disposizione della NATO, degli imperialisti USA e dei sionisti.
Da un capo all’altro della Toscana e del paese si fanno sempre più frequenti le denunce dei traffici di armi, della riconversione bellica delle aziende, la militarizzazione delle scuole e università, ma anche le mobilitazioni e la nascita di comitati, associazioni e organizzazioni contro la guerra. Essi hanno la necessità oggettiva di mobilitarsi sempre di più in modo organizzato, coordinando le loro azioni e legandosi alle mobilitazioni della classe operaia, degli studenti, per la difesa dell’ambiente. Fermare la guerra è possibile e necessario, ma solo coordinando le mobilitazioni per rispedire l’attacco al mittente questo sarà possibile.
Infatti la lotta contro la NATO e contro il genocidio del popolo palestinese è la stessa, in quanto è lotta contro l’imperialismo statunitense ed europeo, contro lo sviluppo della Terza Guerra Mondiale, contro il colonialismo e il sionismo. L’agonia dell’attuale sistema politico si protrarrà con tutte le sue conseguenze fintantoché le organizzazioni operaie e popolari, i partiti e i sindacati anti Larghe Intese e il movimento comunista cosciente e organizzato non convergeranno verso uno sbocco politico unitario imponendo un’Amministrazione Regionale di Emergenza.

Domenica 29 giugno, ore 17:00 – dibattito Come l’economia di guerra devasta la Toscana
Ne parliamo con:
• Rete No Gesi – Amiata
• Comitato No Inceneritori No Aeroporto Firenze
• No Valdera Avvelenata
• TESS – Transizione Energetica Senza Speculazione
Al territorio servono interventi di salvaguardia ambientale, creando lavori utili e dignitosi per piccole e grandi opere da realizzare nella nostra regione.
L’alluvione di novembre 2023 a Campi Bisenzio, quelle di marzo 2025 di Sesto Fiorentino e Calenzano sono solo alcuni degli ultimi effetti devastanti dei cambiamenti climatici in atto nella piana fiorentina e in Toscana. Invece di fare manutenzione di argini, bonifiche, interventi di messa in sicurezza dai rischi idrogeologici, si continuano a finanziare progetti lesivi per il territorio come l’ampliamento dell’aeroporto di Peretola per militarizzare lo scalo pisano, inquinare con una nave rigassificatrice attraccata a Piombino per comprare il gas americano, finanziare il progetto speculativo della Multiutility Toscana. A questo si associano lo smaltimento dei rifiuti tossici come il Keu nella Valdera e impianti di idrocarburi potenzialmente pericolosi come quello Eni a Calenzano.
Occorre quindi creare le basi con tutte quelle organizzazioni e comitati che lottano per la salvaguardia del territorio disposte a impostare e proporre soluzioni alternative rispetto a quelle false dell’attuale amministrazione regionale PD e dei partiti delle Larghe Intese.

Programma completo
Venerdì 26
16:00 – apertura della Festa
17:00 – dibattito Avevamo vent’anni oltre il ponte – I giovani nella Resistenza di ieri e di oggi
20:00 – cena sociale
22:00 – concerto dei Fish Bones

Sabato 28
13:00 – pranzo
14:30 – proiezione del film Il giovane Marx
17:00 – dibattito Lotta contro guerra, Nato e sionismo – Quali prospettive per la vittoria?
20:00 – cena sociale
22:00 – concerto degli UDP, tribute band CCCP

Domenica 29
13:00 – grande pranzo sociale
15:00 – proiezione del documentario Il metodo Piombino
17:00 – dibattito Come l’economia di guerra devasta la Toscana
20:00 – cena sociale