Teatro Castelfiorentino
mercoledì 30 Ottobre 2013
“Ferite a morte”: la ‘Spoon river’ del femminicidio. Al Teatro del Popolo lo spettacolo di Serena Dandini interpretato da Lella Costa. ‘Dress code’, vestito nero e scarpe rosse
“Tutti i monologhi di Ferite a morte ci parlano dei delitti annunciati, degli omicidi di donne da parte degli uomini che avrebbero dovuto amarle e proteggerle. Non a caso i colpevoli sono spesso mariti, fidanzati o ex, una strage familiare che, con un’impressionante cadenza, continua tristemente a riempire le pagine della nostra cronaca quotidiana”. Così Serena Dandini, presenta Ferite a morte in scena mercoledì 30 ottobre alle 21 al Teatro del Popolo di Castelfiorentino.
Lo spettacolo, che è considerato una sorta di Spoon river del femminicidio, dà voce alle vittime di un marito, di un fidanzato, di un ex, tutte storie che Dandini ha attinto dalla cronaca e dalle indagini giornalistiche. Per una volta, sono le vittime a parlare in prima persona, ognuna racconta la sua storia la da dove si trova ora e riprende vita e spessore, uscendo finalmente da una catalogazione arida e fredda.
Sul palco, ad interpretare le vittime, quattro attrici Lella Costa, Orsetta de Rossi, Giorgia Cardaci, Rita Pelusio, che si alternano a dare voce a queste storie, in uno spettacolo teatrale drammatico, ma giocato, a contrasto, su un linguaggio leggero e coi toni ironici e grotteschi propri della scrittura di Serena Dandini.
Per la rassegna La nostra storia.Teatro civile biglietto unico € 10, loggione € 8.
La prevendita si tiene presso la biglietteria tutti i martedì e giovedì (ore 17.00-19.00) e il sabato ( ore 9.00-12.00 e 16.00-19.00). Prevendita anche presso Discofollia, via del Gelsomino, 45 a Empoli, telefono 0571 710746 (orario negozio).
Il programma della stagione e tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.teatrocastelfiorentino.it.
La direttrice artistica del teatro del Popolo, Vania Pucci, invita tutto il pubblico ad avere un dress code che preveda vestito nero e scarpe rosse.
«Donne su un palcoscenico per raccontare il dolore di altre donne: quelle che subiscono molestie fino a morirne. Un dolore di cui spesso si fa fatica a parlare- spiega Pucci- Per questo chiediamo al nostro pubblico di indossare vestiti neri e scarpe rosse, il dress code delle attrici che saliranno sul palco e che testimonia il lutto della morte e il rosso del sangue. E’ solo un suggerimento, certo, ma sarebbe bello che nel nostro teatro domani predominassero questi due colori».
Fonte: Giallo Mare Minimal TeatroEventi simili
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