Teatro Empoli

venerdì 17 Gennaio 2014

Femminicidio in carcere: è “Il caso dell’amore cieco”. Gli studenti del Virgilio in scena alla casa circondariale del Pozzale a Empoli

Uno spettacolo sulla violenza di genere in carcere. E’ quello che si apprestano a presentare gli studenti del liceo Virgilio di Empoli venerdì 17 gennaio alle 18.00 in scena con Il caso dell’amore cieco su un palcoscenico molto particolare: la casa circondariale a custodia attenuata del Pozzale a Empoli.

Il decreto legge sul femminicidio recentemente approvato riconosce anche in Italia il fatto che l’uccisione di una donna in quanto donna è un problema che esiste da secoli e che continua a verificarsi anche in società economicamente “avanzate” come quelle occidentali.  Ma una legge non fa cultura o trasforma d’incanto il comportamento delle persone.

L’impostazione sul piano della sicurezza dei mezzi di comunicazione e di molta politica nell’affrontare il tema della violenza di genere non riesce a cogliere i veri problemi né ad incidere sulla quotidianità, finisce per legittimare una visione culturale della donna come oggetto da proteggere se rientra nei ruoli sociali assegnateli, da giudicare e denigrare se agisce fuori da questi. Ecco perché il tema della violenza di genere va affrontato su molti fronti, e uno dei più importanti è quello culturale, legato alla mentalità e alle strutture del pensare comune.

Giallo Mare Minimal Teatro ha scelto la scuola per iniziare questo percorso ed ha affrontato con gli strumenti del teatro educativo il difficile tema della relazione fra i generi sul terreno del femminicidio. Nel percorso di formazione teatrale ed educativo, guidato dall’operatrice Maria Teresa Delogu, è  stato messo al centro della riflessione e della rielaborazione uno dei più forti testi di Shakespeare, “Otello”, che reinterpretato sotto questa ottica prevalente, è stato un formidabile piano di confronto, riflessione e crescita per tutti.

Il percorso teatrale ha prodotto uno spettacolo Il caso dell’amore cieco, che dopo il debutto nella primavera scorsa, viene ripresentato in questo luogo molto particolare, per andare a sollecitare anche lì un dibattito e una riflessione sulla violenza di genere

Lo spettacolo è ad invito, e l’accesso è ovviamente riservato: ma lo spettacolo sarà anche l’occasione per avviare il progetto teatrale che Giallo Mare realizza ogni anno con il sostegno della Regione Toscana con il carcere di Empoli, progetto che intende proseguire e approfondire il lavoro su queste tematiche nei mesi a venire.

Gli studenti coinvolti sono ventidue: Benedetta Beconcini, Raffaele Calugi, Francesca Cheli, Luisa Ciari, Elena Cioni, Emanuele Cremona, Matilde Ficozzi, Andrea Frassi, Linda Gori, Jacopo Iacono, Sharon Iozzi, Giuditta Lunardi, Davide Macchini, Giovanni Maltinti, Rita Mandriani, Sara Pipeschi, Mirko Raimo, Aurora Rufini, Noemi Santoriello, Adelaide Tremori, Claudia Vignozzi, Federica Zaccardo. Si ringraziano per la collaborazione il direttore del carcere dottor Puja, le dottoresse  Scaramuzzino e Grassi, il preside del liceo Virgilio Marinelli  e la professoressa Silvia Bagnoli, che ha coordina le attività teatrali.

Fonte: Giallo Mare Minimal Teatro

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