Cultura Volterra

da mercoledì 26 Aprile 2023 a mercoledì 31 Maggio 2023

Federico Gori Incisioni e Ossidazioni Naturali su Rame alla Galleria Kalpa

Con grande piacere le Gallerie KALPA danno il benvenuto ad una raffinata selezione di incisioni e ossidazioni naturali su rame dell’artista italiano Federico Gori (Prato, 1977). Trovando ispirazione all’inizio della sua carriera nell’arte informale e in particolare nella pittura segnica, intesa come linguaggio con cui sovrascrivere immagini di vario tipo, Gori mira a incapsulare il codice segreto e i segni della natura, la sua biodiversità e il suo percorso evolutivo. Molti dei suoi polittici presentano schemi ripetuti, mostrando un paesaggio minimale simbolico di memorie di fossili, piante estinte e attuali. Essendo un elemento altamente mutevole, il rame si ossida e cambia la sua composizione e il suo aspetto, donando alle sue creazioni lo status di un’opera d’arte vivente in continua evoluzione attraverso lo spazio e il tempo.

“Le opere d’arte di Gori sono organismi viventi e hanno una loro specifica pregnanza. Si muovono nello spazio cambiando pelle, trasformando proprio stesse in un corpo dinamico”

Il nuovo monumentale polittico della serie Estinti (il gelo e la luce) è presentato per la prima volta al pubblico da KALPA, nella sala più raccolta della galleria, dove luce e ombra giocano con gli elementi architettonici. La linea liquida e sinuosa del suo smalto ripercorre frammenti di vegetazione fitta e intricata, parti di foreste che esplorano e sviluppano miriadi di prospettive e punti di vista, svelando nuovi equilibri tra rappresentazione figurativa e astratta. Estinti 02 comprende numerose lastre di rame incise e naturalmente ossidate con impronte di sei diverse piante ormai estinte. Si tratta di piante della specie Cooksonia (nota per essere stata la prima pianta a comparire sul pianeta 400 milioni di anni fa), tra cui Psilophyton, Zamites, Schizostachys Pinnata, Sphenophyllum e Anomozamites.

“Riportare queste piante in vita significa creare un ponte tra passato e presente, e portare entrambi sullo stesso piano.”

Per la realizzazione delle incisioni, l’artista ha attinto ai pochi reperti archeologici conosciuti di queste piante, in vita sulla Terra in tempi diversi. Le impronte sono state trasformate in pattern ripetibili grazie all’uso di acidi e sali, e poi il tempo ha fatto il resto. Per sua natura, il rame tende a reagire agli eventi e all’ambiente circostante, rivelando così ulteriori geografie e sfumature di colore impreviste. I concetti di imprevedibilità e di mancanza di controllo sul lavoro sono aspetti chiave della poetica di Gori che si sviluppa intorno all’impossibilità dell’uomo di governare il tempo e di dominare la materia, spesso sfuggente a ogni logica umana. Come in una danza tra due anime, il gesto dell’artista viene poi proseguito dall’ineluttabile evoluzione della materia stessa.

“Il rame, che per eccellenza simboleggia il cambiamento naturale e lo scorrere del tempo, è stato dipinto e ossidato, dando inizio a un processo di metamorfosi”.

Al centro del lavoro di Gori è presente la riflessione dell’artista sulla circolarità del tempo e sull’ampio concetto di metamorfosi, come visibile nell’accattivante opera modulare a parete Perenne 07 in cui l’impronta di un tronco d’albero ha funzionato come generatore di immagini.
In ogni singola opera della serie Perenne c’è la coesistenza di un tempo interno all’opera e uno al materiale in cui è realizzata, ponendo sullo stesso piano presente e passato. Da un lato, le incisioni sono destinate a cambiare leggermente con il tempo. Dall’altro, gli alberi non sono solo l’oggetto dell’ispirazione creativa dell’artista, ma anche narratori a pieno titolo: i loro anelli sono un vero e proprio archivio naturale che rivela la storia della foresta che hanno abitato, la loro età e salute, così come l’evoluzione del clima e degli eventi naturali passati.

“La natura non ha fretta, eppure tutto si compie.” – Federico Gori nel santuario urbano AMAN di New York

Nell’ambito del progetto di consulenza artistica di KALPA per AMAN New York, hotel appena inaugurato nel cuore di Manhattan, Gori ha ideato Mirroring Gardens, un’impressionante installazione site-specific su larga scala per le spettacolari aree comuni del 14° piano.
Seguendo la direzione artistica della fondatrice della Galleria, Olga Niescier, l’opera si trova all’ingresso dell’ area lounge di due splendidi ristoranti, tra cui il Fine Italian Dining Restaurant Arva. In Mirroring Gardens ogni lastra presenta una diversa erba aromatica mediterranea, comunemente utilizzata nella cucina tradizionale italiana. Nel suo complesso, l’opera d’arte crea un giardino botanico sottile e sofisticato, oltre a rappresentare una celebrazione del patrimonio vegetale e della cultura culinaria italiana.

“L’alternanza di luce ed ombra conquista uno spazio fluido in cui la grafia sinuosa, spesso convulsa e inaspettata dell’artista dà vita ad un’interpretazione del mondo sensibile diversa rispetto a quella normalmente condivisa.”

Dove: Kalpa Art Living Via Porta all’Arco 12-24 Volterra (PI)

Fonte: Ufficio Stampa

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