Teatro Firenze

da martedì 26 Novembre 2024 a domenica 1 Dicembre 2024

Falstaff a Windsor con Alessandro Benvenuti al Teatro della Pergola

Alessandro Benvenuti interpreta “Falstaff a Windsor”, secondo l’adattamento e la regia di Ugo Chiti, in una nuova produzione di Arca Azzurra. Liberamente tratto da “Le allegre comari di Windsor” di William Shakespeare. In scena anche Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Paolo Cioni, Paolo Ciotti, Elisa Proietti. Scene di Sergio Mariotti, costumi di Giuliana Colzi, luci di Samuele Batistoni e le musiche di Vanni Cassori. Dal 26 novembre al 1° dicembre 2024 al Teatro della Pergola a Firenze. (martedì, mercoledì, venerdì, sabato, ore 21; giovedì, ore 19; domenica, ore 16). Durata: 2 ore e 30 minuti intervallo compreso. Teatro della Pergola: Via della Pergola 18/32, Firenze. Tel 055.0763333. biglietteria@teatrodellapergola.com

Per l’occasione viene presentato il nuovo libro di Alessandro Benvenuti
Un incontro sull’innovativa scrittura di una delle figure più eclettiche e originali della cultura toscana e nazionale: Alessandro Benvenuti. Venerdì 29 novembre, ore 18, al Teatro della Pergola, Alessandro Benvenuti presenta, con Ugo Chiti e Marco Malvaldi, il suo nuovo libro Il teatro della sorpresa, Scrittura e comicità per la scena (Florence Art Edizioni). Intervengono Francesco Maria Mugnai ed Enrico Zoi.

Alessandro Benvenuti è uno sperimentatore di linguaggi. Nel tempo, è riuscito ad evolvere in modo assolutamente originale e innovativo i suoi testi, non ricercando la facile battuta, quella che parla alla pancia degli spettatori, quanto piuttosto una comicità raffinata, sottile e affilata, volta a far emergere il sommerso della quotidianità, delle relazioni familiari e delle contraddizioni del mondo d’oggi.

In Benvenuti l’arte del racconto spesso si basa sul contrasto tra il parlato popolare toscano e una lingua colta e ricercata (piena di assonanze, allitterazioni, arguti giochi di parole), con monologhi che spesso si trasformano in dialoghi serrati e concitate ‘tirate’ descrittive con cui si creano atmosfere corali, si mettono in luce dinamiche interpersonali, si dà voce al dolore del vivere. Un’arte mai uguale a sé stessa, mai seriale, che si rinnova ogni volta, rifiutandosi di percorrere strade già battute: per questo affascina, colpisce e stupisce. Il tutto con grande musicalità, ironia e comicità.

L’incontro vede la collaborazione tra Fondazione Teatro della Toscana e Quartiere 1 – Centro storico di Firenze, ed è promosso da Studio Giambo Aps in sinergia con Florence Art Edizioni e l’Associazione Giovani Wannabe di Firenze. Ingresso libero

LO SPETTACOLO
Trama e note dello spettacolo – Dopo i successi di Nero Cardinale e L’avaro, si rinnova la collaborazione tra Ugo Chiti, Alessandro Benvenuti e gli attori di Arca Azzurra per un lavoro dedicato a uno dei grandi personaggi scespiriani, Falstaff. Il Dramaturg tratteggia un profilo perfetto per il grande attore, attingendo tanto ai drammi storici Enrico IV e Enrico V quanto alla figura farsesca che emerge da Le allegre comari di Windsor. In questo adattamento l’eroe e antieroe “resuscita” a Windsor esprimendo, gigione e irridente, la natura del suo personaggio: un’arroganza aristocratica, con un sangue plebeo, popolaresco, che muta dalla rabbia al sarcasmo ma rimane disarmante, quasi patetico, perché non conosce, o non sa, darsi le regole e la consapevolezza dell’età che “indossa”. Questo Falstaff, per molti aspetti, resta fedele al testo originale delle Comari di Windsor, ne rispetta gli appuntamenti farseschi; si lascia beffare, esce avvilito e percosso dai travestimenti, sembra quasi masochisticamente rimpicciolito, anche se dietro queste mutazioni ribolle la rabbia del personaggio che sembra ancora pretendere il rispetto dovuto all’antico ruolo del cavaliere. Solo l’ultima beffa, l’ennesimo inganno di un’attesa punitiva nel parco, cambia struttura e andamento narrativo. Il mutamento arriva grazie all’intervento di Semola, un personaggio che fin dall’inizio ha fiancheggiato Falstaff facendosi assumere come paggio: servizievole, irridente, mutevole, inquietante, occupa allusivamente la funzione di un fool che solo alla fine (allucinazione o sogno?) assume le vesti e le sembianze del principe Enrico, tornato a bandire Falstaff dal consorzio umano. Niente fate, folletti, fastidi e pizzicotti, ma l’asprezza di una condanna che ribadisce come nell’ordine prestabilito del potere non si trovi posto dove collocare un corpo tanto grande quanto irrazionale e magico.

Lo spettacolo verrà replicato nella stagione 2024/2025: 17 novembre Teatro degli Antei Pratovecchio (Ar), 19 novembre Teatro Dragoni Meldola (Fc), 20 e 21 novembre Teatro Goldoni di Bagnacavallo (Ra), 23 novembre Teatro Sociale Stradella (Pv), dal 26 novembre al 1° dicembre al Teatro della Pergola (Fi), 3 dicembre Teatro Comunale Cesenatico (Fc), 5 dicembre Teatro Mattarello Arzignano (Vo), 7 dicembre Teatro De Filippo Cecina (Li), 12 dicembre Biblioteca Comunale Cerreto Guidi (Fi), 7 gennaio Teatro Giuseppetti Tivoli (Rm), 8 gennaio Teatro Manzoni Cassino (Fr), 9 gennaio Teatro Comunale Orsogna (Ch), 11 gennaio Teatro Del Sentino Sassoferrato (An).

Falstaff a Windsor (nella foto Alessandro Benvenuti – ph Serena Pea)

Fonte: Ufficio Stampa

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