Cultura Montelupo Fiorentino

giovedì 16 Gennaio 2014

Entrano nel vivo le indagini di “Montelupo in giallo”. Secondo appuntamento con il progetto “Una città un libro” che ruota attorno al romanzo scritto da Magdalen Nabb

Dopo il primo incontro che ha visto una nutrita partecipazione e ha interessato numerosi cittadini entrano nel vivo le indagini che ruotano intorno al romanzo “The Marshal and the Murderer”, di Magdalen Nabb.

 

La storia di questa autrice inglese approdata a Firenze nel 1974 è strettamente legata con quella della città della ceramica, tanto che un suo romanzo è ambientato proprio a Montelupo Fiorentino.

 

Il progetto “Una città un libro” vuole usare il pretesto della lettura, della traduzione e della discussione del romanzo per andare a scoprire e scandagliare la storia della città, per andare a ritrovare frammenti della memoria collettiva che si pensava perduti.

 

È così che già dopo il primo incontro sono numerose le vicende che ruotano intorno alla storia di questa donna inglese dalla vita avventurosa; tanti cittadini la ricordano, alcuni di loro avevano rapporti di amicizia o magari si ritrovano in alcuni dettagli descritti nel libro…

È così che tutti questi frammenti, vanno a comporsi come tanti tasselli di un grande puzzle.

 

Giovedì 16 gennaio alle ore 21.15 presso il Circolo Arci il Progresso si terrà il secondo incontro, con due storie veramente interessanti: la presenza dell’amica storica di Magdalen Nabb e una commemorazione dedicata ad una figura importante della città di Montelupo, Tosco Cianchi, scomparso due anni fa.

 

La stessa Magdalen Nabb era solita frequentare il Ristorante/albergo “Il Moro”, un luogo dove  è davvero passato il mondo popolato di  personaggi strani dalle vite avventurose. Il posto era caratteristico e Tosco era famoso per i suoi scherzi e la battute.

 

Tosco Cianchi  è scomparso all’età di 94 anni. Per tantissimi anni il suo ristorante, da tutti conosciuto semplicemente come “Il Moro” e situato dove adesso  è l’ufficio Postale (e al piano superiore, il centro culturale “Nautilus”)  è stato un punto di riferimento per la storia montelupina.

 

Sì perché  “il Moro” non era solo un pubblico esercizio, ma un vero e  proprio microcosmo che ha segnato un intera epoca. Più di una generazione di avventori si è succeduta, condividendo avventure, storie e battute che, per poterle raccontare tutte,  non basterebbe un libro.

Fonte: Comune di Montelupo Fiorentino

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