Cultura Forte dei Marmi
da sabato 5 Luglio 2025 a domenica 31 Agosto 2025
Eidos – La forma della felicità la mostra di Sophia Vari presso Oblong Contemporary Art Gallery
La delicatezza dell’acquerello e la forza delle sculture in bronzo riuniscono, in una sintesi unica, geometria e sensualità, armonia classica e astrazione contemporanea: è il viaggio nell’universo creativo di Sophia Vari. Una delle voci più influenti dell’arte contemporanea entra ad Oblong Contemporary Art Gallery, sabato 5 luglio alle 19, con l’inaugurazione della mostra ‘Eidos – La forma della felicità’, curata da Emanuela Venturini. Fino al 31 agosto 18 opere iconiche risuonano nella galleria di Forte dei Marmi, vero e proprio crocevia di artisti di fama internazionale, per celebrare una figura unica nella storia dell’arte mondiale.
Con una raffinata padronanza di forme, colore e spazio, la selezione artistica della scultrice greca evoca profondità emotiva, bellezza senza tempo e connessione universale. Lo dimostra la sua presenza nelle collezioni più prestigiose al mondo, come il Museo Benaki (Atene), il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, l’IVAM (Valencia), il Bozar (Bruxelles) e il Bass Museum of Art (Miami). Le sue sculture monumentali sono state esposte in spazi pubblici, da Park Avenue a New York a Kotzia Square ad Atene, a testimonianza di una vita dedicata a far dialogare l’arte con il mondo.
‘La forma della felicità’ è più di una mostra: è un’esperienza visiva e sensoriale che va oltre il semplice atto di osservare l’arte; è la celebrazione di un’artista magistrale la cui opera continua ad ispirare generazioni e luoghi diversi.
Curata da Emanuela Venturini,
Inaugurazione il 5 luglio 2025 alle ore 19:00
Dove: Oblong Contemporary Art Gallery G. Carducci, 45, Forte dei Marmi
Periodo mostra: dal 5 luglio al 31 agosto 2025
Cenni biografici
Nata nei pressi di Atene nel 1940, Sophia Canellopoulou, che ha adottato il nome d’arte “Vari” in omaggio alla sua città natale, ha intrapreso la sua carriera artistica all’età di soli 16 anni, quando si è trasferita a Parigi per studiare all’École des Beaux-Arts. La sua ricerca si è da subito orientata verso un linguaggio che mescola influenze barocche, cicladiche e precolombiane. Arricchito dalle geometrie del Cubismo e delle civiltà Maya e Olmeca, il suo stile pittorico evolve ben presto verso una costante ricerca dell’equilibrio tra forma, colore e volume, diventando un mix raffinato di tradizione e innovazione.
Nel 1978, un viaggio in Egitto segna una svolta decisiva nella sua carriera: affascinata dalla scultura monumentale, l’artista introduce nelle sue opere figurative il bronzo e il marmo, che diventeranno elementi fondamentali per la sua ricerca. Nello stesso anno prende vita un sodalizio artistico e amoroso con Fernando Botero, il celebre artista colombiano. In 47 anni di matrimonio la vita di Fernando e Sophia si è divisa tra Parigi, Italia, Colombia e New York. Le loro estati erano a Pietrasanta, dove Botero aveva il suo laboratorio di scultura. Nonostante si spostassero spesso, trascorrevano gran parte del loro tempo nella cittadina versiliese, dove sia Vari che Botero realizzarono molte delle loro opere, alcune delle quali si possono ammirare in città.
Gli anni Ottanta vedono l’emergere di un’astrazione più umanizzata nell’arte di Sophia Vari, con l’integrazione di forme geometriche e piatte. Nel decennio successivo, amplia la sua ricerca, dedicandosi alle prime grandi sculture monumentali policrome, in cui il contrasto tra colori e patine preserva la sensualità e l’espressività proprie del suo lavoro. Oltre alle sculture in bronzo, marmo e argento, e ai dipinti ad olio, carbone e acquerello, il suo repertorio si arricchisce di diverse altre tecniche, tra cui il collage, i bassorilievi e la gioielleria artistica.
Dal 1970, Sophia Vari ha esposto in musei, gallerie e spazi pubblici di tutto il mondo, partecipando anche a fiere internazionali. Con 123 mostre personali alle spalle, la sua carriera le ha conferito un riconoscimento globale come interprete sensibile della forma, del colore e dell’equilibrio nello spazio. Le sue opere dialogano costantemente con i luoghi che le accolgono: le sculture monumentali policrome, in particolare, sono pensate per fondersi con l’ambiente urbano, in un equilibrio di complessità, eleganza e armonia. Si tratta di installazioni che hanno segnato il paesaggio urbano di numerose città in Europa, Asia e America, confermando la sua visione artistica universale.

Eidos – La forma della felicità
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