Cultura Pisa
da giovedì 13 Novembre 2014 a domenica 23 Novembre 2014
“Dal Mar Nero all’Arno”, seconda edizione: Georgia e Italia unite dall’arte nei luoghi storici di Pisa

“Dal Mar Nero all’Arno”, seconda edizione: Georgia e Italia unite dall’arte nei luoghi storici di Pisa
“DAL MAR NERO ALL’ARNO” è nato nel 2013 come “Omaggio alla Georgia”, terra millenaria e leggendaria così come l’Italia alla quale è legata sin dalla notte dei tempi nel mito degli Argonauti che partiti dalla Grecia alla ricerca del vello d’oro custodito nella Colchide, l’antica georgia, condussero un lunghissimo viaggio fino a toccare le coste italiane.
A seguito dello splendido successo di pubblico e di critica riscosso lo scorso anno, si è dato continuità al progetto con una seconda edizione, patrocinata da:
– Ambasciata d’Italia a Tbilisi,
– Ambasciata di Georgia a Roma,
– Comune di Pisa,
– Comune di Calci,
La direzione artistica è a cura di Anna Ulivieri, vice presidente dell’Associazione Culturale “Chi vuol esser lieto sia…”, e di Claudio Cerrai, che attraverso il suo sito www.georgiaforfriends.it si adopera per divulgare in Italia la cultura e le tradizioni della Georgia.
I quattro appuntamenti, che vedono la collaborazione tra artisti italiani e georgiani, sono previsti in corrispondenza del periodo in cui in Georgia si festeggia il patrono San Giorgio, la cui ricorrenza cade il 23 Novembre.
GIOVEDI 13 NOVEMBRE 2014 ore 16.00 SMS Biblio – Pisa
Omaggio ai Poeti Georgiani
GALAKTION TABIDZE & AKAKI TSERETELI
Voci recitanti: Ira Sofromadze e Carlo Emilio Michelassi
Galaktion Tabidze (17.11.1892 – 17.03.1959) è stato un poeta georgiano del XX secolo i cui scritti hanno profondamente influenzato tutte le successive generazioni di poeti georgiani.
La morte violenta di molti suoi colleghi scrittori, amici e parenti, lo indusse alla depressione, per cui fu associato a un ospedale psichiatrico di Tbilisi, dove poi si suicidò.
Akaki Tsereteli (09.06.1840 – 26.01.1915) naque nel villaggio di Skhvitori, nella regione di Imereti, nella Georgia occidentale, da una famosa famiglia aristocratica georgiana.
Studiò a Kutaisi fino al 1852, poi si trasferì a San Pietroburgo per seguire gli studi universitari, frequentando la Facoltà di Lingue Orientali fino al 1863.
Tra le sue opere più famose, la celeberrima “Suliko”, scritta nel 1895, che poi divenne anche una famosissima canzone popolare.
Entrambi, alla loro morte, furono sepolti al Pantheon Mtatsminda di Tbilisi.
A seguire
Inaugurazione della Mostra Fotografica
“LA GEORGIA: UN PONTE CON L’ASIA, TRA PASSATO E FUTURO”
Introduzione di Claudio Cerrai
con la partecipazione di Tamar Robakidze: voce ed Ettore Dreucci: pianoforte
Per esaudire la legittima curiosità riguardo a una nazione, lontana e magari poco conosciuta, talvolta può anche essere utile leggere le immagini semplici, non elaborate, scattate in occasione di un viaggio.
Claudio Cerrai (www.georgiaforfriends.it) ormai dal 2009 si reca frequentemente in Georgia, e durante ogni suo viaggio ha scattato foto, anche della normale vita quotidiana, che adesso ha raccolto in una mostra fotografica itinerante, con l’intento di farne conosce a tutti la semplice bellezza di quella terra.
GIOVEDI 20 NOVEMBRE 2014 ore 16.00 SMS Biblio – Pisa
“UNA STORIA MODERNA”
conferenza su “ALI E NINO” di Kurban Said
Moderatore: Aldo Baiocchi
Voce recitante: Andrea Tamburini
con la partecipazione del Dr. Romolo Ercolino
Essad Bey, alias “Kurban Said”, nato a Baku in Azeerbaijan nel 1905, negli anni Trenta fra i più prolifici e più famosi scrittori della Germania, ha pubblicato per i più importanti editori tedeschi e ha scritto sui maggiori giornali di Berlino e di Vienna.
All’apice della sua carriera, al ritorno da un viaggio negli Usa, si ritrova abbandonato dalla moglie che chiede la separazione e permette alla stampa di spettegolare sulla sua vita privata, le sue varie identità, il falso arabo, perciò è costretto a fuggire in Italia, dove trascorre i suoi ultimi anni; dal 1942 riposa nel piccolo cimitero di Positano.
“Ali e Nino” è il romanzo scritto da Essad Bey, sotto lo pseudonimo di Kurban Said, pubblicato a Vienna in tedesco nel 1937e successivamente tradotto in più di 30 lingue; considerato un capolavoro letterario universale, è invece assai poco conosciuto in Italia.
E’ una storia d’amore tra un ragazzo dell’Azerbaigian musulmano, Ali Khan Shirvanshir, discendente di una famiglia reale musulmana, e una ragazza, Nino Kipiani, principessa georgiana cristiana, ed esplora gli ideali, i valori, le contraddizioni, i dilemmi della società “orientale” dell’Azerbaigian durante il periodo che ha preceduto la lunga dominazione sovietica.
Un monumento all’amore, ma anche una storia moderna, seppur scritta quasi un secolo fa, andando alla ricerca della verità e della riconciliazione in un mondo avvolto in pregiudizi senza tempo, talvolta ingiustificabili e contraddittori riguardo l’età, l’essere maschio o femmina, la convivenza tra Islam e Cristianesimo, l’Oriente e l’Occidente.
SABATO 22 NOVEMBRE 2014 ore 16.30 CERTOSA MONUMENTALE DI PISA – Calci (Pi)
VARIAZIONI SULL’OPERA
lepiùcelebrimelodied’opera…adue“voci”
con la partecipazione straordinaria di Mariam Gubeladze: soprano
Chiara Mattioli: soprano
Stefano Agostini: flauto
Paolo Filidei: pianoforte
Un concerto – divertissement costruitosudi ungiocodiscambi,rimandi,echiedimitazioniaduevoci,unduellodibravuravirtuosisticaesoavemelodiosità,uncinguettìoebattibeccodaprimedonnealcospettodi unimparziale, misuratissimo e divertito arbitro pianistico.
Una sinergia, un’incontro tra la giovane soprano georgiana Mariam Gubeladze e la tradizione operistica italiana.
DOMENICA 23 NOVEMBRE 2014 ore 21:00 TATRO SANT’ANDREA – Pisa
NAYS
Musica tradizionale e d’ispirazione popolare del Mediterraneo
Anna Ulivieri: flauto
Stefano Quaglieri: chitarra
Linda Leccese: violino, voce
Fabio Machiavelli: percussioni
Diego Ruschena: chitarra, basso,guitarron messicano, voce
Dario Paganin: chitarra, charango, mandolino, bouzouki, quena, voce
Nays è la nave archetipo la prima con cui l’uomo iniziò a solcare il mare che sino a quel momento lo aveva diviso da altri uomini uguali e allo stesso tempo diversi da lui per cultura, lingua, esperienze.
Per migliaia di anni nel Mediterraneo e poi attraverso l’oceano il viaggio, l’incontro, e lo scambio di idee, tecniche, strumenti musicisti danno luogo a una miriade di contaminazioni mantenendo tuttavia in vita i segni che contraddistinguono le diverse identità.
Arrangiamenti originali realizzati con strumenti classici ed etnici che lasciano spazio all’improvvisazione e alla revisione in linea con la filosofia che anima la musica tradizionale e popolare per cui un brano non dev’essere un qualcosa di statico, ma una creazione che si trasformi e si arricchisca ad ogni nuova esecuzione.
Fonte: Associazione Culturale “Chi vuol esser lieto sia...”Eventi simili
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