Cultura Firenze

venerdì 29 Novembre 2013

“Conoscere l’arte per difenderla meglio. Identità italiana, identità europea”: un convegno al Palazzo dei Congressi per la Biennale “Save Art”. Tra gli ospiti, Philippe Daverio e Cristina Acidini

 

Venerdì 29 novembre presso l’Auditorium del Palazzo dei Congressi (Piazza Adua 1) a Firenze si terrà il convegno “Conoscere l’arte per difenderla meglio. Identità italiana, identità europea che rientra nel programma della Biennale “Save Art” organizzata da Art e Dossier e Giunti TVP.

 

La brochure

 

 

PROGRAMMA

 

Ore 11.00

Saluti di Tancredi Vigliardi Paravia (Presidente GiuntiTVP Editori) e di Claudio Pescio (direttore editoriale Art e Dossier)

 

ore 11:30

Philippe Daverio (direttore scientifico Art e Dossier)

Identità italiana, identità europea

 

ore 12:15

Aldo Colonetti

La parte per il tutto: conoscere il mondo attraverso gli indizi

 

ore 14:15

Cristina Acidini
L’Europa a Firenze, l’Europa e Firenze. Presenze europee nelle collezioni storiche fiorentine e percezione di Firenze nel turismo globale contemporaneo

 

ore 14:45

Fabio Isman

Il patrimonio fragile, vendite e scavi di frodo

 

ore 15:15

Clara Rech

Gli occhiali del cardinale. Vedere attraverso l’arte per conoscere la storia e cogliere l’identità di un popolo

 

ore 15:45

Tomaso Radaelli

La percezione dell’arte italiana e il suo pubblicoall’estero

 

ore 16:15

conclusioni di Philippe Daverio e domande

 

Il problema della conoscenza e della difesa del patrimonio culturale valica i confini nazionali per diventare un problema sovranazionale.

Nel patrimonio conservato delle arti, nella conoscenza delle opere, dei monumenti e della storia del nostro Paese si trova un elemento

fondante della nostra identità di cittadini: italiani ed europei. La salvaguardia di Pompei o delle collezioni librarie, la difesa del paesaggio e del tessuto urbano entrano a pieno titolo nei doveri dei cittadini e delle istituzioni e cessano di essere un problema solo italiano.

La nostra storia recente ha visto esempi virtuosi di impegno ma più spesso incivili casi di degrado e abbandono. Opporsi alla deriva significa sostenere con forza la necessità di formare una coscienza del valore di questo patrimonio e una conoscenza diffusa della storia delle arti, così come la necessità di sollecitare l’intervento di chi detiene le leve del potere

economico e politico. Intervento che non può limitarsi a chi opera nei confini nazionali ma deve diventare opera di sensibilizzazione a livello mondiale.

 

A questo impegno è dedicato il convegno Save Art di quest’anno, rivolto come di consueto al primo fondamentale fronte di questa battaglia

di civiltà: la scuola e gli insegnanti di storia dell’arte in primo luogo. Un incontro in cui sarà possibile prendere in esame – attraverso interventi

autorevoli e l’analisi di casi specifici – i luoghi e le forme che consentono ai cittadini di entrare in rapporto con lo stato attuale del

patrimonio culturale, e individuare i modi in cui è possibile estendere il raggio dell’attenzione anche al di fuori dei confini italiani, utilizzando

tutte le opportunità esistenti: dalle istituzioni educative alle associazioni di volontariato, dal museo alla tv, dal web alla carta stampata.

 

L’ingresso è gratuito.
I partecipanti riceveranno un biglietto omaggio per i giorni 29 e 30 novembre da utilizzare a scelta in uno dei musei cittadini.

Fonte: Giunti Editore

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