Cultura Carrara

sabato 21 Dicembre 2013

“Confesso che ho stonato”: Stefano d’Orazio presenta la sua autobiografia nei laboratori Studi d’Arte Cave Michelangelo

 

Dopo Red Canzian,  ancora un protagonista della musica italiana sarà ospite il prossimo 21 dicembre nei laboratori Studi d’Arte Cave Michelangelo di Franco Barattini diretti da Luciano Massari.

 

Stefano D’ Orazio, ex- batterista dei Pooh, presenterà, con il giornalista David De Filippi,  “Confesso che ho stonato”, la sua autobiografia uscita nel corso del 2013.

L’evento, patrocinato dal Comune di Carrara e della Provincia di Massa e Carrara,  è organizzato e promosso da Studi d’Arte Cave Michelangelo, con Giuseppe CampanellaMaura Isoppo, Catia Paita e Martina Grassi, in favore di AIDO, Associazione Italiana Donatori d’Organi.

Al termine sarà offerto un buffet a tutti i partecipanti.

Il libro: Avevo riempito la mia vita di Pooh e nel mio litro di vita non c’è stato spazio per nient’altro fino al giorno in cui ho deciso di svuotare la mia bottiglia e lasciarla riempire di nuovi sapori…

“Mi viene in mente che una volta il regista Saverio Marconi mi disse: ‘Vedi Stefano, è importante avere una bella storia da raccontare, ma ogni storia ha un’anima e se non si riesce a tirare fuori quell’anima la storia non vale niente’. Chissà se questa mia storia ha un’anima o se mai gliene spunterà una, ma ammettere di aver stonato mi sembra una bella partenza.”

 

C’è molto di Stefano D’Orazio in questa frase. C’è l’autoironia, la sensibilità, la curiosità che lo ha portato a cambi di vita repentini. E c’è anche l’essenza più profonda di questo libro che sarebbe riduttivo definire una semplice autobiografia. Certo, c’è la vita di Stefano e l’incontro che ha segnato la sua di vita e la vita di milioni di fan. C’è la musica – tanta musica – e la creazione di una delle più famose band degli ultimi cinquant’anni, i Pooh. C’è la loro storia ma raccontata in modo unico. Perché raccontata da uno dei protagonisti e perché raccontata per stonature, per inciampi, per imperfezioni che “forse sono la parte più emozionante di ogni vita”.
Ne esce un racconto divertente, ironico, intelligente, mai banale. Pubblico e privato, storia di una band culto e Storia d’Italia si intrecciano e compongono un puzzle perfetto di ricordi ed emozioni. Per scoprire che dopo il plateale abbandono dei Pooh, avvenuto nel 2009 con una lettera aperta ai fan, D’Orazio percorre nuove avventure. Questo libro è solo una di queste, ma forse è la più coraggiosa, intima e vera. Un omaggio sincero ai tantissimi fan.

 

 

Stefano D’Orazio, Roma 12 settembre del 1948, a sei anni riceve la sua prima batteria. Giovanissimo, entra a far parte dei Sunshines. Nel 1965 si unisce ai Naufraghi e nel 1968 ai The Others & Pataxo. Fonda poi Il Punto e con loro partecipa al Festival Pop di Caracalla. Nel 1971 entra nei Pooh con i quali scrive quasi quarant’anni di storia della musica italiana. Cantante, autore, editore e manager, con la band raggiunge successi e record difficilmente eguagliabili. Nel 1983 fonda la First Organisation con cui produce dischi di vari giovani artisti. Nel 1992 con Varis Casini crea la TamTam Comunication che cura in esclusiva, fino al 2004, tutti i progetti di comunicazione, promozione, pubblicità e produzioni televisive dei Pooh. Nell’aprile 2009, dopo trentotto anni di successi e amicizia, D’Orazio lascia i Pooh. Appena fuori dal gruppo, forte dell’esperienza di Pinocchio, il musical di Marconi che nel 2001 lo aveva visto con Negrini autore delle liriche, si dedica alla realizzazione di nuovi titoli. Esordisce con Aladin, con le musiche dei Pooh, che è campione d’incassi della stagione teatrale 2010-2011, segue Mamma Mia!, con le musiche degli Abba, di cui scrive le liriche italiane e nell’ottobre del 2012, con le musiche di Roby Facchinetti, debutta con W Zorro. Confesso che ho stonato è la sua autobiografia.

 

 

Cave Michelangelo

Via Piave 32

54033 Carrara

 

Fonte: Ufficio Stampa

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