Spettacoli Livorno

giovedì 17 Aprile 2014

Concerto di Pasqua al Goldoni di Livorno con l’ORT diretta da Daniel Smith. Sul palco anche la giovanissima violinista Cloë Hanslip

Giovedì 17 aprile alle 21 al Teatro Goldoni di Livorno si terrà il “Concerto di Pasqua” con:

Cloë Hanslip, violino
Daniel Smith, direttore
Orchestra della Toscana

musiche di Ludwig Van Beethoven, John Adams, Charles Ives

Due giovani musicisti che hanno già raggiunto una solida fama grazie al loro talento, i protagonisti del “Concerto di Pasqua”; sul podio infatti, a dirigere l’ORT, il giovane australiano Daniel Smith, vincitore di prestigiosi premi, che sta entusiasmando il pubblico riempendo le platee di tutto il mondo. Insieme a lui in questo straordinario concerto, la venticinquenne Cloë Hanslip, affermata violinista inglese che ha al suo attivo collaborazioni con le più importanti orchestre internazionali.

 

Programma
BEETHOVEN Romanza n.2 in fa maggiore per violino e orchestra op.50
ADAMS Concerto per violino e orchestra
IVES The Unanswered Question da “Two contemplations”
BEETHOVEN Sinfonia n.7 in al maggiore op.92

 

La serata si aprirà con la Romanza n. 2 in fa maggiore per violino e orchestra op.50 di Beethoven, sorella della Romanza n. 1 che è stata eseguita il 31 gennaio scorso, anch’essa composta nel 1802 e caratterizzata da una grande intensa espressività. Con il Concerto per violino e orchestra di John Adams (1947) ci troviamo nel pieno dell’esperienza musicale americana del nostro tempo: la musica di Adams gioca un ruolo decisivo nella costruzione e diffusione della corrente musicale post-moderna, all’interno della tradizione musicale contemporanea, con particolare riferimento al minimalismo. Così non poteva mancare un omaggio alla musica di Charles Ives (1874-1954), considerato il padre fondatore della musica statunitense nata dall’incontro tra i diversi linguaggi musicali americani e la tradizione classica europea. La sua più famosa composizione è The Unanswered Question, da ‘Two contemplations’, un capolavoro del ‘900, sette minuti di musica misteriosa ed inquietante caratterizzata da un solo ripetuto più volte dalla tromba che intona “la perenne domanda sull’Esistenza”, mentre i legni cercano, come gli uomini, di dare possibili, contrastanti risposte. La Sinfonia n. 7 in al maggiore op. 92 di Beethoven chiude questo concerto: eseguita per la prima volta a Vienna nel 1813, la Settima fu accolta entusiasticamente dal pubblico. Richard Wagner, colpito dal ritmo che, incessante, pervade l’intera partitura, la definì: «… l’apoteosi della danza, la danza nella sua massima essenza, l’azione del corpo tradotta in suoni per così dire ideali». La danza ed il ritmo infatti penetrano in ogni settore della composizione: il ritmo è categoria generatrice, dà forma ad incisi ed idee, innerva e vivifica la melodia, trasforma plasticamente i temi.
Stagione propizia, questa, per Daniel Smith: l’estate scorsa ha debuttato al Rossini Opera Festival di Pesaro con Il viaggio a Reims ed è pure stato invitato a San Pietroburgo a dirigere Porgy and Bess di Gershwin al Mariinskij. Quasi una consacrazione per il giovane direttore australiano, in origine flautista, che vive tra Sidney e Roma (dove ha lavorato parecchio all’Opera). Formatosi in una scuola eccellente, quella del didatta scandinavo Jorma Panula, autentica fabbrica di bacchette d’alto lignaggio, Daniel Smith si è sempre affermato ai primi posti in concorsi internazionali. Al suo fianco la violinista Chloë Hanslip, 26 anni, uscita dalla fucina di talenti di un altro notevole pedagogo, il russo Zakhar Bron.

 

Daniel Smith
Il giovane direttore d’orchestra australiano, Daniel Smith, sta diventando rapidamente uno dei musicisti più entusiasmanti della scena musicale internazionale, riempiendo le sale da concerto di tutto il mondo.
Vincitore del primo premio della Golden Baton e dell’Orchestra’s Choice al Fitelberg International Conducting Competition (Polonia, 2012), ha anche vinto il secondo premio nel prestigioso Sir Georg Solti International Conductors’ Competition (Francoforte, 2012), il primo premio al 5° Concorso Luigi Mancinelli per direttori d’opera (Italia, 2012), e Orchestra’s Choice Prize for Best Conductor nel Lutosławski International Conducting Competition (Polonia, 2011).
L’impegno, l’energia e l’affiatamento sia con i musicisti che con il pubblico lo hanno visto acclamare come “una delle più grandi giovani promesse nella direzione d’orchestra” dalla Göteborgs Symfoniker in occasione del suo debutto nel 2010 e come ” Un musicista incredibile, un direttore d’orchestra straordinario. Da una parte è riuscito a creare passione, ad infuocare tutta l’orchestra, un gioco per abili musicisti; dall’altra ha dimostrato di essere un professionista, di conoscere profondamente la musica e di agire in modo intelligente…” da Adam Rozlach della Polish Radio 1 durante il Concorso Fitelberg.
Dopo il suo debutto con l’Orchestre Philharmonique de Nice (“dall’inizio del concerto fino alla fine Daniel Smith ha colpito tutti e si è impresso nelle menti di tutti … un’esplosione di entusiasmo ed eccitazione tra il pubblico e l’orchestra per la sua performance inesauribile ed estremamente bella” – Nice Matin, 2012), ha diretto la Danish National Symphony Orchestra, Göteborgs Symfoniker, Orchestra Sinfonica di Milano “G.Verdi”, Odense Symphoniorkester, Academic Symphonic Orchestra of the St.Petersburg Philharmonia, la National Orchestra della Romania, l’Orchestra di Sofia, fra le molte altre. Acclamazioni simili hanno seguito le prestazioni di Daniel con la Saskatoon Symphony Orchestra (Canada), dove la sua interpretazione di Ma Vlast di Smetana è stata descritta come: “libera ed entusiasmante … l’esecuzione si è conclusa con applausi entusiastici e una prolungata standing ovation”. Ha anche diretto nei festival europei, americani e australiani, tra cui il Mozarteum Festspiele, Järvi Summer Festival, Estate Musicale Chigiana, Aspen Music Festival, Sydney Olympic Arts Festival, MITO Festival e i PROMS di Cracovia.
I prossimi impegni vedranno l’atteso debutto con la Mariinsky Orchestra dove, su invito di Valery Gergiev, dirigerà due programmi sinfonici e un’opera in forma di concerto. Altri importanti debutti saranno con la London Philharmonic, hr-Sinfonieorchester di Francoforte, Warsaw Philharmonic, Indianapolis Symphony (che segna il debutto di Daniel Smith negli USA), South-Netherlands Philharmonic, Orchestra Haydn di Bolzano, Orchestra della Toscana, fra molti altri.
Egualmente talentuoso nel teatro d’opera, ha iniziato come direttore assistente al Teatro dell’Opera di Roma specializzandosi nel repertorio di tradizione fra cui Il barbiere di Siviglia, Così fan tutte, Der Rosenkavalier, La fanciulla del West (con Giancarlo del Monaco), La traviata e Tosca (con Franco Zeffirelli) e Wozzeck. Fra i titoli diretti figurano Cavalleria rusticana, La traviata, Così fan tutte, Gianni Schicchi, Suor Angelica Der Fliegende Holländer (Opéra di Monte Carlo), La Rondine (Sydney Opera House).
Nell’agosto 2013 ha fatto il suo debutto al Rossini Opera Festival dirigendo Un viaggio a Reims.
Daniel Smith si è avvicinato alla musica con lo studio del flauto traverso dall’età di sei anni.
Ha studiato direzione d’orchestra con Jorma Panula, e successivamente con Neeme Järvi e Paavo Järvi in Estonia, Gianluigi Gelmetti presso la Sydney Symphony, Robert Spano e Hugh Wolff ad Aspen e Peter Gülke al Mozarteum di Salisburgo. Ha conseguito il Master of Music presso il Conservatorio di Musica di Sydney (Imre Pallo e Harry Spence Lyth) e ottenuto borse di studio dal Trinity College di Londra e l’American Academy of Conducting (Aspen).

 

Cloë Hanslip
A soli 25 anni la violinista inglese Chloë Hanslip ha già raggiunto una solida fama internazionale. Le sue incisioni più recenti per Naxos hanno ricevuto recensioni eccezionali e sono dedicate al Concerto per Violino di John Adams e ai Concerti Romantici di Benjamin Godard.I suoi due dischi precedenti con la London Symphony Orchestra per Warner Classics hanno vinto rispettivamente il Premio Eko-Klassik in Germania per il miglior debutto nel 2002 e il Premio per la Miglior Giovane Musicista Inglese nel 2003.Il suo notevole catalogo di incisioni comprende anche un disco dedicato a Bazzini e i Concerti di Hubay. Sono di imminente pubblicazione presso Hyperion i Concerti di Vieuxtemps con l’Orchestra Filarmonica della Fiandre e Brabbins.
Chloë ha debuttato ai BBC Proms di Londra nel 2002, negli Stati Uniti nel 2003 e da allora ha suonato in tutte le più importanti sale del suo paese (Barbican Center, Royal Festival Hall, Royal Albert Hall, Wigmore Hall), in Europa (Vienna Musikverein, Louvre e Salle Gaveau a Parigi, Hermitage a SanPietroburgo) e alla Carnegie Hall di New York, al Metropolitan Arts Space di Tokyo e al Seoul Arts Center
Ha suonato anche nel resto d’Europa con la Philharmonia Orchestra, l’Orchestra della Radio di Monaco di Baviera, la Beethoven Orchester di Bonn, la BBC National Orchestra of Wales, la Lahti Symphony, la Norwegian Radio Symphony, la Real Filharmonia Galizia, la Vienna Tonkünstler Orchester, la City of Birmingham Symphony, la Hamburg Symfoniker, la Helsingborg Symphony e la Tampere Philharmonic.
Gli impegni nella scorsa stagione hanno visto Chloë Hanslip suonare con la London Philharmonic Orchestra, la Bournemouth Symphony, la Houston Symphony, l’Orchestra Sinfonica di Stato di Mosca, l’Orchestra di Praga, e tenere recitals negli Stati Uniti e nel Regno Unito con un ritorno al Wigmore Hall di Londra.
Nella stagione 2012/2013 ha tenuto concerti in Brasile e in Australia con un ritorno in Canada, e a Singapore. mentre in Italia si è esibita con Angela Hewitt e Hannu Lintu al Festival di Trasimeno.Tra i direttori con cui ha suonato ricordiamo : Mariss Jansons, Sir Andrew Davis, Leonard Slatkin, Paul Daniel, Paavo Järvi, Pavel Kogan, Leif Segerstam, Gerard Schwarz, Claus Peter Flor, Martyn Brabbins, Stefan Blunier, Michail Jurowski, Jeffrey Tate, Miguel Harth-Bedoya, Stefan Solyom e Hannu Lintu-La musica da camera è diventata parte integrante della vita musicale di Chloë, che partecipa regolarmente all’Open Chamber Music a Prussia Cove,dove suona con Steven Isserlis e Gerhard Schulz, e al Kuhmo Chamber Music Festival in Finlandia, dove è tornata anche nel 2009 per la celebrazione del 40 ° anniversario .In aggiunta al suo repertorio abituale che comprende i Concerti per violino di Britten, Prokofiev, Beethoven, Korngold, Shostakovich, Barber, Bernstein, Mendelssohn, Bruch, Tchaikovsky Elgar, Walton e Sibelius, Chloë suona spesso anche il repertorio contemporaneo di Adams, Glass, Corigliano, Nyman e Brett Dean.
Oltre ad aver studiato per dieci anni con il pedagogo russo Zakhar Chloë ha lavorato anche con Robert Masters,Ida Haendel, Salvatore Accardo, e Gerhard Schulz.In Italia Chloë Hanslip ha debuttato con grande successo nel 2003 suonando il Primo Concerto di Paganini con l’Orchestra Verdi a Milano, dove è poi tornata per suonare anche il Secondo Concerto . Nel 2006 ha ottenuto un vivo successo con il Concerto di Beethoven con l’Orchestra della Toscana a Firenze e Bologna e nel 2008 con l’Orchestra RAI di Torino e Jeffrey Tate. Ha suonato in recital in molte città italiane.

Fonte: Fondazione Teatro Goldoni

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