Spettacoli Capannori

sabato 14 Dicembre 2013

Concerto di Natale “Imago dei – l’iniziazione, il rito, la catarsi”: l’ensemble di contrabbassi Ludus Gravis alla Tenuta dello Scompiglio

 

Sabato 14 dicembre alle ore 19.00 nello Spazio Performatico ed Espositivo della Tenuta Dello Scompiglio di Vorno (Lu) le voci essenziali e profonde dell’ottetto di contrabbassi Ludus Gravis, diretto da Daniele Roccato, propongono “Imago dei – l’iniziazione, il rito, la catarsi”, un concerto natalizio dedicato al legame tra Mozart e il sacro e allo stesso tempo un omaggio a Giacinto Scelsi in occasione del venticinquesimo anniversario della sua scomparsa. Antichi madrigali e opere recenti radicate in un passato, reale o immaginario, disegnano un viaggio fra morte e rinascita, pentimento e purificazione che dimostra come la musica sia sempre e solo contemporanea. Musiche di Wolfgang Amadeus Mozart, Giacinto Scelsi, Arvo Pärt, Carlo Gesualdo, Hans Werner Henze, John Cage e Sofia Gubajdulina.
Il concerto è inserito nel progetto “Mozart, così fan tutti”, una rassegna diretta dal maestro Antonio Caggiano che l’Associazione Culturale Dello Scompiglio di Vorno dedica alla figura del grande musicista e compositore salisburghese con appuntamenti e spettacoli previsti sino all’autunno 2014.

Programma “Imago dei – l’iniziazione, il rito, la catarsi”
Wolfgang Amadeus Mozart, God is our refuge – Kv 20 per 4 contrabbassi 2’
Giacinto Scelsi, Mantram per contrabbasso solo 5’
Arvo Pärt, My Heart’s in the Highlands per 8 contrabbassi 10’
Carlo Gesualdo, Sparge la morte per 5 contrabbassi
Carlo Gesualdo, Se vi duol il mio duolo per 5 contrabbassi
Carlo Gesualdo, Io pur respiro in così gran dolore per 5 contrabbassi 13’
Hans Werner Henze, Trauer Ode per 6 contrabbassi 9’
John Cage, Dream per 4 contrabbassi 8’
Giacinto Scelsi, Pater Noster per 8 contrabbassi 3’
Sofia Gubajdulina, Fata Morgana, die tanzende Sonne per 8 contrabbassi 10’
Wolfgang Amadeus Mozart, Ave Verum Corpus – K618 per 4 contrabbassi 4’

Ludus Gravis: Daniele Roccato, contrabbasso solista | Stefano Battaglia, Paolo Di Gironimo, Simone Masina, Andrea Passini, Giacomo Piermatti, Francesco Platoni, Alessandro Schillaci, contrabbassi.

Il concerto sarà trasmesso in live streaming su radiocemat.org, a cura di Federazione CEMAT.
“I mottetti ‘God is our refuge’ e ‘Ave Verum Corpus’ – specifica Alessandro Schillaci – sono la cornice entro la quale si compone il programma; il primo fu scritto da Mozart all’età di nove anni a Londra, mentre il secondo risale al 1791, anno della sua morte. Nonostante sia il tempo di una vita a separare le due composizioni, esse sono accomunate da elementi quali la forma, la chiarezza della trama polifonica e la perfetta armonia che regola il rapporto tra testo e musica. Tra questi brani prende forma il programma del concerto che vede l’incontro di autori come Cage e Gesualdo, Henze e Pärt, Gubajdulina e Scelsi. Ogni opera rappresenta un punto di vista specifico sulla vocalità, da quella monodica e libera di Scelsi a quella polifonica di Henze, in un labirinto sonoro concepito per ritrovarsi in una comune tensione all’oltremondano dove i contrabbassi procedono alla ri-cerca di un’articolazione assolutamente umana, poiché la voce umana è sempre stata un faro che ha illuminato il percorso dei compositori che hanno plasmato la musica occidentale in tutta la sua complessità e bellezza.

‘Mantram’ è uno dei tre pezzi per contrabbasso solo in cui Giacinto Scelsi utilizza una scrittura basata su intervalli di quarti di tono e sull’utilizzo di vibrati con oscillazioni molto ampie che ben si adattano allo strumento grave. Spesso la musica gravita attorno ad una sola nota, quasi a sottolinearne la ricchezza, la possibilità di mostrarla sotto punti di vista che una rigida scrittura polifonica non potrebbe fare a meno di nascondere.

‘Il molto ed il molteplice mi disturbano soltanto; devo cercare l’uno’… ‘My Heart’s In the Highlands’ potrebbe essere considerato la trasposizione musicale di questo semplice pensiero di Arvo Pärt. Il solista intona una melodia composta da una sola nota la quale viene letteralmente trasfigurata dall’accompagnamento in stile tintinnabuli, composto dalla linea inesorabile del basso e dai ‘pizzicati armonici’ che si muovono sulle note della triade.

I tre madrigali a cinque voci di Carlo Gesualdo esprimono tutti gli elementi principali che caratterizzarono la ricerca del compositore venosino, successioni armoniche ardite e uno stile volto ad esprimere il sentimento contenuto nel testo e non a rappresentare simbolicamente le parole tramite la musica.

Dedicata a Margaret Geddes, detta ‘Zia Peg’, la ‘Trauer-Ode’ nasce come un sestetto di violoncelli la cui versione per sei contrabbassi curata da Roccato è stata autorizzata nel 2010 dallo stesso Henze. In questo brano contrappuntistico le uniche due interruzioni del movimento delle voci avvengono nella parte centrale, in cui viene intonato omoritmicamente il testo della cantata Bachiana ‘Meine Seel’ erhebt den Herren’ e alla fine, quando le voci si riuniscono in una serie di blocchi accordali che concludono il brano.

Scritto per essere utilizzato in una coreografia di Merce Cunningham, ‘Dream’ è un brano di John Cage interamente basato sul concetto di risonanza. In questa versione per ensemble il flessuoso motivo di terze discendenti, esposto all’inizio dal solista, progressivamente ‘attiva’ le note tenute dagli altri contrabbassi creando degli accordi per addizione fino a saturare completamente lo spazio sonoro.

Il ‘Pater Noster’ è il secondo canto dei tre che compongono le ‘Three Latin Prayers’ di Giacinto Scelsi. L’autore fu sempre affascinato dal canto gregoriano e questi tre brani testimoniano questo interesse; tutti riprendono le melodie gregoriane originali e non viene realizzata nessuna armonizzazione da parte del compositore.

Il penultimo brano è ‘Fata Morgana: die tanzende sonne’ di Sofia Gubajdulina, anch’esso presentato nella versione per otto contrabbassi elaborata da Roccato e autorizzata dall’autrice. L’ottetto è diviso in sezioni contrastanti in cui a momenti prettamente aleatori seguono parti caratterizzate da monolitici blocchi accordali in un crescendo che raggiunge il suo apice a metà del brano, quando le due unità prima separate musicalmente si incontrano per poi disintegrarsi e procedere lentamente verso la fine”.

 

Il Progetto Dello Scompiglio ideato e diretto da Cecilia Bertoni, prende vita nella omonima Tenuta, situata alle porte di Lucca, sulle colline di Vorno; una realtà in cui le attività legate alle arti visive e performatiche negli spazi interni ed esterni e il dialogo e le attività con la terra, con il bosco, con la fauna, con l’elemento architettonico contribuiscono a una ricerca di cultura. Ogni scelta relativa al Progetto è perciò valutata in relazione alla propria sostenibilità ambientale, attraverso forme di interazione e di responsabilità. All’interno della Tenuta Dello Scompiglio, accanto all’Azienda Agricola e all’Osteria, opera l’omonima Associazione Culturale. L’Associazione dal 2007 crea, produce e ospita spettacoli, concerti, mostre, installazioni; realizza residenze di artisti, laboratori, corsi e workshop; organizza e propone itinerari performatici all’aperto, visite guidate, lezioni Metodo Feldenkrais®; gestisce lo Spazio Performatico ed Espositivo (SPE). Una particolare attenzione è dedicata infine alle attività culturali per bambini e ragazzi, con rassegne teatrali, laboratori e campi estivi.

Biglietti intero euro 12,00 | ridotto euro 7,00

 

Info e prenotazioni:
Biglietteria dello SPE
 Via di Vorno, 67 – Vorno (LU)
dal giovedì alla domenica dalle ore 14.00
tel. 0583971125 | biglietteria@delloscompiglio.org
Associazione Culturale Dello Scompiglio
Via di Vorno, 67 – Vorno (LU)
tel. 0583971475 | info.ac@delloscompiglio.org 

Fonte: Associazione Culturale Dello Scompiglio

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