Teatro Scandicci

sabato 23 Novembre 2013

Con la serata di danza eXpLo Progetto Anticorpi chiude l’VIII edizione di Zoom Festival

Al Teatro Studio di Scandicci, con la serata di danza eXpLo Progetto Anticorpi realizzata in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo, sabato 23 novembre chiude Zoom Festival VIII edizione.

In scena tre coreografie di Irene Russolillo, Davide Calvaresi e Francesca Duranti. I tre studi di danza della durata di 20 minuti ciascuno saranno presentati in sequenza con un biglietto unico a 7 euro.

Irene Russolillo

EBOLLIZIONE

ideazione e interpretazione Irene Russolillo

musiche Caetano Veloso, Parov Stelar

produzione ALDES con il sostegno del MIBAC/ Direz. Gen. per lo spettacolo dal vivo, REGIONE

TOSCANA/Sistema Regionale dello Spettacolo in collaborazione col Centro artistico Il Grattacielo

“All’inizio del processo creativo, ho lavorato sul meccanismo di richiesta d’attenzione altrui. Meccanismo non sempre volontario anzi, talvolta, innescato dal tentativo di non farsi notare o da una situazione di imbarazzo; un tempo-luogo intimo che si realizza sì in solitudine, ma anche sotto lo sguardo e il giudizio degli altri. Ho cercato di dare forma e voce ad una figura femminile che agisce come in un flusso di coscienza piuttosto fisico-corporeo, lasciando emergere gli eterni dualismi mascolino/femmìneo ed erotico/nevrotico, così spesso martoriati di cliché. Una donna che cerca di farsi ascoltare.

Buffamente aggressiva, affannandosi nel proprio dramma e dicendo più del dovuto, passa dallo stereotipo della donna sull’orlo di una crisi di nervi, alla determinazione da lesbo power, alla stucchevolezza da fiaba romantica. Così percorre diversi ambienti e stati emotivi, mettendo in luce le proprie fragilità, i momenti di titubanza, le gote che arrossiscono, gli sguardi che fuggono.”

 

progetto finalista GD’A Puglia 2012

 

Davide Calvaresi

DISPLAY

un progetto 7-8 chili

con Davide Calvaresi

visione Valeria Colonnella

ideazione e coreografia Davide Calvaresi

Questo progetto fa parte di un percorso di ricerca sulle possibilità di interazioni tra immagine video e movimento. Display racconta l’inadeguatezza e l’isolamento dell’uomo contemporaneo, che da dietro una finestra, osserva e descrive il mondo. La finestra è lo schermo/monitor su cui ci affacciamo quotidianamente, il limite che distorce e deforma la visione.Attraverso il collage e l’accostamento di immagini video, il personaggio in scena racconta il bisogno di qualunque essere vivente, di tenere stretto qualcosa nelle mani mentre tutto gli sfugge; una cosa in cui placare l’angoscia dell’isolamento, che gli possa aprire uno spiraglio e che gli consenta di riconoscere e riconoscersi nei segni.Dal dentro al fuori, da una cornice che chiude un’immagine a un’immagine che dischiude.

 

 

Francesca Duranti/CAB008

NON SO COME STARE

ideazione e danza Francesca Duranti

live electronics Daniele Borri

apporto creativo e consulenza Maria Cristina Addis

NON SO COME STARE esplora l’identità di una generazione a più riprese definita Generazione X. Il lavoro prende avvio dalla sensazione di spaesamento e senso di esclusione rispetto a un mondo che ha iniziato a parlare una nuova lingua. Colpo di coda del romanticismo anni Novanta? Forse, e anzi questa ricerca si situa nello scarto fra un modello di auto-affermazione identitaria tramite l’eccesso, la ribellione, la gioia sacrilega proveniente da quegli anni e un mondo dai valori fluidi e reversibili, che non si lascia più polarizzare in estremi nitidi e riconoscibili, ma fluttua indefinito e infinitamente reversibile. Da cui la scomoda sensazione di estraneità, di eterno ritardo, di essere costantemente fuori posto. “Ritardo” e “fuori posto” tracciano esattamente la partitura alla base del lavoro, allo stesso tempo immaginaria, esistenziale e corporea.

 

Fonte: Ufficio Stampa

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