Spettacoli Capannori

sabato 24 Maggio 2025

Chigiana Percussion Ensemble in concerto alla Tenuta Dello Scompiglio

Proseguono gli appuntamenti di Le grandi Accademie, i maestri e gli allievi, rassegna di concerti curata da Antonio Caggiano negli spazi della Tenuta Dello Scompiglio di Vorno (Lucca): da marzo a giugno, quattro concerti celebrano l’eccezionale legame che da sempre unisce la tradizione musicale e il talento emergente, con l’alternarsi di maestri affermati e dei loro promettenti allievi, tutti provenienti dalle più prestigiose Accademie musicali europee.

“Le grandi Accademie, i maestri e gli allievi – precisa Caggiano – offre una panoramica straordinaria delle nuove generazioni di musicisti che, sotto la guida di grandi maestri, stanno contribuendo a scrivere la storia della musica del nostro tempo. Un’opportunità unica per apprezzare il talento, la passione e l’innovazione che animano le aule delle accademie musicali più prestigiose d’Europa.

Sabato 24 maggio, ore 19.30, si presenta La ripetizione e il ritmo. L’appuntamento, terzo concerto della rassegna, vede protagonista il Chigiana Percussion Ensemble, una formazione di giovani talenti provenienti dai corsi estivi di alto perfezionamento dell’Accademia Chigiana, che si esibiscono insieme al M° Antonio Caggiano, docente del Corso, in un intenso dialogo musicale.
Sul palco prende vita un vero e proprio scambio virtuoso di energia, esperienza e visione artistica: un incontro generativo tra il sapere del maestro e la forza espressiva degli allievi. Il concerto è un tributo al minimalismo, il movimento che ha rivoluzionato la musica del XX secolo, riavvicinando il pubblico alla musica colta contemporanea grazie a un linguaggio essenziale, ritmico e coinvolgente. Il programma comprende opere iconiche di maestri quali Steve Reich e Philip Glass, ma anche composizioni di autori come Giovanni Sollima, Julia Wolfe, David Freedman e Dave Samuels, che pur appartenendo a un linguaggio minimalista, abbracciano diverse sfumature e approcci, evidenziando l’evoluzione che questo linguaggio ha conosciuto nel tempo.

programma
Philip Glass, Opening, per marimba e vibrafono
Steve Reich, Music for pieces of wood, per 5 coppie di claves
David Friedman e Dave Samuels, Carousel, per vibrafono e marimba
Giovanni Sollima, Millennium Bug, per 4 percussionisti
Steve Reich, Marimba Phase, per 2 marimbe
Julia Wolfe, Dark Full Ride, per 4 percussionisti
Steve Reich, Drumming – Part 1, per 4 coppie di bongos intonati

Chigiana Percussion Ensemble
Giulio Ancarani, Francesco Conforti, Roberto Iemma, Matteo Lelii, percussioni
Antonio Caggiano, percussioni, direttore

Il brano di apertura del concerto, Opening, è il primo della raccolta Glassworks, composta da Philip Glass nel 1982. Questo breve pezzo, presentato nella versione per marimba e vibrafono, rappresenta una sorta di introduzione al mondo sonoro del compositore e può essere visto come un esempio di minimalismo accessibile, che gioca con la ripetizione e la variazione graduale di pattern ritmico-melodici che evolvono lentamente nel tempo.
Il secondo brano in programma, Music for Pieces of Wood di Steve Reich, rappresenta una delle pietre miliari del minimalismo. Dopo Clapping Music, Reich compone nel 1973 Six Pianos, Music for Mallets Instruments, Voices and Organ, e Music for Pieces of Wood. Music for Pieces of Wood nasce dalle stesse radici di Clapping Music, vale a dire il desiderio di comporre musica per strumenti il più possibile semplici. Il brano è scritto per cinque coppie di claves, o legnetti, ed è uno dei più sonori che Reich abbia mai scritto senza l’uso dell’amplificazione.
Un interessante contrasto con la rigidità ritmica di Reich arriva con Carousel, un brano di David Friedman e Dave Samuels. Composto nel 1993 per vibrafono e marimba, Carousel introduce una dimensione più fluida e improvvisativa nella musica per percussioni. Le influenze jazzistiche sono evidenti nella scrittura, caratterizzata da scambi tra i due strumenti che mescolano tecnica e spontaneità. Il brano gioca con la timbrica e la dinamica dei due strumenti, creando un dialogo che oscilla tra momenti di riflessione intima e di esplosione ritmica.
Il minimalismo di Giovanni Sollima in Millenium Bug (1999) aggiunge al concerto una dimensione drammatica e carica di energia. Composto per quattro percussionisti, questo brano esplora le inquietudini e le tensioni legate al passaggio al nuovo millennio, con un suono che evoca l’idea di un “bug” nel sistema. La composizione si sviluppa attorno a una sequenza di ritmi incalzanti e dinamiche contrastanti, creando un’atmosfera che mescola caos e incertezza.
Marimba Phase, di Steve Reich, è la versione per due marimbe di Piano Phase. In questo brano i due musicisti iniziano all’unisono, suonando lo stesso pattern più volte. A un certo punto, mentre uno dei due continua alla stessa velocità, l’altro accelera gradualmente, portandosi in anticipo rispetto al primo. Il processo si ripete esplorando i vari risultati che il pattern ritmico può generare.
Dark Full Ride: Music in Multiples di Julia Wolfe, scritto nel 2003 per quattro percussionisti, è un brano di stampo futurista come concetto, ma minimalista nella qualità sonora. La compositrice, utilizzando esclusivamente il drumset, trasforma la velocità e la ciclicità in suoni. Nel pezzo non vi è mai il silenzio; tutto scorre, come il suono delle rotaie del treno. I quattro esecutori suonano pattern che si intrecciano in modo preciso, creando un ciclo infinito di colpi, mantenendo il “tessuto sonoro” sempre teso fino alla fine.
Il concerto si conclude con Drumming – Part 1, di Steve Reich, tratto da uno dei suoi lavori più iconici, Drumming (1970-71). Ispirato dalla musica africana, Reich scrisse quest’opera dopo un viaggio in Ghana, durante il quale cercò di scoprire i segreti musicali del continente. Drumming segna la fine della pura avanguardia minimalista e apre la strada alla fusione tra il minimalismo e l’eredità classica, una sintesi che Reich svilupperà in opere successive come Music for Eighteen Musicians, Tehillim e City Life, dove l’esperienza minimalista del processo ritmico si combina sempre più con le modulazioni armoniche, la dissociazione della melodia e l’accompagnamento.

Negli spazi Dello Scompiglio sono inoltre visitabili:
– Analisi dell’errore, mostra personale di Esther Stocker a cura di Angel Moya Garcia, che indaga utopia e fallimento, realtà e percezione, oggettività e soggettività. La mostra si articola attraverso un’installazione ambientale nello spazio principale e una serie di dipinti in quello adiacente. In quest’ultimo, una successione di elementi di disturbo e interferenze, che sfidano e interrogano i limiti dell’ordine e della regolarità percettiva, introducono l’installazione principale in cui un grande reticolato di nastro adesivo nero su fondo bianco travolge completamente l’ambiente in cui si sviluppa. Un’infinità di linee ortogonali origina una sequenza di elementi geometrici apparentemente regolari, intercettando lo sguardo dei visitatori e creando un dispositivo di interferenza che sembra subire un processo di progressiva perdita di definizione. Un progetto che si struttura come un sistema di aperture, di forme che vogliono affermare una certa cadenza assestata, normalizzata, inattaccabile e oggettiva che viene sovvertita dall’intrusione di distorsioni minime (fino al 28 settembre);
– le opere permanenti: Waiting for a landslide, di Andrea Nacciarriti; Camera #3, installazione di Cecilia Bertoni e Claire Guerrier con Carl G. Beukman; There is not a priori answer to this dilemma (The Dolphin Hotel) di Francesca Banchelli; W18S di Antonio Rovaldi e Ettore Favini; Un Esilio di Valentina Vetturi; L’Attesa di Cecilia Bertoni con Carl G. Beukman; Arie per lo Scompiglio di Alfredo Pirri;

Il Progetto Dello Scompiglio ideato e diretto dalla regista e artista Cecilia Bertoni, prende vita nella omonima Tenuta, situata alle porte di Lucca, sulle colline di Vorno; una realtà in cui le attività legate alle arti visive e performatiche negli spazi interni ed esterni e il dialogo e le attività con la terra, con il bosco, con la fauna, con l’elemento architettonico contribuiscono a una ricerca di cultura. Ogni scelta relativa al Progetto è perciò valutata in relazione alla propria sostenibilità ambientale, attraverso forme di interazione e di responsabilità. All’interno della Tenuta Dello Scompiglio, accanto all’Azienda Agricola e alla Cucina Dello Scompiglio, opera l’omonima Associazione Culturale. L’Associazione dal 2007 crea, produce e ospita spettacoli, concerti, mostre, installazioni; realizza residenze di artisti, laboratori, corsi e workshop; organizza e propone itinerari performatici all’aperto, visite guidate, lezioni Metodo Feldenkrais®; gestisce lo Spazio Performatico ed Espositivo (SPE). Una particolare attenzione è dedicata infine alle attività culturali per bambini e ragazzi, con rassegne teatrali, laboratori e campi estivi. www.delloscompiglio.org

Biglietti concerto: intero € 15,00 | ridotto € 10,00 | Orari di visita: gio-ven h 14-18, sab-dom h 15-19, o su appuntamento € 5,00
Nel biglietto è incluso anche l’ingresso alle opere permanenti
Biglietteria SPE – 0583971125 biglietteria@delloscompiglio.org
Addetta stampa Ass.ne Culturale Dello Scompiglio
Angelica D’Agliano 339 8077411 | 0583 971612 | angelica@delloscompiglio.org

Dove: 67/B, Via di Vorno, 55012 Capannori LU

Tenuta Dello Scompiglio

Fonte: Ufficio Stampa

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