Teatro Livorno
venerdì 2 Marzo 2018
Centro Artistico Il Grattacielo Doppio appuntamento con i “Racconti di Altre Danze”
Un doppio appuntamento per il festival “Racconti di Altre Danze” ideato da Chelo Zoppi, direttrice artistica di Atelier delle Arti e da Elena Giannotti, danzatrice e coreografa del panorama della danza contemporanea internazionale. Al Centro Artistico il Grattacielo (via del Platano 6 Livorno), luogo in cui risiede il cuore di “Racconti di Altre Danze”, venerdì 2 marzo (ore 21) andrà in scena Everything is OK e _Heavy Metal.
Schede degli spettacoli:
_Everything is OK
di e con Marco D’Agostin
suono LSKA
disegno luci Rocco Giansante
movement coach Marta Ciappina
consulenza drammaturgica Kristin De Groot
direzione tecnica Paolo Tizianel
foto e video Alice Brazzit
una coproduzione VAN, CSC/Operaestate Festival Veneto & Dansateliers
con il supporto di inTeatro, Kilowatt Festival, D.ID Dance Identity, C.L.A.P. Spettacolo dal vivo, Teatro Fondamenta Nuove
Aerowaves Priority Company 2016
Selezione Dancenet Sweden 2016
Vincitore del Teatro Libero di Palermo Prize al BEFestival 2017
“Come creare la stanchezza di uno sguardo? Uno sguardo collettivo, arrendevole, che lasci che le cose si narrino da sole? La risposta che mi sono dato è: creando un corpo iperattivo. Un corpo prismatico, che si faccia carico di tutti gli stimoli del mondo. Un corpo che incarni, in un ritmo forsennato e senza respiro, le iconografie di quello che oggi si manifesta per divertirci, eccitarci, interessarci. Un corpo baraccone, uno spettacolo impazzito, un cabaret implosivo. Può lo sguardo che accoglie in sé questo corpo cedere il passo a un’amabile stanchezza, e accorgersi finalmente del paesaggio? E quale paesaggio, per questo popolo stanco, finalmente e giustamente stanco?” (Marco D’Agostin)
Everything is ok si pone come un esperimento sulla stanchezza del guardare. Da una parte il performer, che incarna una catena ininterrotta di movimenti, depositando segni, posture e dinamiche che richiamano a sé il vasto territorio dell’intrattenimento, attraversato anarchicamente dalle sue origini ad oggi. È una danza che si vuole efficiente nella propria articolazione anatomica, ma che allo stesso tempo consegna un guardare fragile, un’umana presenza a muoverla. Dall’altra parte il pubblico, sottoposto a un bombardamento d’immagini che ne vuole testare il limite di sazietà, il personale ma inevitabile tracollo, il momento in cui si rende necessaria la resa, in cui lo sguardo, appunto, si stancherà di guardare.
È su questo fragile terreno di abbandono che si innesta la possibilità di un’apertura del paesaggio, di una lenta espansione dello sguardo, pronto forse ad accogliere quello che finora è stato invisibile: le genti, gli animali, i pianeti, le storie; fossili millenari, restituiti nella loro immobilità, che lasciano in consegna un ultimo compito a questo gruppo di occhi: cosa ci resta da guardare, ora, tutti assieme?
_Heavy Metal
Company Blu
danza, voce Alessandro Certini
suono Spartaco Cortesi
Light Vincenzo Alterini
Produzione Company Blu
Con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e della Regione Toscana.
Testi liberamente tratti da: “la persuasione e la retorica” Carlo Michelstaedter, “Back in Black” EC/DC)
“heavy metal”, “metallo pesante”, evoca immediatamente due immagini, da una parte il genere musicale, dall’altra il vero significato del termine, riferito a pesanti e fragorose parti di ferro o di acciaio in movimento. Passando costantemente dall’uno all’altro, il termine assume in questo lavoro un significato ironicamente metaforico. Dalla evocazione della storia, celebrata con una improbabile danza dettata dalle limitazioni del “costume”, la tipica corazza medievale, il corpo tenta un assurdo processo di liberazione dal suo passato.
Alessandro Certini – Coreografo, danzatore, improvvisatore. Inizia lo studio della danza a Firenze, moderna con Traut Faggioni (Mary Wigman, Harald Kreutzberg), classica con Antonietta Daviso. Studia poi tecniche post moderne e contact improvisation ad Amsterdam ed a Londra. Co fondatore nel ’79 della compagnia Group/O diretta da Katie Duck, collabora a tutte le produzioni lavorando nel nord Europa fino al 1987. Negli anni ’80 e ’90 è parte della scena internazionale dell’improvvisazione di danza e musica a fianco di riconosciute figure guida di questo ambito artistico. Viene spesso invitato in festival e programmazioni europee dedicate alla composizione estemporanea. Dal 1989 lavora con la sua compagnia, Company Blu, che fonda e co-dirige con Charlotte Zerbey. Come docente è stato regolarmente ospite alla SNDO (Amsterdam), EDDC (Dusseldorf), Bewegungs Art (Freiburg), Rotterdam Dance Accademy, Thèatre Contemporain de la Danse (Parigi), Accademia di Danza di Roma, Radialsystem V di Berlino, scuole e centri di formazione.
È co-direttore della Residenza Artistica Multipla TRAM al Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino.
Spartaco Cortesi – Musicista e sound designer, si occupa di produzioni audio, lavorando prevalentemente con strumenti elettrici, voci e rumore. Utilizzando software dedicati, attraversa pratiche di decostruzione, spesso cercando di sfruttare la riduzione delle possibilità come metodo di composizione. Autore dal 1990, ha organizzato progetti musicali orientati verso il “noise” e la musica elettronica, producendo 5 album di cui 2 come solista, sotto lo pseudonimo Yellowcake, pubblicati dalla seminale etichetta belga KK Records nella seconda metà degli anni 90. Nel 2000 sospende l’attività discografica e continua a lavorare come free-lance in progetti che vanno dalla sonorizzazione di installazioni, sistemi interattivi e video, alla composizione di score per la danza contemporanea ed il teatro. Attualmente cerca di rigenerarsi recuperando la tradizione dei “corrieri cosmici” tedeschi
Il giorno precedente allo spettacolo, giovedì 1 marzo (ore 11.30) al Mercato Centrale, si svolgerà una performance con i protagonisti dell’evento.
Per informazioni:
Comune di Livorno, Ufficio Biblioteche e Spettacolo 0586/820572 spettacolo@comune.livorno.it
Atelier delle Arti: 0586/882319 zoppichelo@gmail.com
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