Cultura Firenze
sabato 9 Novembre 2013
Ascanio Celestini incontra i lettori allo Spazio Alfieri in occaione dell’uscita del libro “Pro Patria”
Sabato 9 novembre alle ore 16.30 la Libreria Brac organizza presso Spazio Alfieri a Firenze (Via dell’Ulivo 6) Un tè con Ascanio: Ascanio Celestini incontra i lettori in occasione dell’uscita del nuovo libro Pro Patria edito da Einaudi.
Si tratta della prima iniziativa organizzata dalla libreria Brac allo Spazio Alfieri.
Prossimi appuntamenti:
23 novembre ore 19 Paolo Nori presenta La banda del formaggio, edito da Marcos y Marcos
18 gennaio 2014 Contrasto Day, giornata dedicata ai 15 anni delle edizioni Contrasto, in collaborazione con Contrasto e Deaphoto.
Il libro Questa è la storia di un erbivoro. Un detenuto condannato alla reclusione fino al giorno 99 del mese 99 dell’anno 9999. «Fine pena mai», come una ghigliottina al rallentatore. Prima che cada anche la sua testa, l’erbivoro si affaccia alla finestra della Storia per scrivere un discorso: le parole dei primi eroi del Risorgimento, entrate di soppiatto tra i muri della cella, ne hanno spalancato le porte al vento con una sconvolgente carica eversiva.
Nasce così il Discorso sulla controvertigine, un torrente di rabbia, di comicità e di poesia.
Ad ascoltarlo ci sono il fantasma di Mazzini, un secondino detto «l’intoccabile» e il «Negro Matto Africano», che ha trovato un sistema infallibile per evadere. Perché nella poetica concentrica di Ascanio Celestini, nessuna storia può davvero finire.
Il punto di partenza è la Repubblica Romana del 1849: un’avventura durata pochi mesi, capace di gettare i semi di quella che, cento anni dopo, sarebbe diventata la Costituzione italiana.
Il protagonista è un detenuto dei giorni nostri. Nella solitudine della prigione, gli unici esseri umani con cui si rapporta sono un secondino detto «l’intoccabile» e un immigrato africano che dorme cinque minuti ogni ora. Ma il detenuto ha un piano: preparare un discorso usando i pochi libri che l’istituzione carceraria gli ha permesso di consultare.
Le parole di Pisacane, Cattaneo, Mazzini e Mameli – credute innocue dai suoi carcerieri -, diverranno nelle sue mani il grimaldello col quale tentare di evadere, anche solo mentalmente. Perché quel Risorgimento era «storia di lotta armata e galera», e ci sono due tipi di terroristi: quelli che finiscono in prigione, e quelli che finiscono in Parlamento.
«Quand’è che il furto di una mela diventa un reato? C’è un limite? C’entra con la qualità della mela? La statua della giustizia davanti al tribunale ha una bilancia in mano, ma entrambi i piatti sono vuoti. Non è una bilancia per pesare la frutta».
Ascanio Celestini rilegge la storia dell’unità d’Italia in chiave anarchica e rivoluzionaria stando «in equilibrio sulla Storia come il gatto sul cornicione», e conduce il lettore in un viaggio vertiginoso dove i martiri e gli eroi non hanno neanche trent’anni, e pagano con la vita la capacità di sognare.
Ingresso Libero
Fonte: Ufficio StampaEventi simili
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