Teatro San Miniato

mercoledì 4 Dicembre 2013

Ascanio Celestini: i racconti e il Piccolo Paese protagonisti al Quaranthana

 

Mercoledì 4 dicembre alle ore 21.30 sale sul palco del Quaranthana teatro comunale di San Miniato nientemeno che Ascanio Celestini, con il suo spettacolo “Racconti. Il piccolo Paese”.

Dopo l’ottimo avvio di stagione con le quattro repliche de “La prima cena”, il secondo appuntamento della decima stagione di prosa dello stabile sanminiatese ha il piacere di presentare al proprio pubblico un personalità dal calibro internazionale come Ascanio Celestini, autore, interprete e regista sia teatrale che cinematografico.

Ascanio Celestini è, infatti, una delle voci più note del teatro di narrazione in Italia. La sua scrittura nasce sempre da un lavoro di indagine condotto attraverso interviste e laboratori. Fa teatro dal 1996. Da quell’anno ha portato in scena una ventina di spettacoli, scritto una decina di libri, partecipato a qualche trasmissione in radio e in televisione, registrato un disco, girato due documentari e un film. Ha raccolto storie di contadini e operai, infermieri psichiatrici e operatori di call center, minatori e detenuti. I Racconti del Piccolo Paese sono microstorie che iniziano e finiscono in pochi minuti, una specie di concept album dove canzoni diverse raccontano un unico luogo. Qualcuna proviene dalla tradizione popolare, ma tutte hanno in comune l’improvvisazione. “Salgo in scena senza copione e scaletta – spiega l’attore scrittore e regista -. Tra l’ascolto e il racconto ci sta la scrittura che spesso scivola un po’ da una parte e dall’altra. Certe storie diventano libri e spettacoli pieni di personaggi dove la storia del passato ha spesso un ruolo importante. Altre restano minime e hanno un corpo che le fa assomigliare alla canzonetta. C’è un solo personaggio, al massimo un paio – spiega Celestini a proposito della sua scrittura e del suo spettacolo -. C’è un meccanismo semplice che si ripete come un ritornello in mezzo alle strofe. A volte c’è un piccolo paese governato dal partito dei corrotti e dal partito dei mafiosi, una volta in quel paese scoppia un’epidemia e vengono interpellati i presidenti della congregazione dei cittadini contro le minoranze razziali, sessuali e ideologiche. In quel piccolo paese il re si mette la corona per nascondere la testa pelata, la multinazionale del chiodo si allea con la multinazionale della fede e a scuola si danno lezioni di fila indiana”.

Fonte: Teatrino dei Fondi

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