Cultura Firenze
da martedì 8 Aprile 2014 a domenica 2 Novembre 2014
Arte e politica, l’Elettrice Palatina a Firenze. Nel Museo Cappelle Medicee omaggio ad Anna Maria Luisa de’Medici
Si deve all’Elettrice Palatina quel “Patto di famiglia” firmato il 31 ottobre 1737 con Francesco Stefano di Lorena, nuovo granduca, che ha garantito la tutela e la conservazione del patrimonio dei Medici nella loro città e nel loro Stato. Firenze le rende omaggio con una mostra nel museo delle Cappelle Medicee dal titolo ‘Arte e Politica – L’Elettrice Palatina e l’ultima stagione della committenza medicea a San Lorenzo’, che bene mette in evidenza il ruolo di primo piano, non solo sul fronte dei beni artistici, che Anna Maria Luisa de’ Medici (1667-1743) interpretò. Per la prima volta sono visibili alcuni oggetti del corredo funebre dell’Elettrice, due medaglie d’oro (con il ritratto di Anna Maria Luisa a mezzobusto con indosso veli vedovili), due monete e la targa dedicatoria. L’idea dell’esposizione nasce infatti dal progetto che ha portato, nell’ottobre 2012, alla verifica dello stato di conservazione dei resti dell’Elettrice e al risanamento della sepoltura, oltre al restauro di parte dell’importante corredo funebre. L’operazione è stata promossa e realizzata in collaborazione tra i Musei REM di Mannheim – che hanno voluto onorare la memoria dell’Elettrice che in Germania visse e regnò dopo il matrimonio con l’Elettore Palatino Johann Wilhelm von Pfalz Neuburg, dal 1691 al 1716 – il Museo delle Cappelle Medicee, la Facoltà di Medicina e Chirurgia di Firenze con le Soprintendenze per i Beni Archeologici, per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per la Provincia di Firenze e l’Opificio delle Pietre Dure.
Nella mostra si ripercorre la vita dell’Elettrice Palatina dall’infanzia fino alla morte, il 18 febbraio 1743, con quadri e documenti. Dall’educazione nella prima giovinezza di Anna Maria Luisa trascorsa alla villa medicea di Poggio Imperiale, alla giovinezza e al matrimonio che si apre con il bel ritratto di Anna Maria Luisa come Flora, opera di Antonio Franchi. Segue ‘Il rientro a Firenze e l’impegno per la chiesa di famiglia’ che rappresenta il nucleo centrale dell’esposizione e illustra gli anni immediatamente successivi al ritorno a Firenze dell’Elettrice dopo la morte del marito, avvenuta nel 1716. Sono anni che toccano da vicino il complesso di San Lorenzo con commissioni importanti e significative, volute dalla stessa Anna Maria Luisa. Dopo il ‘Patto di famiglia’, nello stesso 1737, la Principessa dette avvio all’ultima stagione della committenza medicea nella grande fabbrica laurenziana: “Furono messe in moto da Anna Maria Luisa iniziative di mecenatismo di ampio respiro concentrate appunto in San Lorenzo, con la costruzione del campanile, la dipintura della cupola della basilica, il progetto di decorazione della volta della Cappella dei Principi (poi non attuato): si trattava di tutta evidenza, da parte sua, di concludere un ampio ciclo di interventi avviato dal remoto avo collaterale Giovanni di Bicci tre secoli prima, al servizio della insigne basilica e della magnificenza pubblica della famiglia”, ha spiegato la sovrintendente del Polo Museale Fiorentino, Cristina Acidini.
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