Cultura Viareggio
lunedì 21 Ottobre 2013
Anna Maria Luisa de’ Medici: un interessante convegno al Centro Congressi Principe di Piemonte
E’ dedicato ad Anna Maria Luisa, ultima rappresentate della dinastia medicea e vera patrona del patrimonio artistico toscano, l’incontro in programma lunedì 21 ottobre alle ore 17 presso il Centro Congressi Principe di Piemonte, promosso da Soroptimist International Club Viareggio Versilia e dal Comune di Viareggio. Relatori, due eminenti esperti della storia dell’arte toscana: Cristina Acidini, Soprintendente per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il polo museale della città di Firenze, e Stefano Casciu, Soprintendente ai beni storici, artistici ed etnoantropologici di Modena e Reggio Emilia. L’iniziativa gode del patrocinio di tutti i comuni versiliesi, della provincia di Lucca e dell’Istituto Storico Lucchese e si inserisce nel calendario delle celebrazioni per i cinquecento anni del Lodo di Papa Leone X. Per Soroptimist si tratta del quarto incontro sul tema “Leadership al femminile”.
Un appuntameno di grande interesse culturale, non solo per la qualità dei relatori, ma per la statura del personaggio oggetto della conferenza. Ad Anna Maria Luisa de’ Medici si deve infatti la conservazione a Firenze e in Toscana delle collezioni medicee. Ultima discendente della sua casata, l’Elettrice Palatina strinse nel 1737 un Patto di Famiglia con il nuovo granduca Francesco Stefano di Asburgo-Lorena, subentrato sul trono mediceo in quello stesso anno, in virtù del quale l’intero patrimonio di opere d’arte, quadri, statue, gioie, biblioteche, rarità e reliquie raccolte nei secoli dai Medici fu indissolubilmente legato a Firenze. Un provvedimento intelligente e lungimirante, che garantì alla città il ruolo di eterna capitale dell’arte e ne fece per sempre una destinazione turistica e culturale di primissimo piano.
Acidini e Casciu ripercorreranno la lunga storia della famiglia Medici partendo dall’epoca di papa Leone X; una storia in cui l’amore sviscerato per le arti, il collezionismo e il mecenatismo nei confronti degli artisti furono spesso accompagnati da azioni concrete per la conservazione e la protezione delle opere e dei monumenti. Basti ricordare l’incarico di primo “Soprintendente alle Antichità” della Roma papale assegnato a Raffaello da Leone X, ma anche i bandi con i quali i granduchi vietarono tra Cinquecento e Seicento l’uscita delle opere dei grandi maestri dai confini della Toscana, fino, appunto, al Patto di Famiglia del 1737 con il quale l’ultima de’ Medici – collezionista e mecenate, amante della musica e donna di raffinata sensibilità e cultura – conquistò un posto eminente nella storia di Firenze e del suo patrimonio artistico. Una grande figura femminile alla quale, per il suo gesto magnifico, dobbiamo tutti ancor oggi la nostra riconoscenza.
C) Ritratto di Anna Maria Luisa de’ Medici (1667-1743), opera di Antonio Franchi, Firenze, Palazzo Pitti
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