Teatro Pisa

da sabato 11 Gennaio 2014 a domenica 12 Gennaio 2014

Ancora un tutto esaurito per la “Carmen”. Il capolavoro di Bizet arriva al Verdi questo fine settimana, dopo i grandi successi riscossi a Livorno e a Lucca

 

Dopo i “tutto esaurito” registrati nelle due recite livornesi e nelle successive due lucchesi, ancora due “tutto esaurito” accolgono a Pisa la Carmen di Bizet, in scena al Teatro Verdi questo fine settimana (sabato 11 gennaio alle ore 20.30 e domenica 12 gennaio alle ore 16).

Titolo unico del cartellone lirico regionale per il 2013, proposta nel nuovo allestimento curato dal Teatro Goldoni di Livorno in coproduzione con il Teatro Verdi di Pisa e il Teatro del Giglio di Lucca, e in collaborazione con il Teatro della Fortuna di Fano, Carmen viene messa in scena nella versione originale opéra-comique (quella per intendersi dell’edizione critica di Robert Didion che il pubblico pisano aveva già avuto modo di apprezzare negli ormai lontani 1995 e 2003), con i dialoghi parlati (e con i sottotitoli in italiano per apprezzarne tutte le sfumature): una scelta che accresce l’eclettismo stilistico della partitura, capace di spaziare con straordinaria sottigliezza dalla levità e alla brillantezza proprie dell’operetta francese alle oasi liriche rappresentate dai personaggi di José e Micaela e alle impennate drammatiche che conducono alla tragedia finale.

Sul podio uno tra i giovani direttori d’orchestra emergenti del panorama internazionale, il Maestro triestino Carlo Goldstein, che ha vinto nel 2009 il primo premio dell’International Conducting Competition di Graz, ha già diretto con successo Carmen alla Fenice di Venezia, ha una intensa e applaudita attività sia sinfonica che operistica in Italia e all’estero e al quale, non a caso, Sky Classica ha dedicato un’intera puntata nella serie Notevoli, dedicata ai giovani talenti italiani. La regia è di Francesco Esposito, reduce dal recente successo ottenuto dai suoi allestimenti della Trilogia verdiana a Lisbona, un artista di grande esperienza internazionale la cui concezione di teatro lirico parte dalla collaborazione imprescindibile tra direttore d’orchestra, cantanti e scenografo e si esprime attraverso l’attenta osservazione dei personaggi, l’analisi dei sentimenti e la ricerca di emozioni. Ne è un esempio anche questa Carmen: Esposito ha puntato, infatti, su una lettura ‘atemporale’ e asciutta del capolavoro di Bizet, esaltando il fascino enigmatico e seduttivo della protagonista, vista come incarnazione delle pulsioni di libertà e di emancipazione della donna moderna, e insieme leggendo quest’opera come manifesto ideale contro uno degli argomenti più tragici e attuali delle cronache italiane: il femminicidio. Un mito senza tempo, quello di Carmen, che diventa appello e impegno a difesa della libertà delle donne in una situazione di quotidiana drammaticità.

Una lettura condivisa pienamente dal M° Goldstein, che scrive appunto nelle note di sala: «Bizet porta l’Opéra Comique nel teatro universale: il teatro di genere si trasfigura, la commedia e la tragedia si fondono con avvincente antiretorica e delineano un nuovo tipo di donna. Una donna contemporanea: indomita nel suo anelito alla vita, complessa nei sentimenti, insofferente a pressioni e pregiudizi. Una donna libera oltre ogni limite possibile.»

Le scene sono firmate da Nicola Bruschi, artista dalla notevole esperienza nel teatro di ricerca e nel cinema, docente all’Accademia di Belle Arti di Bologna; i costumi, ideati da Alessandro Lai, sono della Fondazione Teatro Goldoni e del Teatro Alighieri di Ravenna; le luci sono di Bruno Ciulli; la parte musicale si avvale della qualità e professionalità dell’Orchestra della Toscana; il coro è il Coro Lirico della Toscana diretto da Marco Bargagna; Coro Voci Bianche della Fondazione Teatro Goldoni di Livorno diretto da Marisol Carballo.

I cast che si sono alternati e si alterneranno nel corso delle recite dei tre teatri vedono artisti già noti, alcuni dei quali selezionati tramite audizioni, insieme a giovani elementi provenienti da importanti esperienze come LTL Opera Studio (Premio Abbiati 2012) e il Cantiere Lirico della Fondazione Goldoni.

A Pisa, nel ruolo della protagonista, avremo sabato sera il mezzosoprano polacco Agata Bienkowska, affermata belcantista che vanta brillanti successi nel repertorio mozartiano, rossiniano e donizettiano, nonché escursioni nel repertorio verdiano, e domenica sera Laura Brioli, che il pubblico pisano ha già avuto modo di apprezzare in passato, oggi considerata una delle più interessanti interpreti italiane di questo ruolo, cantato recentemente con successo all’Opera di Washington e all’Opera di Sofia. Nel ruolo di Don José si alternano sabato il tenore Mickael Spadaccini, acclamato protagonista due stagioni fa del dittico 2011 Cavalleria rusticana–Pagliacci  e già Don José nei Teatri del Circuito Lombardo e a Cagliari, e domenica il giovane pugliese Dario Di Vietri, che ha recentemente inaugurato con il Macbeth verdiano firmato da Dario Argento la stagione lirica del Teatro Coccia di Novara. Nel ruolo del toreador Escamillo due graditi ritorni sulle tavole del Teatro Verdi: sabato sera il baritono Paolo Pecchioli, indimenticabile protagonista della Semiramide rossiniana che inaugurò la stagione lirica pisana del 2004/2005 e oggi reduce dai recenti successi nella Sonnambula belliniana al Teatro Petruzzelli di Bari; domenica il baritono lettone Valdis Jansons, già Conte d’Almaviva nelle Nozze di Figaro della scorsa stagione e fresco delle affermazioni in Cavalleria rusticana al Carlo Felice di Genova e al Festival di Taormina. Nel ruolo di Micaëla avremo sabato il giovane soprano georgiano Ilona Mataradze, con questa coproduzione toscana al suo esordio in Italia e reduce dalla brillante affermazione nell’Otello verdiano alla New Israeli Opera di Tel Aviv, e domenica l’illustre belcantista Valeria Esposito, affermatasi nei più importanti teatri europei, spesso sotto la guida di Maestri quali Abbado, Muti e Barenboim.

Al loro fianco un nutrito pool di artisti, alcuni dei quali giovani in ascesa ed espressione del territorio toscano: nel ruolo di Morales Alessandro Calamai sabato e Andrea Vincenzo Bonsignore domenica; nel ruolo di Zuniga  Franco Rossi sabato e  Veio Torcigliani domenica; nel ruolo del Dancairo Alberto Zanetti sabato e Giampiero Cicino domenica; in quello del Remendado Murat Can Guvem sabato e Andrea Schifaudo domenica; Frasquita sarà interpretata sabato da Michela Antenucci e domenica da Paola Santucci, mentre Irene Molinari sarà Mercedes in entrambe le recite.

 

Per maggiori informazioni tel 050 941 111 e www.teatrodipisa.pi.it

Fonte: Teatro di Pisa

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