Teatro Prato

da giovedì 16 Gennaio 2014 a domenica 19 Gennaio 2014

“Amletò. Gravi incomprensioni all’Hotel du Nord”: al Metastasio di Prato va in scena la rivisitazione dell’opera shakespeariana. In scena la Compagnia “Il Quadro” di Roma, di cui fa parte anche l’attore empolese Samuele Picchi

Arriva in Toscana al Teatro Metastasio di Prato la rivisitazione dello spettacolo shakespeariano “Amleto” in scena dal 16 al 19 gennaio 2014 (feriali ore 21.00, festivo ore 16.00). Sabato 18 gennaio, dopo lo spettacolo, al Fabbricone si terrà un INCONTRO CON LA COMPAGNIA; modera Gabriele Rizza, giornalista e critico teatrale. Ingresso libero.

 

AMLETÒ

(gravi incomprensioni all’Hotel du Nord)

regia GIANCARLO SEPE

con Daniele Biagini, Manuel D’Amario, Elena Fazio, Teresa Federico, Yaser Mohamed, Mauro Racanati, Federica Stefanelli, Guido Targetti

scene e costumi Carlo De Marino e Matteo Zenardi

musiche a cura di Davide Mastrogiovanni

luci Guido Pizzuti

in collaborazione con Harmonia Team

produzione TEATRO LA COMUNITÀ

 

Si poteva immaginare la tragedia del principino danese, angustiato e depresso, narrata nella Francia del 1939? La famiglia di Elsinore, in viaggio, che approda a Parigi e prende posto nell’hotel sul canale di Saint-Martin, così piena d’umido che non faceva rimpiangere i freddi della gelida Danimarca? Dubbia reputazione avevano gli avventori di quell’albergo alla buona che ospitava ebrei in fuga dalla Germania nazista, esiliati politici, prostitute e protettori, poeti e adolescenti col complesso edipico. La storia di Amleto come narrata da “I Parenti Terribili”, piena di tradimenti e gelosie, rimpianti e vendette, morti violente e valzer musette, amori inconfessabili e strane apparizioni… Laerte dice alla sorella Ofelia di non innamorarsi di un ipocondriaco visionario, Amleto che sogna la morte del padre a cui aveva ‘concesso’ di amare la madre Gertrude, suo unico amore: ma che Ofelia e Ofelia… egli amava la madre e basta! La spiava mentre indossava le sue calze di seta, ricordava i balli sulla terrazza di notte, appena schiariti da un filare di lampadine colorate, guardava le foto del suo bellissimo battesimo tutto di voile bianco, e la partenza del padre per la guerra, vero eroe, ripagato, ahimè, con il tradimento e la morte infertagli dal fratello appena rimesso piede sul suolo natìo. A quella morte Amleto reagì malissimo, girava per le stanze e le strade della città con l’ingrandimento della foto del padre, come fosse un novello San Luigi. Hotel du nord: gente che va e gente che sparisce, improvvisi duelli mortali tra contendenti amorosi, sicari maldestri, morti accidentali, e sogni tanti sogni. Letti d’amore e di morte che vagolano nella sera d’estate al chiaro di luna al suono delle voci di Arletty, Josephine Baker e di Marguerite Boule’ch più nota come Fréhel. Canzoni d’amore e di disperazione, che Amleto soffre e vive sullo sfondo di una società impazzita, che corre e balla, e che sta per svanire sotto i colpi di una guerra sanguinaria. Ama la madre che ama il fratello del marito ucciso… Claudio! Piccolo despota, ignorante e donnaiolo, che canticchia: “Où sont mes amants”, e che tradisce Gertrude, senza pietà. Essere o non essere… l’uomo del destino, colui che vendicherà non solo il padre ucciso a tradimento, ma soprattutto il suo amore per Gertrude, incauta madre, incauta moglie e forse, inconsapevole assassina. Tutto troverà la sua risposta nella festa mascherata organizzata nell’Hotel du Nord… forse! La guerra che scoppia alla fine dello spettacolo svuoterà di colpo l’albergo, mentre Amleto, solo, si aggirerà tra valigie e maschere abbandonate in terra, alla rinfusa, come dei corpi senza più vita.

Uno spettacolo godibilissimo per tutti amanti del mondo di Shakespear e non.

Una Cooproduzione tra “TEATRO LA COMUNITÀ “ Roma di Giancarlo Sepe e la Compagnia “IL QUADRO” Roma di Agostino Marfella, della quale fa parte anche l’attore empolese Samuele Picchi.

 

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