Cultura Sagre e Feste San Miniato
da giovedì 26 Dicembre 2013 a lunedì 6 Gennaio 2014
Alla Parrocchia dei Santi Martino e Stefano torna per il quinto anno il Presepe Vivente
Il 26 dicembre 2013 e il 6 gennaio 2014 alla Parrocchia dei Santi Martino e Stefano ritorna il Presepe Vivente di San Miniato Basso, giunto ormai alla 5º edizione.
Iniziata da san Francesco a Greccio (vicino Rieti) nel lontano 1223, la tradizione del presepio si rinnova ogni anno sotto forma di semplici ricostruzioni casalinghe fino agli elaborati presepi artistici in mostra nelle chiese e non solo. Eppure, di fronte al presepe vivente, tutto il resto si fa da parte. Rievocazione storica e sacra rappresentazione, ha un fascino a cui è difficile resistere. Forse anche per questo motivo un’iniziativa, nata in sordina a opera di uno sparuto gruppi di volontari, ha raccolto tanto seguito e tanto entusiasmo e ora si avvia a celebrare la quinta edizione.
Stiamo parlando della rappresentazione della Natività che si terrà nella parrocchia dei Santi Martino e Stefano di San Miniato Basso nei giorni di Santo Stefano e dellEpifania alle ore 16.30. Articolata in più quadri accompagnati da canti e da un testo di commento, la rappresentazione ha inizio sul sagrato della chiesa di San Martino, lungo la Tosco Romagnola, con la scena dell’Annunciazione; procede poi nel piazzale antistante la nuova chiesa della Trasfigurazione con le scene della Visitazione e dell’arrivo di Maria e Giuseppe a Betlemme, per il censimento; quindi la drammatica scena delle Locande, la Natività con l’annuncio della lieta novella ai pastori e,solo per la rappresentazione del 6 gennaio, l’arrivo dei Magi per distribuire calze e dolcetti ai bambini.
Per il terzo anno consecutivo, su invito dell’Associazione Commercianti di San Miniato e con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, si avrà anche una trasferta nel capoluogo: appuntamento sabato 4 gennaio, sempre alle 16.30, nella Piazza del Seminario.
Tra figuranti, cori, sarte, carpentieri e pittori, il Presepe Vivente di San Miniato Basso impegna oggi più di centoventi persone, senza considerare le aziende e le società che mettono a disposizione materiale, strumenti, decorazioni e quantaltro sia utile a ricostruire un intero villaggio della Palestina del I secolo d.C.
L’ingresso è ovviamente gratuito.
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