Cultura Pisa
da sabato 13 Dicembre 2014 a domenica 14 Dicembre 2014
Alessandro Preziosi firma il ‘suo’ Don Giovanni. In scena al Teatro Verdi questo fine settimana

Alessandro Preziosi in “Don Giovanni”
Un intero anno, il 2014/15, che il Teatro Verdi ha incentrato sul mito di Don Giovanni, cui – com’è noto- è stato dedicato un vero e proprio festival, “Una gigantesca follia”, ideato e organizzato di concerto con l’Università di Pisa. Così, dopo l’opera di Mozart che ha aperto la stagione lirica, questo fine settimana ecco il Don Giovanni di Molière, secondo appuntamento della Stagione teatrale, firmato da un vero e proprio beniamino del pubblico, Alessandro Preziosi, ancora una volta nella duplice veste di regista e protagonista.
Eccezionalmente tre le rappresentazioni di questo spettacolo, in programma per il fine settimana: doppia recita sabato 13 dicembre, alle ore 17 fuori abbonamento (inizialmente la data fissata era venerdì 12 alle 21, ma è stata spostata al sabato pomeriggio per il previsto sciopero generale del 12) e alle ore 21; domenica 14 alle ore 17.
Dopo il Cyrano, dunque, che il pubblico pisano ha applaudito due stagioni fa, Preziosi si cimenta con un altro grande classico del teatro, o meglio, come dice Emanuele Trevi, “il più classico dei classici”. Se numerosissime sono state le rappresentazioni teatrali su Don Giovanni, la cui immensa fortuna letteraria cominciò nel 1630 quando Tirso de Molina scrisse il suo Burlador de Sevilla, l’opera di Molière è ancora oggi la più nota. Commedia tragica in cinque atti pubblicata nel 1682 e ambientata in Sicilia in un arco temporale di due giorni, il Don Giovanni di Molière vede il celebre libertino caratterizzato come spirito libero, raffinato, cinico e dissacrante, in aperta opposizione con le convenzioni sociali, pronto a burlarsi anche della religione e a rivendicare sempre la propria assoluta indipendenza.
Accanto al protagonista, ateo, seduttore e dispregiatore delle leggi umane e divine, c’è il servitore Sganarello (interpretato qui dal bravissimo Nando Paone).
Alessandro Preziosi e Tommaso Mattei (autore della traduzione e dell’adattamento), con un sodalizio che dura da 13 anni, hanno deciso di dare a questa messa in scena un taglio cinematografico e tridimensionale, per «accendere nella fantasia degli spettatori il piacere dei sensi – come scrive Alessandro Preziosi nelle sue note di regia – facendo materializzare sotto i loro occhi, uno dei più affascinanti archetipi letterari della cultura occidentale.»
«Don Giovanni – prosegue ancora Preziosi – con la sua frenesia, il suo essere oltre, il suo slancio vitale e il suo destino di morte, attira tutti gli altri personaggi, sia uomini che donne; anche quando lo odiano o lo negano, non fanno che pensare a lui, parlare di lui, agire per lui. Il protagonista è un personaggio seducente, figura ricca di controluce, sempre in scena, autentico funambolo del trasformismo, come se ad ogni conquista cambiasse pelle. Il vero peccato di Don Giovanni però non sta nel suo comportamento irrispettoso, bensì nel pensare impunemente che come con la giustizia terrena, dove forte dei suoi privilegi riesce sempre ad avere la meglio, anche con quella divina potrà al momento opportuno trovare un modo per salvarsi. Don Giovanni diviene così emblema di una spensierata gioia di vivere, del piacere sensuale, dell’intelligenza strategica messa al servizio degli inganni e del disprezzo verso l’irrazionale anche se finisce per accostarsi anche alla sfera del divino, restandone avviluppato nella propria coscienza, nel mistero del finale. »
Affianca Alessandro Preziosi una compagnia di ben quindici interpreti, fra i quali ricordiamo, oltre al già citato Nando Paone, Lucrezia Guidone (Donna Elvira), Barbara Giordano (Carlotta), Roberto Manzi (Gusman), Daniele Paoloni (Francisco), Daniela Vitale (Violetta), Matteo Guma (Don Carlos).
Scene di Fabien Iliou, costumi di Marta Crisolini Malatesta, luci di Valerio Tiberi, musiche originali di Andrea Farri, supervisione artistica di Alessandro Maggi. Don Giovanni è una produzione Khora.teatro/ Teatro Stabile d’Abruzzo.
Biglietti ancora disponibili, soprattutto per la pomeridiana di sabato fuori abbonamento, con prezzi che variano dai 30 ai 10 euro. Fra le varie tipologie di sconto, il 50% per gli under 26 e per gli studenti dell’Università di Pisa.
Per informazioni tel 050 941 111 e www.teatrodipisa.pi.it
Fonte: Teatro di PisaEventi simili
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