Spettacoli Empoli

giovedì 22 Maggio 2014

Al via MUVE Musica 2014: quattro imperdibili e suggestivi appuntamenti. Si inizia con il chitarrista Vincenzo Saldarelli

Al via MUVE Musica 2014 con 4 imperdibili appuntamenti gratuiti dal 22 maggio al 9 ottobre.

 

La programmazione si apre (22 maggio) con la chitarra di Vincenzo Saldarelli (uno dei nomi più illustri delle sei corde italiane, già direttore dell’Istituto Musicale Pareggiato di Modena) e prosegue (5 giugno) coi flauti soprani, contralti, tenori e bassi di Stefano Bagliano (ospite in diverse serate di Musica nei Chiostri) e Lorenzo Cavasanti. Dopo l’estate (25 settembre), l’Ensemble del Bicentenario diretto da Sandro Tani celebra il bicentenario della nascita di Adolphe Sax, mentre la chiusura (9 ottobre) è affidata alla viola di Luciano Cavalli e all’arpa di Lorenzo Montenz, un duo di strumenti la cui timbrica sembra ideale per fondersi con le trasparenze e i riflessi dei preziosi oggetti in mostra sugli scaffali.

 

Primo appuntamento giovedì 22 maggio alle ore 21,30 al Museo del Vetro di Empoli con il chitarrista Vincenzo Saldarelli. Ingresso libero.

 

Nella suggestiva cornice smeraldo del famoso vetro verde di Empoli la serata dedicata alla chitarra e alla sua polifonia si aprirà sulle note della Romanza di Augustin Barrios, autore e chitarrista paraguayano di grande virtuosismo, celebrato soprattutto nei paesi latino americani: un brano di articolato armonicamente e con temi alle voci gravi. Segue il Vals Op.8 n.3, uno tra i brani di Barrios più intrisi di suadente malinconia e di cantabilità. Quindi una composizione di Saldarelli, Cinque studi, che ha i titoli ispirati a “Lezioni americane” di Italo Calvino: I Leggerezza, II Rapidità, III Esattezza, IV Visibilità, V Molteplicità. I Quatre pièces brèves di Frank Martin hanno climi compositivi differenziati che riflettono grande adesione al mondo sonoro della chitarra. Dal brillante Prèlude all’Air di nobile fattura, quasi ricordo di un liuto, dall’intensa accordalità del Plainte al finale di Comme une gigue, trasfigurazione ritmica di una danza. Corni da caccia di Alvaro Company è un’altra esplorazione nella gamma delle voci gravi della chitarra, questa volta pensando al suono dei corni di Beethoven. Chiudono il viaggio i Tre Studi di Heitor Villa Lobos in chiusura sono un omaggio ad uno dei compositori che più hanno tracciato il solco della letteratura per chitarra del XX° secolo. Dinque un viaggio tra i suoni e i colori della chitarra, considerata da Debussy “un clavicembalo…ma espressivo”, da Berlioz “piccola orchestra” e, a giochi invertiti, con Wagner che chiama invece l’orchestra “una grande chitarra”.

 

Vincenzo Saldarelli ha composto brani per chitarra sola e per organici vari, ottenendo alcune segnalazioni in concorsi quali il “Viotti” di Vercelli. L’interesse particolare per la musica contemporanea lo ha portato a continui contatti con gli autori d’oggi, di varie generazioni, che gli hanno dedicato molte composizioni da lui presentate in “prima assoluta” nei maggiori Festival.

Esperienza artistica speciale è stata quella con Goffredo Petrassi, del quale ha inciso per la Fonit Cetra–serie Italia le opere per chitarra sola e con altri strumenti (Suoni notturni, Nunc, Alias, Seconda Serenata–Trio). Ha svolto attività concertistica in tutto il mondo per le più importanti istituzioni musicali, con programmi dedicati anche alla riscoperta di repertori originali dal Rinascimento all’800 e all’uso di strumenti particolari (chitarra “terzina” e chitarra a 10 corde per le opere di Bach e di autori contemporanei, quali Maderna); ha inoltre interpretato in Italia e all’estero alcuni concerti per chitarra e orchestra (Giuliani, Rodrigo, Villa Lobos).

Nel 1970 ha fondato il Trio Chitarristico Italiano, con Alfonso Borghese e Roberto Frosali, anch’essi provenienti dalla scuola di Alvaro Company. Con il Trio ha svolto una prestigiosa attività concertistica in tutto il mondo.

 

Inaugurato nel luglio 2009, il Museo del Vetro (MuVe) è dedicato alla produzione del vetro di Empoli, un’attività economica che ha segnato l’identità della città nell’Ottocento e nel Novecento presentandosi come luogo della memoria e del lavoro, con l’intento di contribuire alla valorizzazione della produzione vetraria ancora presente sul territorio.

 

Secondo appuntamento giovedì 5 giugno con “FLATUS – Dialoghi di flauti e di suoni antichi e moderni”con Stefano Bagliano e Lorenzo Cavasanti, flauti soprani, contralti, tenori e bassi.

 

Per maggiori informazioni: www.centrobusoni.org; csmfb@centrobusoni.org.

Fonte: Centro Studi Musicali Ferruccio Busoni

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