Teatro Sesto Fiorentino

da lunedì 5 Maggio 2014 a domenica 11 Maggio 2014

Al Teatro della Limonaia la XV edizione di Intercity Connection. Sul palco gli studenti di tre istituti superiori di Sesto Fiorentino

Intercity Connections giunge alla sua quindicesima edizione. Nato nel 1998 all’interno del Festival Intercity in collaborazione con il Royal National Theatre di Londra, il progetto è entrato a far parte della vita culturale e del processo formativo dei tre istituti superiori di Sesto Fiorentino nel 2000, prendendo il nome di Intercity Connections.

Il progetto sostenuto da Sesto Idee ha permesso ad oggi a circa 800 ragazzi di misurarsi in scena con oltre 50 testi scritti dai più grandi autori del panorama nazionale ed internazionale come Mark Ravenhill, Patrick Marber, Fausto Paravidino, Letizia Russo, Ali Smith, Philip Ridley, Gregory Burke e tanti altri e di calcare palcoscenici di grande prestigio nei teatri più prestigiosi: dal National Theatre di Londra, alla Biennale di Venezia, al Festivaletteratura di Mantova, Teatro Due di Parma, Teatro della Tosse di Genova.

Intercity Connections, rivolto alla formazione dei ragazzi di Sesto Fiorentino, ha creato una generazione attiva di giovani autori, attori e registi che si è già misurata in contesti nazionali ed internazionali e che offrirà il suo forte contributo al futuro del progetto. Il rafforzamento delle collaborazioni internazionali ha dato la possibilità ai ragazzi di scoprire e approfondire il lavoro sulla drammaturgia e al progetto di avvalersi dei lavori di tre grandi autori: Moira Buffini, Patrick Marber e Philip Ridley.

 

 

5 maggio ore 21.00

6 maggio ore 10.00

SPARKLESHARK

di Philip Ridley (Inghilterra)

a cura di Iacopo Reggioli

traduzione Iacopo Reggioli e Michele Panella

con gli studenti dell’Istituto d’Arte per la Ceramica

Sparkleshark si svolge sul tetto di un condominio di Londra e racconta un episodio autobiografico della vita dell’autore, mettendo in scena un ragazzo timido ed emarginato nell’ambito scolastico. Il testo di Philip Ridley narra l’importanza dell’immaginazione nella vita quotidiana e come essa possa aiutarci a superare gli ostacoli dell’esistenza, raccontando allo stesso tempo con un riuscito mix di ironia e commozione una storia di formazione e crescita

 

 

6 maggio ore 21.00

7 maggio ore 10.00

STORIA DI UN VAMPIRO

di Moira Buffini (Inghilterra)

a cura di Marcella Ermini

traduzione Michele Panella

in collaborazione con Brenda Donohue

con gli studenti del Liceo Scientifico Agnoletti

Due ragazze arrivano in un paesino inglese. I loro nomi sono inventati. Non dicono la loro vera età. Non è chiara la relazione tra le due. Sono sorelle, come le loro carte d’identità dichiarano? O sono madre e figlia? La più grande, Claire, va a lavorare in un pub. La più giovane, Eleonor, va a scuola. Durante una lezione di teatro, Eleonor confessa di essere nata più di duecento anni fa e che è sopravvissuta bevendo sangue umano. I suoi compagni di classe pensano che sia pazza, tranne uno, Frank, un ragazzo che è stato educato in casa e che è strano quanto lei. La vuole aiutare, pensando che soffra di qualche strana psicosi. Eleonor comincia a scrivere la storia della sua vita in forma di testo teatrale. Racconta della vita di Claire che, nel XIX secolo, faceva la prostituta a Londra e di se stessa chiusa in un orfanotrofio. Nel frattempo niente va come dovrebbe andare. Alcune persone spariscono. Eleonor e Claire sono donne vampiro? O sono due ragazze con qualche problema? “Storia di un vampiro” è uno spaccato ironico, oscuro e scioccante sulla verità e sulla continua necessità dell’essere umano di consumare. Un testo intricato, coraggioso, ricco di una forte narrativa e ambientato in uno strano mondo che oscilla tra sogno e realtà e che affida alla forza dell’immaginazione la ricerca della propria identità.

 

8 maggio ore 21.00

9 maggio ore 10.00

I MUSICISTI

di Patrick Marber (Inghilterra)

a cura di Iacopo Reggioli

traduzione Michele Panella

 

con gli studenti dell’Istituto Tecnico Commerciale P. Calamandrei

I musicisti è uno dei titoli più gettonati dell’edizione attuale di Connections ed è incentrato sulle relazioni che scattano in un gruppo di giovani esecutori di una scuola inglese che si trovano a Mosca per il Festival Europeo delle Orchestre Giovanili. Marber incentra il racconto sull’incontro-scontro tra Roland, il direttore, e Alex, che preferisce il rock alla classica e che lo provoca continuamente, in una continua elaborazione dei rispettivi ruoli. Ciò è evidente in particolare nella tragicomica sequenza in cui i musicisti vengono a sapere che i loro strumenti non arriveranno in tempo: da lì scatta un esilarante crescendo rossiniano che porta alla soluzione del problema.  Marber affronta il grande tema dell’amicizia, quella vera, quella che ti da’ la spinta vitale per non arrenderti mai, quella che “superando ostacoli apparentemente insormontabili” trova il modo per farcela come il “Pinball Wizard” degli Who.

 

 

Per concludere, a chiusura della settimana dedicata ai saggi di Connections, quest’anno andrà in scena uno spettacolo per la regia di Iacopo Reggioli con protagonisti giovani attori che si sono formati e diplomati presso la Scuola di Teatro Intercity.

 

11 maggio ore 21

THE GRANDFATHERS

regia di Iacopo Reggioli

traduzione di Iacopo Reggioli e Michele Panella

con Francesco Becchimanzi, Andrea Bocelli, Ludovica Fazio, Gaia Fronzaroli, Elena Poggioni, Sonia Remorini, Venus Riahi, Cosimo Strigaro, Federico Valeri.

In un paese non specificato, ma non così differente dal nostro, il governo obbliga otto giovani a donare 547 giorni della propria vita al servizio militare, per poi gettarli in mezzo alla guerra. Le porte di una caserma vengono spalancate dinnanzi ai nostri occhi e li seguiamo mentre ognuno di loro cerca disperatamente di essere accettato e di trovare il proprio posto, creando una comunità e diventando qualcosa che si avvicina all’idea di una famiglia. Il testo cattura non solo le paure e gli incubi di otto reclute, ma anche l’ironia, la semplicità e l’ingenuità di otto “adolescenti” costretti a trasformarsi in macchine da guerra.

Cosa fa crescere l’erba?-Il sangue!”

 

Iacopo Reggioli, si è formato come attore presso la scuola di teatro Laboratorio Nove, diplomandosi nel 2006. Dal 2011 lavora come operatore teatrale all’interno del progetto Intercity Connections. Ha lavorato come assistente alla regia di Michele Panella, Serena Mannelli, Dimitri Milopulos e vari artisti stranieri, tra cui Alexandra Koch e Simon Boberg. Si è specializzato nella traduzione di testi contemporanei dall’inglese, traducendo opere di vari autori, tra i quali Moira Buffini, Ursula Rani Sarma, David Farr e Rory Mullarkey.

 

 

 

Biglietti Connections

€ 10 biglietto unico

€ 6 studenti Istituti Sesto Fiorentino

€ 4 studenti matinée*

€ 1 partecipanti al progetto

gratuito insegnanti

 

*Matinée riservate alle scuole di Sesto Fiorentino

Fonte: Ufficio Stampa

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