Spettacoli Firenze

venerdì 7 Febbraio 2014

Al Cenacolo Francescano di S. Croce ancora un appuntamento con le grandi voci e l’emozione della grande musica. Con “L’enfant prodigue”, a Firenze va in scena un Debussy passionale e di forte impatto emotivo

Un appuntamento pressoché inedito e assolutamente da non perdere per la bellezza e intensità della musica e per la rarità delle esecuzioni che riguardano l’opera in questione. Si tratta di un’edizione dell’opera giovanile “L’enfant prodigue” di Claude Debussy, scena lirica liberamente basata sulla parabola del figliol prodigo. Con questa breve opera scritta nel 1884 il compositore francese ottenne un grande successo e vinse il prestigioso Prix de Rome, una borsa di studio assegnata dallo stato francese a quanti si distinguevano nel campo delle arti. E’ un lavoro in grado di emozionare grazie ad una musica di forte impatto, a tratti travolgente, in grado di esprimere perfettamente le tematiche trattate: avidità, caduta in disgrazia, pentimento, ma anche il dramma di fronte all’allontanamento di un figlio e, grazie all’amore infinito di madre e padre, la capacità di perdono e il ricongiungimento. L’esecuzione sarà affidata alle sapienti mani del M° Giuseppe Tavanti al pianoforte. Voce protagonista femminile e ideatrice dello spettacolo è il bravissimo mezzosoprano Eva Mabellini, cui si affiancano le voci di interpreti sicuri come il tenore Massimiliano Esposito e il baritono Pedro Carrillo. Trattandosi di un’esecuzione al leggio, alle voci recitanti di Silvia Bargellini e Paolo Spennato è affidato il compito di leggere un testo (aggiunto dalla stessa ideatrice) che aiuterà il pubblico a seguire le vicende dei protagonisti, creando un’atmosfera narrativa e poetica che darà unitarietà e senso drammaturgico alla cantata.

 
L’evento, in programma venerdì 7 febbraio alle 21 presso il Cenacolo della Basilica di S. Croce a Firenze, fa parte del ciclo di appuntamenti periodici organizzati dallo Studio Teologico per Laici della Comunità Francescana di Santa Croce per promuovere la grande musica e la cultura dell’incontro. Ingresso libero.

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