Cultura Firenze

lunedì 10 Marzo 2014

Ad Arcetri il gotha della Fisica si confronta sulle frontiere del mondo dei quanti. Incontro con la partecipazione di nobel Wolfgang Ketterle e altri scienziati di fama internazionale

Si scrive Arcetri, si legge Nobel della Fisica. Si sono dati appuntamento sul colle fiorentino, lunedì 10 marzo al Dipartimento di Fisica e Astronomia (Largo Enrico Fermi, 2 – ore 9), per un confronto sui temi di frontiera nella meccanica quantistica alcuni tra i più grandi luminari al mondo. Tra loro Wolfgang Ketterle, insignito della più importante delle onorificenze nel 2001, e scienziati quali Alain Aspect, Immanuel Bloch, Jean Dalibard, Augusto Smorzi, Sandro Stringari e Peter Zoller che hanno collaborato alle ricerche più avanzate degli ultimi anni. Tra questi brillanti fisici potrebbe esserci uno dei futuri premi Nobel.

Al centro dell’incontro, dal titolo “Frontiers in the Quantum World”, l’analisi dei nuovi orizzonti della fisica e delle teorie che hanno prodotto delle innovazioni legate alla vita di uso quotidiano. Dai computer quantistici ai sistemi di localizzazione GPS (Global positioning system) precisi fino al millimetro , fino ai sistemi di comunicazione basati sul teletrasporto quantistico e non intercettabili.   “S’intravedono i primi passi concreti di una rivoluzione tecnologica – sostiene Massimo Inguscio, ordinario di Fisica della materia dell’Università degli Studi di Firenze e presidente l’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM) – che promette di portare nella vita reale di ogni giorno quella meccanica quantistica che nel secolo scorso veniva considerata soprattutto una filosofia da applicare esclusivamente al microcosmo”.

Promosso da Qstar (Quantum Science and Technology in Arcetri) in collaborazione con le Università degli Studi di Firenze, Pisa e La Sapienza di Roma, l’Istituto Nazionale di Ottica (Ino) del Cnr, la Scuola Normale Superiore di Pisa, l’European Laboratory for non linear spectroscopy (Lens), l’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM) e l’European Research Council (Erc), l’appuntamento è stato organizzato in onore di Ennio Arimondo, per la conclusione della carriera accademica all’Università di Pisa.

Si conferma con questo appuntamento la tradizione di Firenze, luogo di riferimento di grandi scienziati come Galilei, Fermi, Occhialini, proiettata con Arcetri a consolidare il proprio ruolo internazionale di primo piano per il futuro.

Fonte: Università di Firenze

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