Cultura Spettacoli Certaldo
venerdì 13 Dicembre 2013
La saggezza di Griselda chiude un anno con il Decameron. Ultimo appuntamento con la rassegna de “L’Oranona Teatro”
Si chiude venerdì 13 dicembre, ore 21.30, a Casa Boccaccio, con la lettura dal vivo di Griselda, l’ultima novella dell’ultima giornata del Decameron, “10 di 100 – Il Decameron in 10 novelle”, il ciclo di letture organizzato da “L’Oranona Teatro” – Associazione Polis, per le Celebrazioni del VII Centenario della nascita di Boccaccio. Voce recitante, Marco Lazzerini; Musicisti: Andrea Gatti, percussioni e Alessio Montagnani, chitarra. Musica originale di Damiano Santini. Regia di Carlo Romiti. Ingresso libero, prenotazione consigliata allo 0571.66 12 65, o via mail info@boccaccio2013.it.
La novella di Griselda è l’ultima in ordine cronologico ma una delle più note e famose fin da subito di tutto il Decameron, grazie a Francesco Petrarca che ne rimase affascinato e ne fece una propria versione tradotta in latino, De insigni obedientia et fide uxoria, che ebbe subito grande diffusione e contribuì così a fare conoscere il Decameron stesso in Italia e in Europa.
Griselda chiude emblematicamente il Decameron quasi in opposizione alla prima novella, quella di Ser Cepparello, il potente usuraio che dopo una vita dedita al vizio muore facendosi beffe anche del santo uomo da cui si fa confessare. Griselda è invece una giovane di umili origini che viene sposata e resa madre due volte da un nobile, il Marchese di Saluzzo, il quale poi si mette in testa di doverla mettere alla prova, e la sottopone così a prove che farebbero impazzire chiunque: finge di ripudiarla, di uccidere i loro figli, infine di risposarsi con una giovane donna chiedendo a Griselda di pensare a sistemare la camera nuziale. Ma Griselda, fedele al suo signore, resta obbediente fino all’ultima prova, quando il marchese svela tutti gli inganni cui l’aveva sottoposta e la riprende con sé tra la gioia di tutti. Una donna esemplare, di umili origini, che Boccaccio “nobilita” al di sopra del marchese stesso e chiude così un’opera che nel Proemio era stata dedicata proprio alle donne.
“Ci siamo dedicati alla lettura integrale del Decameron già da cinque anni – spiega il regista, Carlo Romiti – perchè se non si ha dimestichezza con la prosa di Boccaccio non è facile leggerlo individualmente, mentre ascoltandolo da una voce teatrale lo si comprende e si entra nel linguaggio. E’ un modo per conoscere veramente l’opera, ma in modo piacevole e divertente, In questo senso ci riteniamo dei “missionari” della cultura: chiuso infatti il 2013 e questo progetto speciale, riprenderemo la lettura a partire dalla quinta giornata, dove eravamo arrivati un anno fa, e proseguiremo fino al termine del Decameron”.
Le Celebrazioni del VII Centenario proseguono ancora con le due mostre alla Biblioteca Laurenziana di Firenze e al Palazzo Pretorio di Certaldo e vedranno il 21 dicembre a Certaldo una cerimonia conclusiva.
Fonte: Comune di CertaldoEventi simili
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