Cultura Firenze

domenica 14 Dicembre 2014

A lezione di poesia e musica con Simone Lenzi. Il cantante dei Virginiana Miller legge e racconta Dino Campana

Simone Lenzi (foto: Marzia Bandoni/UphO Studio Light)

Simone Lenzi (foto: Marzia Bandoni/UphO Studio Light)

In occasione della ristampa anastatica dei “Canti Orfici” edita da Cronopio, Simone Lenzi – scrittore e cantante dei Virginiana Miller – martedì 16 dicembre alle 19, presso l’Altana della Biblioteca delle Oblate di Firenze (via dell’Oriuolo 26, ingresso libero), racconta per la prima volta al pubblico la sua visione “musicale” dell’universo poetico di Dino Campana. Una musicalità presente nelle parole e nei versi del poeta, che nella lettura e nell’analisi di Lenzi emerge da una doppia prospettiva di musicista e autore di testi e romanzi.

Il cantante toscano, che ha da poco ricevuto il Premio Tenco per il testo della canzone “Venga il regno”, ed è presente nelle librerie con il suo ultimo romanzo “Mali minori”, è uno dei più apprezzati autori della scena musicale italiana e tra i più attenti e sensibili appassionati della letteratura del Novecento.

Considerati unanimemente uno dei casi poetici ed editoriali più sconvolgenti e avvincenti della letteratura del Novecento, a cento anni dalla prima pubblicazione i Canti Orfici continuano a rimanere un libro unico, anzi il libro unico, di Dino Campana. Unico perché è il solo libro pubblicato in vita dal poeta (“la sola giustificazione della mia esistenza”, dirà al critico Emilio Cecchi), straordinario esito di una bruciante fusione tra arte e vita. Unico perché irrompe nel paesaggio letterario italiano del tempo con una poesia intesa dall’autore stesso come “europea, musicale, colorita”, che “infrange il quadro ordinato – fin troppo ordinato – dell’esperienza poetica italiana del Novecento (Asor Rosa).

La potenza visionaria dei Canti e l’avventurosa biografia di Dino Campana (morto nel 1932, a 47 anni, nel manicomio di Castelpulci) non potevano non colpire profondamente, sin dagli anni del liceo, uno scrittore, un poeta che scrive canzoni e un interprete sensibile come Simone Lenzi, che in occasione della nuova edizione dei Canti Orfici ritrova e ci presenta il “suo” Campana.

L’edizione del centenario voluta da Cometa Rossa e realizzata da Cronopio è costituita da un prezioso cofanetto che comprende la fedele e accurata ristampa anastatica del libro uscito dalla tipografia Ravagli nell’estate del 1914, una preziosa Nota di Gabriel Cacho Millet, lo scrittore argentino da oltre trent’anni indiscusso rabdomante degli autografi e dei materiali campaniani, su Dino Campana, i Canti Orfici e le vicende editoriali e critiche che hanno caratterizzato il libro in questi cento anni e soprattutto, novità assoluta, un cd audio contenente la lettura integrale dei Canti Orfici da parte dell’attore e regista Claudio Morganti.

L’incontro di presentazione è organizzato dall’Associazione Culturale Cometa Rossa in collaborazione con Caffetteria delle Oblate, Cooperativa Archeologia e Nuovi Eventi Musicali.

Simone Lenzi (Livorno, 22 giugno 1968) è un cantautore, scrittore e traduttore italiano, frontman del gruppo toscano Virginiana Miller. Dopo gli studi in filosofia all’università di Pisa inizia ad affrontare diversi lavori, tra cui accompagnatore turistico, programmatore e libraio. Nel 1990 inizia a scrivere e cantare per i Virginiana Miller. Ha tradotto il primo libro degli Epigrammi di Marziale insieme a Simone Marchesi nel 2008. Nel 2009 traduce “Un’America” di Robert Pinsky. Il 13 marzo 2012 pubblica il suo primo romanzo, intitolato La generazione. Da questo libro è stato tratto il soggetto per il film “Tutti i santi giorni” di Paolo Virzì, uscito nello stesso anno. Lenzi ha lavorato nel film anche come cosceneggiatore. La canzone omonima dei Virginiana Miller presente nel film è vincitrice del David di Donatello come “miglior canzone originale” nel 2013. Il 2 maggio 2013 pubblica il libro “Sul Lungomai di Livorno” (Laterza editore).

Fonte: Ufficio Stampa

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