A Viareggio la nuova stagione del Teatro Jenco tra commedia e grandi nomi

A Viareggio la nuova stagione del Teatro Jenco tra commedia e grandi nomi

Elio Germano, Lodo Guenzi, Fiona May, Theo Teardo, Milena Vukotic, Paolo Cevoli, Paolo Migone. Sono questi alcuni tra i protagonisti della stagione di prosa 2022/2023 del Teatro Jenco di Viareggio (via Euro Menini 51): dal 27 novembre al 15 aprile 7 spettacoli e 2 eventi extra tra comicità, classici attualizzati, contaminazioni artistiche e grandi nomi del palcoscenico a cura di Fondazione Accademia dei Perseveranti con la direzione artistica di Andrea Bruno Savelli (info: www.teatrojenco.com).

Apertura affidata a ”Paradiso XXXIII”: “un’opera divulgativa senza che niente sia spiegato”, come la definiscono gli autori. Elio Germano e Teho Teardo sono voce e musica per avvicinarsi al mistero ricercato da Dante nei versi del XXXIII canto del Paradiso. Dal suono avvincente ed “etterno” germoglia la melodia inaudita e imprevedibile del compositore d’avanguardia e scaturisce la regia visionaria e impalpabile di Simone Ferrari e Lulu Helbaek, poeti dello sguardo, capaci di muoversi tra cerimonie olimpiche, teatro e show, portando sempre una stilla di magia del Cirque du Soleil. Grazie alla loro esperienza crossmediale sul palco accadrà qualcosa di magico, trascendendo il concetto di teatro, concerto o rappresentazione dantesca, attraverso una contaminazione di linguaggi (27/11 ore 18.00).

Il cartellone prosegue con “A spasso con Daisy”, racconto delicato capace di affrontare con ironia un tema complesso come il razzismo negli Stati Uniti del dopoguerra, con cui Alfred Uhry si aggiudicò il Premio Pulitzer per la Drammaturgia nel 1988. Milena Vukotic è l’anziana Miss Daisy, una donna dal piglio forte, scontrosa e avara ma anche vitale e indipendente che giorno dopo giorno svilupperà per Hoke, l’autista di colore affezionato e analfabeta, un rapporto fatto di battibecchi e battute pungenti che cela un affetto profondo. La storia di un’amicizia nata nonostante i pregiudizi e le classi sociali, con la regia di Guglielmo Ferro (6/1 ore 18.00). Avanti con “La beffa del grasso legnaiuolo”: uno spaccato della vita fiorentina dei primi ruggenti anni del Rinascimento in cui nobili, artigiani ed artisti condividevano le medesime passioni, lo stesso gusto per la vita e per l’arte e ponevano le basi per la costruzione di quell’inconfondibile “carattere fiorentino” fatto di intelligenza, gusto, cinismo ed ironia che ancora oggi caratterizza i più veraci rappresentanti di questa inimitabile città, con riduzione di Angelo Savelli da testi quattrocenteschi e regia di Andrea Bruno Savelli (21/1 ore 21.00). Spazio al divertimento con “Lezioni di marketing romagnolo”, di e con il volto noto di Zelig Paolo Cevoli: un monologo tutto da ridere in cui l’imprenditore con l’hobby del cabaret racconta l’esperienza di manager della ristorazione. Con la sua innata simpatia Cevoli passa dalle origini della Pensione Cinzia di Riccione, gestita dalla famiglia, fino ai giorni nostri. Fa da sfondo una terra, quella di Romagna, che ha nell’ospitalità, nella laboriosità e nel buon umore il segreto del suo successo (18/3 ore 21.00).

Ancora: “La prova contraria”, produzione firmata Fondazione Accademia dei Perseveranti che porta per la prima volta in Italia l’omonimo testo del pluripremiato drammaturgo svizzero Olivier Chiacchiari con una protagonista d’eccezione: Fiona May. Un testo che guarda alle problematiche della società contemporanea con la tensione di un thriller, mantenendo lo spettatore sul filo della suspense per riflettere sulla violenza insita negli uomini in una società continuamente sovraesposta sui social e preda delle fake news, per la regia di Andrea Bruno Savelli (25/3 ore 21.00). E poi “Secret Life, la vita segreta degli umani” del drammaturgo inglese David Byrne, in un primo allestimento italiano con la regia di Manfredi Rutelli. Cosa significa essere umani? E questo essere umani, dove ci sta conducendo? Abbiamo intrapreso la migliore ed unica strada per l’ascesa dell’uomo, o quella percorsa è solo una delle strade possibili e forse neanche la migliore? Il nucleo della storia è un fatto realmente accaduto: il ritrovamento di documenti segreti in una stanza che lo scienziato, matematico, filosofo e letterato inglese Jacob “Bruno” Bronowski aveva chiuso a chiave per decenni, e le rivelazioni che ne sono derivate (5/3 ore 18.00).

Il sipario calerà con Lodovico Guenzi, in arte Lodo, storico frontman della della band Lo stato sociale, con “Uno spettacolo divertentissimo che non finisce assolutamente con un suicidio”, scritto insieme al regista Nicola Borghesi. Il lavoro, nato da un’amicizia lunga venticinque anni, fotografa una parabola attraverso la fama a partire dalla biografia dello stesso Guenzi. “La vita generalmente consiste nel sopravvivere lasciandosi dietro macerie – dicono gli autori – e tutto questo è terribile, ma fa anche ridere. La parte che fa ridere è quella non ancora del tutto compromessa con un sistema tarato per appiattire tutto, per rendere tutto omogeneo e inoffensivo. Mentre il successo, che da fuori sembra spensierato e piacevole, da dentro è terribile come tutto il resto, anche se in modo diverso”. L’unica salvezza possibile? Il teatro (4/4 ore 21.00).

Gli eventi extra stagione che arricchiscono la programmazione sono entrambi all’insegna della risata. Il comico e cabarettista Paolo Migone porterà a Viareggio il suo “Diario di un impermeabile”: da nonno a nipote l’epopea di un capo di abbigliamento passato di mano in mano, di vita in vita, con il suo bagaglio di ricordi, memorie e esperienze custodite in tasche, taschine, cerniere, anfratti e sacchetti. Indossando lo stesso impermeabile magicamente le vite di due si mescolano, e ancor più magicamente la voce del nipote darà vita a ricordi che non sono suoi ma è come se lo fossero perché le tasche, taschine, cerniere, anfratti e sacchetti hanno silenziosamente messo in comunicazione due generazioni (17/12 ore 21.00). Infine, con un cast di giovanissimi attori, torna sul palcoscenico “Shakespeare in Facebook”, un inedito intreccio tra le tragedie shakespeariane più celebri: Romeo e Giulietta e Otello. Nella periferia di un’anonima città un gruppo di giovani si ritrova quotidianamente al campetto del quartiere, tra una partita a pallacanestro e l’altra. OJ ed il fedele amico Casio ottengono la loro chance per entrare nel dorato mondo della musica hip hop milanese, scatenando la subdola invidia di Lago, che architetta un meschino piano per distruggere la reputazione del suo rivale… Sotto la lente di ingrandimento le relazioni ai tempi dei social, in una riflessione sul cambiamento radicale che la piattaforma sociale ha apportato nelle nostre vite, con adattamento e regia di Andrea Bruno Savelli.

“Lo Jenco è un simbolo per Viareggio: riaperto dopo mille problemi, ristrutturato negli interni e profondamente rinnovato nell’offerta – spiega Sandra Mei, assessore alle politiche culturali della città – oggi si presenta come uno scrigno di emozioni, vicino ai nostri ragazzi, alle tante associazioni che ne fanno uso e, con le stagioni di prosa, ai cittadini appassionati di teatro. Anche quest’anno abbiamo voluto mettere insieme un cartellone di pregio che valorizza la struttura e amplia l’offerta culturale della città. Ringrazio chi ha lavorato per questo ottimo risultato e invito i cittadini a teatro: il sipario che si alza è ogni volta un sentimento nuovo, un attimo sospeso tra il brusio terreno della platea e la magia della rappresentazione che inizia”. E Andrea Bruno Savelli aggiunge: “Abbiamo puntato su una programmazione che risponda completamente alle attese della città e dei viareggini, e che regali risate, spunti di riflessione e approfondimenti”

Biglietti:
Posto unico numerato 15€ + d.p.
Spettacoli extra stagione 12€ + d.p.
Abbonamento 7 spettacoli 91€
Abbonamento 7+1 extra 99€
Abbonamento 7+2 extra 103€

Apertura biglietteria:
Sabato 12 novembre ore 15-19
Martedì 15 novembre ore 16-20
venerdì 18 novembre ore 16-20
sabato 19 novembre ore 15-19
A seguire la biglietteria sarà aperta nelle giornate di spettacolo da due ore prima dello stesso

Info: Teatro Jenco, via Euro Menini, 51
www.teatrojenco.com
info@teatrojenco.com
+39 347 7352680

PROGRAMMA STAGIONE TEATRALE 2022/2023
TEATRO JENCO, VIAREGGIO

domenica 27 novembre ore 18.00
produzione Commissione di Ravenna Festival – Pierfrancesco Pisani per Infinito Produzioni
in coproduzione con
Ravenna Festival, Fondazione Teatro della Toscana, Teatro Franco Parenti, Teatro Abbado di Ferrara, Teatro Galli di Rimini
PARADISO XXXIII
di e con Elio Germano e Teho Teardo
drammaturgia Elio Germano
drammaturgia sonora Teho Teardo
con Laura Bisceglia (violoncello) e Ambra Chiara Michelangeli (viola)
regia Simone Ferrari & Lulu Helbaek
disegno luci Pasquale Mari
video artists Sergio Pappalettera e Marino Capitanio
scene design Matteo Oioli

Uno spettacolo divulgativo senza che niente sia spiegato.
Dante Alighieri, nel 33esimo canto del Paradiso, si trova nell’impaccio dell’essere umano che prova a descrivere l’immenso, l’indicibile, prova a raccontare l’irraccontabile. Questo scarto rispetto alla “somma meraviglia” sarà messo in scena creando un’esperienza unica, quasi fisica per lo spettatore al cospetto dell’immensità.
Elio Germano e Teho Teardo sono voce e musica per dire la bellezza e avvicinarsi al mistero, l’immenso, l’indicibile ricercato da Dante nei versi del XXXIII canto del Paradiso. Dal suono avvincente ed “etterno” germoglia la musica inaudita e imprevedibile del compositore d’avanguardia e scaturisce la regia visionaria e impalpabile di Simone Ferrari e Lulu Helbaek, poeti dello sguardo, capaci di muoversi tra cerimonie olimpiche, teatro e show portando sempre con loro una stilla di magia del Cirque du Soleil.
Grazie alla loro esperienza crossmediale, accadrà qualcosa di magico e meraviglioso di inspiegabile, trascendendo qualsiasi concetto di teatro, concerto o rappresentazione dantesca attraverso una contaminazione di linguaggi tecnologici e teatrali.

venerdì 6 gennaio ore 18.00
produzione Mente Comica
A SPASSO CON DAISY
di Alfred Uhry
adattamento Mario Scaletta
con Milena Vukotic, Salvatore Marino, Maximilian Nisi
regia Guglielmo Ferro

“A spasso con Daisy” è ora un delizioso spettacolo teatrale. la bravissima Milena Vukotic dà vita all’anziana Daisy in una storia delicata e divertente capace di raccontare con umorismo un tema complesso come quello del razzismo nell’America del dopoguerra. Scritta da Alfred Uhry, ha vinto il Premio Pulitzer per la Drammaturgia nel 1988. L’anno successivo l’adattamento cinematografico con Morgan Freeman e Jessica Tandy si è poi aggiudicato quattro Oscar e molti altri premi. Daisy, anziana maestra in pensione, è una ricca signora ebrea che vuole apparire povera; una donna dal piglio forte: ironica, diretta, scontrosa, capricciosa, avara. È vitale e indipendente nonostante l’età ed è assolutamente maldisposta verso la decisione presa dal figlio Boolie (nel tentativo di arginare la rischiosa smania d’indipendenza della madre) di assumerle un autista. Daisy non vuole in casa qualcuno che tocchi le sue cose, che la privi del gusto di guidare, che la faccia vedere in giro accompagnata da uno chauffeur come fosse una donna ricca. Per fortuna Hoke, l’autista di colore affezionato e analfabeta, è paziente e capace di sopportare tutte le stranezze della vecchia signora e di rimanere dignitosamente in disparte. Poi, giorno dopo giorno, la diffidenza iniziale lascia il posto a un rapporto fatto di battibecchi e battute pungenti che cela in realtà un affetto profondo. In fondo “A spasso con Daisy” non è che questo: la storia di un’amicizia profonda nata nonostante i pregiudizi e le classi sociali. Emozionarsi non è stato mai così divertente.

Sabato 21 gennaio ore 21.00
produzione Fondazione Accademia dei Perseveranti
LA BEFFA DEL GRASSO LEGNAIUOLO
riduzione di Angelo Savelli da testi quattrocenteschi
cast in via di definizione
regia di Andrea Bruno Savelli
elementi scenici di Gianni Calosi

Alle riunioni di una brillante Brigata di fiorentini intervengono il celebre architetto Filippo Brunelleschi e l’ebanista Manetto detto il grasso; poiché quest’ultimo non si presenta ad una cena, gli altri membri della brigata, offesi dall’essere trascurati da Manetto, che oltretutto è di condizione più bassa di tutti gli altri amici, agli ordini del Brunelleschi ordiscono una complicatissima beffa. Si farà credere a Manetto di essere un’altra persona, un certo Matteo Mannini, fannullone che vive alle spalle dei parenti. Con la complicità di un gran numero di persone, la beffa riesce al punto di far dubitare alla vittima della propria stessa identità. Alla fine della vicenda per evitare il ridicolo il povero legnaiuolo è costretto a trasferirsi in Ungheria dove peraltro farà fortuna.
Quello che ne risulta non è solo uno spettacolo divertente, dinamico e popolare, ma anche un curioso spaccato della vita fiorentina dei primi anni ruggenti del Rinascimento in cui nobili, artigiani ed artisti condividevano senza frontiere le stesse passioni, lo stesso gusto per la vita e per l’arte e mettevano le basi per la costruzione di quel l’inconfondibile “carattere fiorentino” fatto di intelligenza, gusto, cinismo ed ironia che ancora oggi caratterizza i più veraci rappresentanti di questa inimitabile città.

sabato 18 marzo ore 21.00
produzione Diverto
LEZIONI DI MARKETING ROMAGNOLO
di e con Paolo Cevoli

Paolo Cevoli, un imprenditore con l’hobby del cabaret, racconta la sua esperienza di manager della ristorazione. Uno spettacolo comico in cui affronta, con la sua innata simpatia, il suo passato e presente da imprenditore: dalle origini della Pensione Cinzia di Riccione gestita dalla famiglia fino ai giorni nostri. Fa da sfondo una terra, quella di Romagna, che ha nell’ospitalità, nella laboriosità e nel buon umore il segreto del suo successo. Azienda, marketing e Customer Relationship Management rivisti con un concetto tutto romagnolo in un monologo teatrale tutto da ridere ma anche con un contenuto “serio” e formativo.

Sabato 25 marzo ore 21.00
produzione Fondazione Accademia dei Perseveranti
LA PROVA CONTRARIA
Di Olivier Chiacchiari
Traduzione di Daniel Bilenko
Regia Andrea Bruno Savelli
Scene Michele Ricciarini
Con Fiona May, Manola Nifosì, Sergio Aguirre, Luigi Monticelli e Andrea Bruno Savelli
Produzione Fondazione Accademia dei Perseveranti

La prova contraria è uno di quei testi in cui ti imbatti poche volte, una sorta di Tetris filosofico-esistenziale in cui, muovendo l’ordine dei personaggi, il risultato muta sempre, mettendo a nudo tante delle tematiche irrisolte della società contemporanea. E questo lo fa garantendo per tutta la durata dello spettacolo una suspense degna di un thriller, senza che si metta in moto un’azione violenta, d’altra parte la violenza è insita nell’uomo e metterla nudo è una necessità.

Domenica 5 marzo ore 18
produzione di LST-Teatro in coproduzione con Tékhné con il sostegno di Zaches Teatro e Teatro Fonderia Leopolda di Follonica
SECRET LIFE vita segreta degli umani
di David Byrne
con Clara Galante, Gianni Poliziani, Francesco Pompilio, Alessandro Waldergan, Enrica Zampetti e con l’amichevole partecipazione in voce di Sebastiano Somma, Massimo Salvianti, Alberto Severi, Benedetta Margheriti ed Eugenio Allegri
regia Manfredi Rutelli
scene e costumi Domenico Franchi
disegno luci Alessandro Martini
musiche originali e paesaggio sonoro Paolo Scatena
traduzione Gioia Battista e Alessandro Waldergan videomaker Andrea Cocchi / BallardianVideo performer video Gianluca Gabriele, Benedetta Rustici
progetto realizzato con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze in accordo con Arcadia & Ricono LTD per gentile concessione di Julia Tyrrell Management LTD

“Secret life of humans” è un testo teatrale del 2018 dell’inglese David Byrne, fino ad oggi mai tradotto né rappresentato in Italia, in cui emergono alcuni interrogativi fondamentali: cosa significa essere umani? E dove, questo essere umani, ci sta conducendo? Abbiamo intrapreso la migliore ed unica strada per l’ascesa dell’uomo, o quella percorsa è solo una delle strade possibili e forse neanche la migliore? La nostra è realmente un’evoluzione o ignari e inconsapevoli stiamo distruggendo noi ed il resto del pianeta? E cosa possiamo usare, del nostro onnipresente passato, per aiutarci ad affrontare le preoccupazioni e le sfide del presente e del futuro? ll nucleo della storia è un fatto vero, realmente accaduto: in una stanza che lo scienziato, matematico, filosofo e letterato inglese Jacob “Bruno” Bronowski aveva chiusa a chiave, con tanto di allarme, sono stati scoperti documenti segreti, tenuti nascosti per decenni. Ne “La vita segreta degli umani” è raccontata quella scoperta e le rivelazioni che ne sono derivate. Una delle maggiori fonti d’ispirazione rintracciabili nel testo è “The Ascent of Man”, la popolare serie di documentari che Jacob Bronowski negli anni Settanta ideò e condusse per la BBC, ed il relativo libro, immancabile sui tavolini dei caffè negli anni ’70 e ’80.

Martedì 4 aprile ore 21.00
Argot Produzioni – Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito Produzioni
presentano
UNO SPETTACOLO DIVERTENTISSIMO CHE NON FINISCE ASSOLUTAMENTE CON UN SUICIDIO
di Nicola Borghesi e Lodo Guenzi
consulenza drammaturgica Daniele Parisi e Gioia Salvatori
regia Nicola Borghesi

Uno spettacolo che nasce da un’amicizia lunga venticinque anni su trentacinque, quella tra Lodo Guenzi e il regista Nicola Borghesi.
Partendo da nessuna idea precisa né un piano, i due hanno lavorato sull’autobiografia di una persona abbastanza famosa, Lodo, il che la rende da una parte potenziale oggetto di interesse per un numero maggiore di persone, dall’altra aumenta la diffidenza per il genere, dall’altra ancora permette di vedere dall’interno posti, come Sanremo o X-Factor, che di solito si vedono nella loro versione confezionata per il pubblico. Dall’unione di questi tre dubbi nasce “Uno spettacolo divertentissimo che non finisce assolutamente con un suicidio”.
Il percorso di una persona attraverso la fama, parola quanto mai controversa, può diventare una parabola nella quale più persone possono riconoscersi: la vita delle persone, generalmente, consiste nel sopravvivere lasciandosi dietro macerie. Tutto questo è terribile, ma fa anche ridere. La parte che fa ridere è quella non ancora del tutto compromessa con un sistema tarato per appiattire tutto, per rendere tutto omogeneo e inoffensivo. Mentre il successo, che da fuori sembra spensierato e piacevole, da dentro è terribile come tutto il resto, anche se in modo diverso.
E poi, infine, c’è il teatro. Quello spazio e quel tempo in cui tutto quello che generalmente nel mondo dello spettacolo deve essere compresso e semplificato, può trovare spazio. Quel luogo in cui non si va solo avanti, ma si sta anche volentieri fermi o addirittura, si torna indietro a cercare qualcosa di prezioso che abbiamo smarrito. Quella cosa per cui, alla fine, di vivere, ne vale la pena.

Spettacoli extra stagione

Sabato 17 dicembre ore 21
produzione Charlotte spettacoli
DIARIO DI UN IMPERMEABILE
di e con Paolo Migone

…in realtà questo è il diario non di uno, ma di due impermeabili… e per essere davvero precisi bisognerebbe dire che il diario non è esattamente degli impermeabili ma del nonno che ha scelto di abitarli per tanti anni fino a che ha deciso che era tempo che cambiassero inquilino!
Il nuovo inquilino sono io. Sì, perché come me, il mio nonno era un gran disordinato… smemorato e confusionario e per non perdere traccia della sua intensa vita, ad un certo punto ha deciso che loro (gli Impermeabili) avrebbero dovuto custodire la sua memoria nei mille nascondigli che aveva fatto aggiungere alla mia nonna… tasche, taschine, cerniere, anfratti e sacchetti. Ma non aveva calcolato l’aggiunta di caos che avrei portato e le tasche, taschine, cerniere, anfratti e sacchetti si sono riempiti anche delle mie memorie… Magicamente le nostre vite si sono mescolate e ancora più magicamente la mia voce darà vita a ricordi che non sono miei ma è come se lo fossero perché le tasche, taschine, cerniere, anfratti e sacchetti hanno silenziosamente messo in comunicazione due generazioni.

Sabato 15 aprile ore 21
produzione Fondazione Accademia dei Perseveranti
SHAKESPEARE IN FACEBOOK
Ispirato a Romeo e Giulietta e Otello di William Shakespeare
adattamento e regia di Andrea Bruno Savelli
Scene Michele Ricciarini
Produzione Teatrodante Carlo Monni
Con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze

Un dramma moderno, un inedito intreccio tra le tragedie Shakespeariane più celebri: Romeo e Giulietta e Otello. Nella periferia di un’anonima città un gruppo di giovani si ritrova quotidianamente al campetto del quartiere, tra una partita a pallacanestro e l’altra, OJ ed il fedele amico Casio ottengono la loro chance per entrare nel dorato mondo della musica hip hop milanese, scatenando la subdola invidia di Lago, che architetta un meschino piano per distruggere la reputazione del suo rivale. Sotto la lente di ingrandimento le relazioni ai tempi di Facebook, da come questo permette di esaltare i nostri lati migliori, insabbiando la nostra vera natura, soggiogando la mente dei nostri “amici”, a come invece può permetterci di mostrare gli aspetti più nascosti della nostra essenza, quelli che per pudore teniamo segreti. Un’indagine sul cambiamento radicale che la piattaforma sociale ha apportato nelle nostre vite.

Biglietti:
Posto unico numerato 15€ + d.p.
Spettacoli extra stagione 12€ + d.p.
Abbonamento 7 spettacoli 91€
Abbonamento 7+1 extra 99€
Abbonamento 7+2 extra 103€

Apertura biglietteria:
Sabato 12 novembre ore 15-19
Martedì 15 novembre ore 16-20
venerdì 18 novembre ore 16-20
sabato 19 novembre ore 15-19
A seguire la biglietteria sarà aperta nelle giornate di spettacolo da due ore prima dello stesso

Info: Teatro Jenco, via Euro Menini, 51
www.teatrojenco.com
info@teatrojenco.com
+39 347 7352680