Teatro Firenze

da venerdì 6 Dicembre 2013 a sabato 7 Dicembre 2013

“L’invenzione della solitudine” di Paul Auster in scena al Teatro Puccini. Sul palco il bravissimo Giuseppe Battiston

 

Venerdì 6 e sabato 7 dicembre alle 21 al Teatro Puccini di Firenze arriva Giuseppe Battiston ne “L’invenzione della solitudine” di Paul Auster. Drammaturgia e regia Giorgio Gallione, scene e costumi Guido Fiorato.

 

“un giorno c’è la vita…poi, d’improvviso , capita la morte”.

 

Qualche settimana dopo l’inattesa morte del padre, Auster si ritrova nella grande casa di un genitore quasi estraneo, che ha abbandonato da anni la famiglia per ritirarsi in una solitudine caparbiamente distaccata dal mondo e dagli affetti. Così, riscoprendo un padre semisconosciuto e assente attraverso tracce labili, oggetti e carte, il protagonista riscopre i frammenti di una esistenza estranea, che è in parte anche la propria, ripercorrendo la vita di un uomo che si è nascosto dal mondo. Una ricerca del padre scomparso che lo costringe a fare i conti con una perdita, una mancanza che lo strazia come persona e come figlio. Ma “la musica del caso” vuole che lo stesso Auster, proprio in quei giorni, stia per abbandonare la moglie e, ineluttabilmente, anche l’amatissimo figlio. In un mosaico di immagini, riflessioni, coincidenze e associazioni, il destino costringe così Auster a radiografare un’esistenza e a riflettere sulla difficoltà di essere insieme padre e figlio e su come il caso impercettibilmente governi le nostre vite.

 

“Ricordo che a 5 anni mi ero dato un nuovo nome, John, perché tutti i cowboy si chiamavano John, e ogni volta che mia madre mi chiamava usando il nome vero io rifiutavo di rispondere. Ricordo che mi sarebbe piaciuto essere uno scoiattolo, perché volevo essere leggero e capace di balzare di albero in albero come volando. Ricordo che il mio colore preferito era il verde, e che ero certo che il mio orsetto avesse nelle vene sangue verde.

E poi ricordo mio padre, come si protendeva sulla tavola per mangiare, con le spalle rigide, in un atto che gli serviva solo per alimentarsi, senza mai gustare il cibo”

 

Paul Benjamin Auster (Newark, 1947) è uno scrittore, saggista, poeta, sceneggiatore e registastatunitense. Nato da famiglia ebrea di origini polacche, cresce nei sobborghi di Newark e durante l’adolescenza inizia a scrivere le prime poesie. Il suo ultimo anno di liceo è anche quello in cui la famiglia si smembra. Non partecipa alla consegna dei diplomi e per due anni e mezzo vive a Parigi, in Italia, in Spagna ed in Irlanda, in cui si reca per “ragioni che c’entravano unicamente con James Joyce”.

La sua carriera di scrittore di romanzi inizia nel 1979 con L’invenzione della solitudine (romanzo autobiografico generato dalla morte del padre e incentrato sul rapporto problematico che ha sempre vissuto con lui ), ma è solo nel 1985 che arriva la consacrazione a livello internazionale con la Trilogia di New York, composta da Città di vetro, Fantasmi e La Stanza Chiusa. Da questo momento Paul Auster diviene uno scrittore di culto e dalle poliedriche attività: scrive per il cinema (Smoke e Blue in the face) e diviene regista (Lulu on the Bridge).

 

Giuseppe Battiston (Udine 1968)

Inizia la sua carriera sul palcoscenico, luogo grazie al quale riesce a ottenere nel 1986 il premio Ubu come miglior attore non protagonista per la rappresentazione teatrale “Petito Strenge”. Ed è proprio a teatro che viene notato – subito dopo il suo debutto sul grande schermo in Italia – Germania 4-3 (1990) – da Silvio Soldini che lo inserirà in molte delle sue pellicole: Un’anima divisa in due (1993), Le acrobate (1997), il bellissimo Pane e tulipani (2000) – Agata e la tempesta (2004), Giorni e nuvole (2007) e Cosa voglio di più (2010), all’interno del quale interpreta il ruolo di un marito tradito. Nel 2012 torna ancora una volta a un ruolo particolare nella commedia di Soldini Il comandante e la cicogna. Vincitore di due David di Donatello come miglior attore non protagonista per Pane e tulipani (2000) e Non pensarci (2007), viene nominato per lo stesso premio anche per Agata e la tempesta (2004) e Giorni e nuvole (2007). A teatro, che non ha mai abbandonato nonostante il successo cinematografico, recentemente è stato protagonista di Orson Wells’ Roast, Diciottomila giorni. Il pitone di Andrea Bajani con Gianmaria Testa, nelle ultime due stagioni è stato in tournèe con lo spettacolo Macbeth prodotto dal Teatro Stabile di Torino.

 

I settore € 25,00

II settore € 20,00

(diritti di prevendita esclusi)

 

Prevendite presso la cassa del Teatro Puccini (aperta venerdì e sabato dalle 15.30 alle 19.00) e il circuito regionale Box Office.

 

Acquisto on line su http://www.boxol.it

 

 

Teatro Puccini

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50144 Firenze

Tel. 055.36 20 67 – 055.21 08 04

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Fonte: Teatro Puccini

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