Spettacoli Firenze
da sabato 7 Febbraio 2015 a lunedì 9 Febbraio 2015
Maria Perrotta, Quartetto Takács e Maurizio Pollini per il fine settimana lungo degli Amici della Musica
Ha conosciuto un momento di straordinaria popolarità quando ha suonato in pubblico le Variazioni Goldberg di Bach a pochissimi giorni dal parto, interpretazione che è poi approdata ad un cd registrato dal vivo. Di Bach è considerata una delle maggiori interpreti, e ora la pianista Maria Perrotta fa il suo debutto nelle stagioni degli Amici della Musica presentando proprio le Variazioni Goldberg, supremo capolavoro di fantasia e scienza, nell’appuntamento di Sabato 7 Febbraio (ore 16), al Teatro della Pergola. Originaria di Cosenza ma cittadina di Parigi, diplomata a Milano con Edda Ponti, perfezionatasi all’Accademia Pianistica di Imola con Franco Scala e a quella di Santa Cecilia di Roma con Sergio Perticaroli, Maria Perrotta ha al suo attivo la vittoria in molti concorsi internazionali, fra i quali il prestigioso Concorso Internazionale Shura Cherkassky (2008). Nel 2004 si è imposta al Concorso J.S. Bach di Saarbrücken, in Germania, che l’ha imposta sulla scena pianistica internazionale. “Il suono è sgranato, la tecnica è clavicembalistica, il disegno formale è nitido: se continua così, Maria Perrotta, sembra destinata a diventare la Rosalyn Tureck italiana”, ha scritto di lei Enrico Girardi sul “Corriere della Sera”. Fra gli interpreti di Bach oggi, Maria Perrotta ha confessato di amare in particolare Murray Perahia ed Angela Hewitt, ma a far scoccare la scintilla, soprattutto per le Goldberg, è stata la leggendaria registrazione di Glenn Gould.
Domenica 8 Febbraio, al Saloncino del Teatro della Pergola (ore 21), il ciclo Il mondo del Quartetto arricchisce la sua galleria di formazioni cameristiche prestigiose con il Quartetto Takács, quattro archi ungheresi di storica e consolidata fama. La tecnica, l’intensità e la superba naturalezza maturate dal Quartetto Takács in ben quaranta anni di gloriosa carriera potranno essere apprezzate in un programma di classici capolavori: di Schubert il Quartettsatz (‘tempo di quartetto’) D 703, frammento dal piglio drammaticissimo, e il Quartetto D 804, noto come “Rosamunde” per l’uso di un soave tema già impiegato da Schubert nelle omonime musiche di scena; di Beethoven, il Quartetto op.59 n.1, opera della maturità, il primo dei tre commissionati al musicista dal conte Razumowsky, ambasciatore russo a Vienna e buon violinista. Fondato nel 1975 a Budapest, il Quartetto Takács ha ricevuto la sua consacrazione definitiva con la vittoria del primo premio al Concorso Internazionale per Quartetti d’archi di Evian (1977). In questa stagione, il Quartetto Takács collaborerà anche con l’attrice Meryl Streep per un programma basato sul romanzo Everyman di Philip Roth.
È Maurizio Pollini ad inaugurare, Lunedì 9 Febbraio (ore 20.30) all’Opera di Firenze, I Grandi Interpreti, ciclo che riunisce alcuni dei maggiori e più noti pianisti di livello internazionale e che nasce dalla collaborazione fra gli Amici della Musica di Firenze e il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Pollini torna a Firenze dopo quasi otto anni dalla sua ultima apparizione (il concerto è già sold out), presentando un programma che avvicina Beethoven e Chopin, due fra gli autori prediletti: di Beethoven una coppia di Sonate, l’op.31 n.2, nota come “La tempesta” per gli accenti tormentati che la percorrono, e l’op.57, la celebre “Appassionata”, nella quale diversi studiosi hanno voluto ritrovare l’eco dell’infelice vicenda sentimentale che legò il compositore alla misteriosa fanciulla da lui chiamata “immortale amata”; di Chopin, un nutrito gruppo di composizioni (le Mazurche op.63, due Valzer dall’op.64, la Polacca-Fantasia op.61) nate intorno al 1846, periodo segnato dal rapido deteriorarsi del turbolento rapporto fra Chopin e l’affascinante, spregiudicata scrittrice George Sand. A quella vicenda si ricollega anche lo Scherzo n.3 op.39 posto a conclusione del programma, brano visionario del 1838 che pare sia stato suggerito a Chopin dalla visita alla Certosa e alle chiese abbandonate di Valldemossa, nelle isole Baleari, dove si era ritirato assieme alla Sand. Un programma che va di pari passo con gli impegni discografici di Pollini: proprio di recente, il maestro ha portato a termine, dopo quaranta anni, la registrazione integrale delle Sonate di Beethoven. Di lunga data è poi la sua frequentazione nei calendari degli Amici della Musica: correva l’anno 1958 quando il sedicenne Pollini, da poco impostosi al Concorso di Ginevra, fece il suo debutto per la storica associazione fiorentina; solo qualche anno dopo, si sarebbe rivelato sbalorditivo vincitore al rinomato Concorso Chopin di Varsavia, avviandosi verso quella strepitosa carriera che ne ha fatto uno dei più grandi interpreti del pianoforte di oggi, acclamatissimo protagonista di concerti e registrazioni anche a fianco di direttori come Abbado, Boulez, Celibidache, Chailly, Karajan, Mehta, Muti e Thielemann.
Biglietti
Sabato: euro 14-25 (interi), 12-21 (ridotti)
Domenica: euro 16-25 (interi), 14-21 (ridotti)
Info: Biglietteria Teatro della Pergola, 0550763333
Fonte: Amici della Musica di FirenzeEventi simili
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