Cultura Lastra a Signa
sabato 29 Marzo 2014
“Alice la guardia e l’asino bianco”, presentazione del libro a Bibliomedia
Nel quadro delle iniziative in programma per “Marzo è donna”, sabato 29 marzo alle 11, alla Biblioteca comunale, organizzata dagli Assessorati a Stato sociale e a Cultura, presentazione del volume “Alice la guardia e l’asino bianco”, curato da Monica Sarsini che, per il progetto “Scrivere in carcere”, da cinque anni tiene come volontaria un corso di scrittura creativa nella sezione femminile del carcere di Sollicciano. Con i saluti dell’Assessore a Pari opportunità Angela Bagni e l’introduzione dell’Assessore alla Cultura Marco Capaccioli, presenta il progetto il Provveditore alle carceri toscane Carmelo Cantone.
“Questo nuovo appuntamento di “Biblioletture”> sostiene l’Assessore Capaccioli <si inserisce nel solco delle proposte culturali rivolte direttamente ai detenuti e segue la rassegna di “Teatro in Carcere”, realizzata due anni fa da Teatro delle Arti e Assessorato alla Cultura e quella dello scorso anno di una sezione speciale, riservata ai carcerati, del concorso letterario “Arno fiume di pensiero”. L’idea generale è quella di “dare voce al silenzio”, che spesso circonda uomini e donne in carcere, i quali, pur avendo sbagliato, non per questo devono essere emarginati. A tutti loro dobbiamo dare una possibilità di riscatto e riabilitazione”.
Alla presentazione di sabato prossimo alla Biblioteca comunale saranno presenti, insieme a Monica Sarsini, le stesse scrittrici detenute, le quali non sono nuove a tale esperienza. Le presentazioni della loro precedente fatica letteraria, in varie città italiane, dichiara Monica Sarsini <hanno dato loro la possibilità di uscire dal carcere per presentare in pubblico il loro lavoro e potersi rendere conto di persona dell’emozione che il libro ha suscitato e del dibattito che ne è seguito. Le lezioni del progetto “Scrivere in carcere”> prosegue la scrittrice “sono strutturate come laboratorio di lettura e scrittura, con un continuo coinvolgimento delle partecipanti. Il corso ha interessato finora circa quaranta detenute, tra le quali diverse donne di altri paesi. Questo nostro scrivere in carcere ha prodotto effetti positivi sul piano personale e sul piano relazionale. Il lavoro svolto ha permesso momenti di riflessione e rilettura del proprio vissuto, creando condizioni per un percorso di recupero personale e psicologico”.
Fonte: Comune Lastra a SignaEventi simili
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