Cultura Vaiano

da sabato 6 Ottobre 2018 a sabato 13 Ottobre 2018

Vaiano: al via i festeggiamenti per il Museo della Badia

Badia di Vaiano festeggia 25 anni

Sono iniziati i festeggiamenti a Vaiano per il 25° anniversario del Museo della Badia. Le iniziative dedicate alla ricorrenza hanno preso il via lo scorso 22 settembre con la cerimonia di celebrazione a cui hanno preso parte Adriano Rigoli coordinatore del Museo della Badia di Vaiano e presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria, Marco Capaccioli vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria, Primo Bosi sindaco di Vaiano, Eugenio
Giani presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Paolo Tiezzi Maestri presidente dell’Istituto per la Valorizzazione delle Abbazie Storiche della Toscana, don Marco Locati parroco di Vaiano.

«Era il 18 settembre del 1993 quando, in occasione del V centenario della nascita dello scrittore Agnolo Firenzuola si tenne il taglio del nastro della sede museale – ha detto Adriano Rigoli, coordinatore del Museo della Badia di Vaiano -. All’inizio eravamo in pochi a crederci in questo museo ma avevamo tanta passione e tanto entusiasmo con cui continuiamo a lavorare anche oggi nell’ottica di ampliarlo. Il Museo della Badia fa anche parte della rete dell’Associazione nazionale Case della Memoria, realtà che comprende dimore storiche di personaggi illustri, un vero e proprio excursus che va da Dante a Pavarotti. Mi auguro che quella odierna diventi una tappa di un cammino più lungo, utile a impostare il lavoro da fare in futuro».

«Mi fa piacere essere qui oggi perché credo che il cuore di Vaiano sia proprio in questa Badia – ha spiegato Eugenio Giani presidente del Consiglio Regionale della Toscana -. In passato c’erano le famiglie comitali e le abbazie che fornivano assistenza al territorio ed erano i punti di riferimento della città. La Badia di Vaiano ricopriva anche un ruolo spirituale per la città, oltre che civile. Costruire un museo civico in questo luogo è stata un’intuizione vincente, avuta venticinque anni fa. È lodevole vedere poi come oggi venga tenuto e curato al meglio. Noi tutti, inclusa la regione Toscana, ci siamo e lavoreremo per far crescere la Badia. Ed è proprio questo il ruolo che deve avere la Regione: aiutare i Comuni a valorizzare la loro immagine come storia, attualità e prospettiva».

«Questo è un giorno importante per il Museo della Badia ma anche per i cittadini di Vaiano. Il Museo della Badia rappresenta una ricchezza inestimabile che ci ricorda le nostre radici e la nostra storia – ha commentato Primo Bosi sindaco di Vaiano -. A partire dalla gualchiera, qui presente, un macchinario di epoca
preindustriale usato nella manifattura laniera. La nostra Badia è un piccolo gioiello, probabilmente poco conosciuto fuori dalla provincia di Prato e noi puntiamo a rilanciarlo oltre i confini territoriali. In questa ottica, speriamo di riportare a Vaiano quanto prima i reperti bloccati alla Soprintendenza».

«Il Museo della Badia di Vaiano è espressione di una comunità, voluto e tenuto in vita da soggetti diversi, lontano dalle grandi mete turistiche. E anche per questo i venticinque anni che festeggiamo oggi non sono pochi – ha detto Marco Capaccioli vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria -. La Badia fa parte di quello che Antonio Paolucci ci ha insegnato a considerare come un “museo diffuso”, quello  cioè che “esce dalla città, dai suoi confini, si moltiplica, occupa ogni angolo, sta all’ombra di ogni campanile”. Per questo motivo, il Museo della Badia dovrebbe avere un sostegno maggiore, non solo economico, quanto
di attenzione strategica. È stato inoltre la casa di Agnolo Firenzuola e fa parte della rete delle settanta Case Memoria. La nostra associazione è emblema di una straordinaria diversità culturale, distribuita per lo più nella provincia, sinonimo di ricchezza e valore aggiunto per tutto il patrimonio nazionale».

«Mi ha colpito trovare immediatamente in questo luogo incantevole un’atmosfera di amicizia – ha spigato Paolo Tiezzi Maestri presidente dell’Istituto per la Valorizzazione delle Abbazie Storiche della Toscana e assessore alla Cultura del Comune di Torrita di Siena -. Qui c’è la Val di Bisenzio e dato che io vengo
dalla Valdichiana auspico che si possa stabilire presto un ponte non solo culturale tra queste due valli».

Le celebrazioni proseguiranno anche il 6 e 13 ottobre con visite guidate al museo Archeologico di Artimino e al museo Soffici di Poggio a Caiano, la presentazione del libro “Misteri e manicaretti nel territorio pratese” e la Cena nella Tinaia della Villa del Mulinaccio per raccogliere fondi a favore dei restauri del Museo della Badia di Vaiano.

Le iniziative per sabato 6 e 13 ottobre

Sabato 6 ottobre, appuntamento con le visite guidate in autobus a due musei della rete pratese, il Museo Archeologico di Artimino “Francesco Nicosia” (Carmignano) e il Museo Comunale Ardengo Soffici e del ‘900 italiano a Poggio a Caiano. La partenza è prevista alle ore 14 da via dell’Argine a Vaiano (vicino al supermercato Coop), con rientro in serata. Gli spostamenti saranno effettuati su un autobus riservato e gratuito messo a disposizione dalla rete museale pratese “Ti porto al Museo”. La quota di partecipazione è di 15 euro e include la visita guidata e il biglietto d’ingresso ai due musei.
Prenotazione obbligatoria al 328.7550630.

Sabato 13 ottobre (ore 17) nella Sala dell’antica Gualchiera della Badia di Vaiano si terrà la presentazione del volume: “Misteri e manicaretti nel territorio pratese” a cura di Luca Martinelli (AA.VV.) Il volume fa parte della collana “Brividi a cena” delle Edizioni del Loggione, Modena 2018. Saranno presenti: Primo Bosi sindaco del Comune di Vaiano, Cristina Orlandi scrittrice, Francesca Panzacchi scrittrice e curatrice editoriale, Luca Martinelli responsabile dell’Ufficio Stampa del Comune di Prato. Modera Adriano Rigoli.
Alle 20 appuntamento con la Cena nella Tinaia della Villa del Mulinaccio, Casa della Memoria del navigatore e scrittore Filippo Sassetti, con le ricette del libro “Misteri e manicaretti nel territorio pratese”. A fare da colonna sonora, la musica jazz e swing di Giorgio Rossini Quartet (Alessandro Berti contrabbasso, Pierluigi Barili pianoforte, Vittorio Conti batteria, Giorgio Rossini chitarra e voce). La cena, a cura dello staff di Mauro Ravalli con il supporto della Casa del Popolo di Vaiano, prevede un contributo di partecipazione di 30 euro: il ricavato sarà completamente devoluto ai restauri del Museo
della Badia di Vaiano. Prenotazione obbligatoria al 328.7550630.

Associazione Nazionale Case della Memoria
L’Associazione Nazionale Case della Memoria mette in rete 70 case museo in 12 regioni italiane (Piemonte, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Basilicata, Puglia, Sicilia e Sardegna) che hanno deciso di lavorare insieme a progetti comuni e per promuovere questa forma museale in maniera più incisiva anche in Italia. Abitazioni legate a tanti personaggi della cultura italiana: Dante Alighieri, Giotto, Giovanni Boccaccio, Francesco Datini, Leonardo da Vinci, Niccolò Machiavelli, Francesco Cavassa e Emanuele Tapparelli d’Azeglio, Agnolo Firenzuola, Pontormo,Benvenuto Cellini, Filippo Sassetti, Lorenzo Bartolini, Silvio Pellico, John Keats e Percy Bysshe Shelley, Francesco Guerrazzi, Giuseppe Verdi, Elizabeth Barrett e Robert Browning, Pellegrino Artusi, Corrado Arezzo de Spucches e Gaetan Combes de Lestrade, Giosuè Carducci, Sidney Sonnino, Giovanni Pascoli, Giacomo Puccini, Ferruccio Busoni,
Maria Montessori, Enrico Caruso, Giorgio e Isa de Chirico, Antonio Gramsci, Raffaele Bendandi, Piero Bargellini, Enzo Ferrari, Primo Conti, Leonetto Tintori e Elena Berruti, Indro Montanelli, Italo Zetti, Ivan Bruschi, Ilario Fioravanti, Goffredo Parise, Barbara Marini Clarelli e Francesco Santi, Loris Jacopo Bononi, Giorgio Morandi, Sigfrido Bartolini, Venturino Venturi, Luciano Pavarotti, Robert Hawthorn Kitson con Frank William Brangwyn e Daphne Phelps, Elémire
Zolla, Toti Scialoja e Gabriella Drudi, Gabriele D’Annunzio (il Vittoriale degli Italiani), Papa Clemente XII, Giacinto Scelsi e Giulio Turci, Filadelfo e Nera Simi, Secondo Casadei, Carlo Levi, Domenico Aiello e Michele Tedesco, Marino Moretti, Augusto e Anna Maria Radicati, Mauro Giuliani, Carlo Mattioli, Michelangelo Buonarroti, Sofia ed Emanuele Cacherano, Michele De Napoli e con il Cimitero di Porta a Pinti (cosiddetto Cimitero degli Inglesi) e il Cimitero degli Allori a Firenze.

L’Associazione Nazionale Case della Memoria è in Italia l’unica rete museale di case museo di personaggi illustri a livello
nazionale e partecipa alla Conferenza Permanente delle Associazioni Museali Italiane di ICOM Italia.

Informazioni:
www.casedellamemoria.it

Fonte: Ufficio Stampa

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