Cultura Firenze

venerdì 5 Aprile 2019

Principali appuntamenti di venerdì 5 aprile al Cinema La Compagnia per la rassegna Middle East Now

Prosegue a Firenze la decima edizione del festival MIDDLE EAST NOW, che venerdì 5 aprile propone un ampio programma di proiezioni, incontri, vernissage e musica.

FOCUS: FAIRY TALES FROM THE GULF riunisce una selezione di film in anteprima europea, scelti da Laura Aimone, in cui registi provenienti da Qatar e Kuwait si confrontano con le fiabe, non solo storie della cultura araba, ma anche favole occidentali viste attraverso gli occhi del Medio Oriente. Il focus si terrà dalle 15.45 al Cinema La Compagnia: Al-Johara (2016) di Nora Al Subai, una cenerentola moderna, resa serva dalla sua famiglia allargata, riceve l’invito a un matrimonio, a cui potrebbe riuscire a partecipare grazie all’aiuto di una vicina di casa eccentrica, per sentirsi almeno per un giorno come la sue bellissime sorelle; Wonderland, a True Story (2011) di Dana Al Mojil, adattamento dei romanzi “Alice nel Paese delle Meraviglie” e “Attraverso lo Specchio” di Lewis Carroll, per una metafora ironica tra la situazione sociale e politica del moderno Kuwait e quella del Paese delle Meraviglie; Muneera (2014) di Oscar Boyson, tratto dal racconto del 1929 dello scrittore kuwaitiano Khalid Al Faraj, storia di una bellissima donna che, temendo di essere sterile dopo il matrimonio, si affida a riti superstiziosi e miracoli per scongiurare la sua disperazione.

Tra gli altri appuntamenti al Cinema La Compagnia: ore 15.30 First Feature (2018) di Bentley Brown che documenta la realizzazione di un lungometraggio da un gruppo prevalentemente femminile, un anno prima della legalizzazione del cinema in Arabia Saudita; ore 17.15 199 Little Heroes- Iraq di Ali Kareem (2018) documentaro che ritrae un bambini iracheno mentre va a scuola; seguito dalla prima mondiale di Made in Palestine (2019) di Mariam Dwedar, sull’unica fabbrica palestinese che produce la tradizionale e iconica kefiah; alle 18.30 l’anteprima italiana alla presenza della regista di Mussolini’s Sister (2018) di Juna Suleiman, che ci fa entrare nella testa di Hiam, un’anziana signora palestinese di 85 anni di Haifa, per scoprire il suo passato, il matrimonio, la famiglia, il fratello facoltoso dal nome altisonante Mussolini e affrontare grandi temi, come il matrimonio combinato, la solitudine, il declino e il razzismo; ore 20.45 Le fils du jouer (2018) l’ultimo cortometraggio da regista di Carlos Chaine, tra i più grandi attori e autori del cinema e del teatro libanesi; a seguire l’anteprima alla presenza del regista di Heaven Without People (2017) di Lucien Bourjeily su una famiglia libanese finalmente riunita per il pranzo di Pasqua, durante il quale un piccolo incidente risveglia le tensioni latenti tra i parenti; chiude le proiezioni della giornata alle 22.30 la prima italiana di You Only Die Twice (2018), documentario avvincente girato come una spy story, vincitore del premio del pubblico all’ultima edizione di Doc Aviv, in cui il regista israeliano Yair Lev si mette alla ricerca dell’uomo che, durante la seconda guerra mondiale, ha rubato l’identità di suo nonno, vivendo con una famiglia di S.S. e diventando presidente di una comunità ebraica con l’inganno.

Al Cinema Stensen: ore 16.30 replica di Humanity on Trial (2019) di Jonas Bruun, storia di Salam, accusato di traffico di esseri umani mentre era in Grecia per salvare i rifugiati siriani; ore 18 The Cow (1969) di Dariush Mehrjui, film scelto da Asghar Farhadi per il suo “carte blanche” sul cinema iraniano di sempre, storia di Mashti Hassan e del suo amore folle per la sua mucca; ore 21 replica di Carnet de Route a Ispahan (2018) della fotografa franco-iraniana Isabelle Eshraghi, che torna nella città natale Esfahan per osservare la vita quotidiana delle persone, in subbuglio dopo le sanzioni applicate da Trump contro l’Iran; ore 21.15 la prima italiana di Finding Farideh (2017) di Azadeh Mousavi e Kourosh Ataee, storia toccante di una donna che, abbandonato da bambina nel Santuario dell’Imam Reza e adottata da una famiglia olandese, dopo 40 anni parte alla ricerca dei suoi genitori naturali e di sé stessa.

Dalia Khamissy UNTIL WE RETURN

Alle 18 inaugurazione alla FSM Gallery – Fondazione Studio Marangoni della mostra “UNTIL WE RETURN” in cui la fotografa Dalia Khamissy ritrae i moltissimi siriani che hanno trovato in Libano rifugio dal feroce conflitto che ha colpito il loro paese e che sperano di tornare presto in patria. Ritratti e momenti di quotidianità svelati con grande intensità artistica: storie di uomini, donne e bambini fuggiti dagli attentati, dalle battaglie, dai rapimenti. Alcuni di loro sono stati gravemente feriti, hanno perso i familiari o le persone amate, altri ancora sono fuggiti perché minacciati o a rischio di essere rapiti. Adesso tentano di costruirsi un’esistenza dignitosa in Libano, dove hanno incontrato condizioni di vita altrettanto difficili ei sognano la fine della guerra e il ritorno in patria, “Until We Return”. Coordinamento del progetto di Alessandra Capodacqua.

ANISSA HELOU, una delle massime autorità in materia di cucina mediorientale, del Mediterraneo e del Nord Africa, alle 19.30 al Cinema La Compagnia presenterà, in conversazione con Silvia Chiarantini, il suo ultimo libro “Feast: Food of the Islamic World” (2018), un ricettario ma anche un trattato gastronomico alla scoperta della cucina islamica, attraverso un viaggio tra i suoi sapori, dalla tradizione fino a oggi. 300 ricette provenienti dalle varie parti del mondo in cui l’Islam si è diffuso, dallo Xinjiang a Zanzibar dal Senegal al Nord Africa, dal Libano alla Turchia, dalla Siria all’Afghanistan.

Alle 20.30 i fondatori del progetto ISHKAR, Craftmanship from countries at war, Flore de Taisne e Edmund Le Brun, racconteranno come è nata la loro associazione benefica che dal 2016 promuove e valorizza oggetti di altissima qualità, intrisi di storia e originalità, realizzati da artigiani in paesi colpiti dalla guerra. Sullo shop online www.ishkar.com vendono splendidi gioielli realizzati con pietre preziose, scialli di cammello a tessitura fine, complementi d’arredo, tappeti e coltelli, per raccogliere fondi per aiutare le vittime della guerra, offrendo un’immagine insolita di paesi devastati da anni di conflitti e creando nuove opportunità economiche. Una selezione degli oggetti si può acquistare al pop up shop – con un allestimento ideato del gruppo di architette di Archivio Personale – presente al Cinema La compagnia fino a domenica 7 aprile.

Middle East Now 2019 Ishkar ph Andrea Paoletti

MIDDLE EAST NOW PARTY dalle 22 al BUH!, il Circolo Culturale Urbano, che propone sul palco Beirut World Beat, progetto che presenta un inedito connubio di suoni e fusioni dal Mediterraneo e dal Medio Oriente, un viaggio tra ritmi incalzanti e incanti sonori che tocca paesi e generi diversi, dal funk all’elettronica, dalle tradizioni popolari fino all’hip hop e al balkanbeat, dall’indie rock alla fusion. Nel corso della serata anche la partecipazione speciale di Saeed Aman, musicista, produttore e dj iraniano basato a Firenze, componente della band Bowland, finalista dell’edizione 2018 di X Factor.

Al Cinema La Compagnia, per tutta la durata del festival: la mostra-installazione “FLAVOURS OF IRAQ” dedicata alla serie di cortometraggi scritti dal reporter iracheno Feurat Alani e animati dal disegnatore Leonard Cohen, per scoprire l’Iraq attraverso i 5 sensi e l’esperienza personale di Alani.
Inoltre, a Le Murate. Progetti Arte Contemporanea fino al 4 maggio 2019 la mostra Mohammad Alfaraj: “THE GLASS BETWEEN US” dedicata al giovane artista saudita, protagonista della quinta edizione della residenza d’artista “Middle East Now x Crossway Foundation Residency” che esplora il concetto di barriera tra apparenza e realtà: un invito a guardare il mondo che ci circonda con gli occhi di un bambino, con la meraviglia e lo stupore di chi osserva le cose per la prima volta.

MIDDLE EAST NOW 10ª edizione
2-7 aprile 2019
Firenze, Cinema La Compagnia, Stensen e altri luoghi
programma, orari e biglietti su www.middleastnow.it

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Wonderland, “A True Story” di Dana Al Mojil

Fonte: Ufficio Stampa

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