Teatro Prato

da giovedì 4 Maggio 2017 a domenica 7 Maggio 2017

“Chi ha paura di Virginia Woolf?”: appuntamento al Teatro Metastasio con lo spettacolo diretto da Arturo Cirillo

Chi ha paura di Virginia Woolf-A.Cirillo-M.Marigliano@ph Diego Steccanella

Chi ha paura di Virginia Woolf-A.Cirillo-M.Marigliano@ph Diego Steccanella

Da giovedì 4 a domenica 7 maggio al Teatro Metastasio va in scena CHI HA PAURA DI VIRGINIA WOOLF?, uno spettacolo diretto da ARTURO CIRILLO, tratto dal capolavoro dell’americano Edward Albee (sicuramente il suo testo più famoso e fortunato di cui si ricorda il celeberrimo film con Richard Burton e Liz Taylor) che racconta il gioco al massacro consumato in una notte fra due coppie dell’alta borghesia americana (feriali ore 20.45, sabato ore 19.30, domenica ore 16.30).

Sulla scena un ring non solo immaginario dove si mostra la lotta senza esclusione di colpi di una coppia di sposi maturi di fronte agli occhi di una coppia più giovane ma che già si mostra avviata, senza speranza, sulla stessa strada di una totale incomprensione: la vicenda infatti si consuma in una tarda serata dove Arturo Cirillo, che dà corpo a George, e Milvia Marigliano, che veste i panni di sua moglie Martha, si ritrovano per un ultimo bicchiere col più giovane collega Nick e la moglie Honey – rispettivamente Davide Enea Casarin e Valentina Picello. Ma quello che potrebbe essere un formale momento conviviale si trasforma, a poco a poco, in una sorta di psicodramma dove, in un crescendo di drammaticità vengono alla luce gli ingombranti scheletri nell’armadio di ambedue le coppie.

I quattro protagonisti si ritrovano al mattino, disfatti e provati da un incubo che nella lunga notte ha dissotterrato le loro miserie personali e coniugali in un mondo dove sedie, divani, poltrone, tavoli, corpi, bicchieri, bottiglie scivolano su e giù sulla scena suggerendo l’immagine di un sabba infernale, sottolineato da una colonna musicale che mescola Schubert alla musica pop: una battaglia della psiche, che non ha vinti né vincitori e dove i carnefici e le vittime si scambiano i ruoli.

La regia di Cirillo, pur dando il giusto risalto ai sapienti coup du théâtre del testo, pare improntata ad un equilibrio dinamico fra reale e simbolico. Una scelta che sembra esplicitarsi nella incongrua trasparenza d’acqua del brandy e del whisky che i quattro personaggi continuano a versarsi e a bere in abbondanza nel corso di tutta l’azione che è amalgamata dal “basso continuo” dato dallo stato di alterazione alcolica.

“Il testo di Albee è una spietata riflessione sulla nostra cultura – afferma Arturo Cirillo –, sul nostro egocentrismo, sul nostro cinismo, e sull’amore. Come in un gioco al massacro, come in un interrogatorio o in una tortura, siamo in una stanza, un salotto, in una notte di sabato, dove pian piano si dà inizio ad un sacrificio, un esorcismo. Giocando e recitando ci si trova davanti alla propria distruzione, allo stato di noia che nasce dopo la perversione, a quel non sapere più cosa fare dopo aver fatto fuori tutto. Nel distruggere l’altro si distrugge se stessi, e poi ci si trova soli con l’altro, due solitudini a confronto, senza più difese, senza più riti che ci proteggono, senza più teorie analitiche che ci consolano; soli e spaventati da tutto quello che la nostra mente non ci voleva far vedere. Soli davanti alle proprie paure, come un bambino nel bosco, o di notte con i propri incubi. E poi, forse, quando sta per nascere l’alba immaginare di potersi prendere cura di sé, e dell’altro, con dolcezza e morbidezza”.

Attorno allo spettacolo, per la replica del pomeriggio di domenica 7 maggio è previsto il SERVIZIO BABYSITTING GRATUITO con prenotazione obbligatoria entro venerdì 5 maggio scrivendo a cometa@metastasio.it o telefonando ai numeri 0574/608550 – 608536 (lun/ven, 9.30-13.00 e 15.30-17.30).

Info Teatro Metastasio – tel 0574 608501

Fonte: Ufficio Stampa

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