Cultura Firenze

martedì 14 Febbraio 2017

Marco Masini presenta l’album di inediti “Spostato di un Secondo” alla libreria Feltrinelli

Marco Masini

Martedì 14 febbraio, MARCO MASINI incontrerà i fan a La Feltrinelli di Firenze (Piazza Della Repubblica, 26 – ore 18.00), per presentare il nuovo album di inediti “Spostato di un secondo”. Il disco, che arriva sei anni dal precedente album in studio, contiene il brano omonimo con cui l’artista è stato in gara nella sezione Campioni al 67° Festival di Sanremo e la cover presentata durante la kermesse “Signor Tenente” dell’indimenticabile amico e collega Giorgio Faletti.

Questa la tracklist dell’album “Spostato di un secondo” (Sony Music Italy), prodotto da Diego Calvetti: “Ma quale felicità”, “Nel tempo in cui sono tenuto a restare”, “Spostato di un secondo” (scritto dallo stesso Masini con Zibba e Diego Calvetti e prodotto da quest’ultimo), “Tu non esisti”, “Invece di scriverti una canzone”, “La massima espressione d’amore”, “Guardiamoci negli occhi”, “All’altro capo di un filo”, “Qualcosa che cercavi altrove”, “La vita comincia”, “Una lettera a chi sarò” e la bonus track “Signor Tenente”.

Questa è stata l’ottava volta di Marco Masini al Festival di Sanremo. La prima partecipazione fu nel 1990 quando il cantautore fiorentino al suo esordio si aggiudicò il 1° posto della Sezione Novità con il brano “Disperato”. L’anno dopo tornò da Campione con “Perché lo fai” aggiudicandosi il terzo posto. Nel 2000 si presentò a Sanremo con “Raccontami di te” e nel 2004 vinse un’altra volta la kermesse con “L’uomo volante”. Tornò sul palco dell’Ariston nel 2005 con “Nel mondo dei sogni” e nel 2009 con “L’Italia”. La sua ultima partecipazione al Festival di Sanremo risale a due anni fa, nel 2015, con “Che giorno è”.

Dal 14 febbraio Marco Masini sarà impegnato in un instore tour per presentare “Spostato di un secondo”, queste le date: il 14 febbraio a La Feltrinelli di Firenze, il 15 febbraio al Mondadori Megastore (via Marghera) di Milano, il 16 febbraio al Mondadori Megastore (C.C. Freccia Rossa) di Brescia, il 17 febbraio al Media World (C.C. Shopville Gran Reno) di Casalecchio di Reno (Bologna), il 18 febbraio alla Discoteca Laziale di Roma, il 20 febbraio al Mondadori Bookstore (Piazza Vanvitelli) di Napoli, il 21 febbraio a La Feltrinelli di Catania, il 22 febbraio al Mondadori Megastore di Palermo, il 23 febbraio al Mondadori Bookstore di Padova, il 24 febbraio al Media World (C.C. Parco Commerciale Le Fornaci) di Beinasco (Torino), il 28 febbraio al Mondadori Bookstore di Genova, il 2 marzo al Media World (C.C. Pescara Nord) di Città Sant’Angelo (Pescara), il 3 marzo a La Feltrinelli di Bari e il 4 marzo al C.C. Porta di Roma a Roma.

Il 30 aprile partirà il tour (prodotto e organizzato da ColorSound) con cui Marco Masini presenterà il nuovo disco. Queste le prime date: il 30 aprile al Teatro Verdi di Montecatini (PT), il 3 maggio al Teatro delle Muse di Ancona, il 5 maggio all’Auditorium Parco della Musica – Santa Cecilia di Roma, il 7 maggio al Linear Ciack di Milano, il 9 maggio al Teatro Massimo di Pescara, il 10 maggio all’Obihall di Firenze, il 13 maggio al Teatro Colosseo di Torino, il 14 maggio al Teatro Verdi di Pisa, il 16 maggio al Teatro Politeama Greco di Lecce, il 20 maggio al Palabanco di Brescia e il 27 maggio al Gran Teatro Geox di Padova.

MARCO MASINI
racconta “SPOSTATO DI UN SECONDO”

Credo si possa definire un album “di concetto”. Un concetto paradossale. Infatti, più si cresce e più si va alla ricerca di soluzioni estreme e talvolta inconcepibili, per rimediare ai nostri errori e ritrovare il senso di tutto. In ogni brano ho cercato di viaggiare attraverso un tunnel spazio/temporale per capire se ci possa essere anche una sola possibilità di rifare tutto da capo, dopo averlo già vissuto.
Risultato? Forse dobbiamo fare buon uso del potere delle nostre scelte.

1. Ma quale felicità
La necessità di allinearsi con il mondo in cui viviamo, il desiderio di comprenderne di nuovo il senso e riviverne l’energia primordiale, attraverso un’emozione. Il bisogno di condividere tutto questo con la persona che amiamo, ma accorgersi che in quel momento lei è altrove.

2. Nel tempo in cui sono tenuto a restare
Rendersi conto che non sei sempre sincronizzato col tempo che stai vivendo. Forse vorresti addirittura viverne un altro. Andare quindi alla ricerca di alternative in modo da non essere mai schiavo di tutto ciò che potrà arrivare. Fare tesoro degli anni che hai per cercare di non sbandare più a ogni prossima curva, guardare, osservare e cercare di comprendere quello che vedi, ripulendo il tuo presente da ogni distorsione esistenziale. Cercarti attraverso i buoni propositi, le convinzioni, ma anche attraverso le utopie indispensabili.

3. Spostato di un secondo
Se si potesse capire il nostro passato, misurando l’intensità della nostra corsa. Se si riuscisse a ignorare la fretta che condiziona le azioni. Se si imparasse a far implodere i nostri istinti come in un enorme buco nero che modifica il valore del tempo, forse arriveremmo un secondo prima negli stessi istanti e negli stessi posti. Forse potremmo scegliere la cosa giusta da fare. Utopia? Oggi sì, domani chissà. In fondo chi può spiegarci con certezza che cos’è un dejà vu?

4. Tu non esisti
La paura che una persona possa distruggerci attraverso quell’amore che ci illude e ci porta lontano da noi stessi. Che ci comprime così tanto da farci sentire inutili non appena finisce. In questo brano, la paura diventa realtà e soltanto una convinzione può cambiarla: la convinzione che quella persona non esista.

5. Invece di scriverti una canzone
E’ il senso di colpa che spesso ci ferma. E’ il timore di essere giudicati che ci rallenta. E’ l’istinto di ascoltare la nostra fragilità che ci rende diversi da quello che saremmo. Oggi ho capito che qualsiasi scelta noi facciamo è irreversibile. Allora tanto vale agire, entrare, sfondare, senza esitare, come arieti; per prendere a cornate il muro delle esitazioni e cavalcare anche un solo attimo di coraggio. Perché non vivere a pieno la grandezza dell’amore?!

6. La massima espressione d’amore
Il massimo è condividere tutto e non “Quasi”. Concepire il fatto che essere “Noi” sia molto di più che essere “Io”.

7. Guardiamoci negli occhi
Dove sta la verità? Siamo stanchi tutti di andare dietro alle parole e alle note armoniose dei flauti di chi ha la presunzione di saper guidare. Nascondere l’immondizia non servirà più a illuderci di un mondo nuovo e pulito. Ci vogliono i fatti. Non basta soltanto contestare chi “Ha agito male”. Bisogna saper agire nel giusto modo. Tutti quanti. A partire da noi. A partire da adesso.

8. All’altro capo di un filo
Non sempre riusciamo a staccarci da chi amiamo, non sempre riusciamo a capire un errore fatto, per evitare di farne un altro. In amore vorremmo che le cose cambiassero senza impegnarci a cambiarle. Ecco che si perde il contatto con il vero scopo dell’amore stesso. Aiutarci. Il rimanere soli ci può stare; il grande problema è quando non ci si rimane completamente, ma si resta appesi ad un capo di un filo. E magari all’altro capo dello stesso filo c’è qualcuno che ci ha già dimenticati.

9. Qualcosa che cercavi altrove
Andiamo sempre alla ricerca della felicità nei posti più lontani e sbagliati. «La felicità è qui, ce l’hanno data in regalo, in dote. Ma era un regalo così bello che l’abbiamo nascosto. Come fanno i cani con l’osso» Roberto Benigni.

10. La vita comincia
La Vita comincia sempre. Ogni giorno, ogni momento, ogni volta che non la comprendiamo e ogni volta che sembra fuggire via. L’importante non è cercarla, ma farci trovare, perché è lei a cercarci. Sempre. Nonostante noi.

11. Una lettera a chi sarò
Il nasconderci troppe volte dietro al senno di poi, attraverso qualcosa che avremmo voluto fermare e magari rivederne il “Replay” per capire come e dove abbiamo fatto bene e come e dove abbiamo sbagliato. Il tempo che va più veloce di noi. Come rallentarlo? Come ingannarlo? Spedendo una lettera al nostro domani. Magari con le istruzioni !!

12. Signor Tenente
Ho avuto l’onore di incontrare Giorgio negli anni passati. Il piacere immenso di averlo avuto fra il pubblico durante un mio concerto. La possibilità di seguire alcuni suoi consigli artistici e non. L’emozione infinita nel musicare e adattare, a una mia melodia, un suo testo, per poi cantarlo e interpretarlo (Gli anni che non hai). Sarebbe fantastico poterlo fare ancora, ma mi accontento di riarrangiare un suo brano storico ed eterno. Uno di quei rarissimi successi italiani che però nessuno canta mai ai Karaoke o nei piano-bar. Signor Tenente. “Le paure cambiano, ma il risultato è sempre lo stesso”.

Marco Masini

Biografia

Nato a Firenze il 18 settembre 1964, Marco Masini eredita la passione per la musica dalla famiglia della madre, dimostrando già da piccolo un certo talento nel suonare e comporre ad orecchio.
Nel 1986, grazie a Roberto Rosati, conosce prima Beppe Dati e poi Giancarlo Bigazzi e con questi comincia a lavorare ad alcune colonne sonore, esegue la voce guida di “Si può dare di più” (del trio Morandi, Ruggeri e Tozzi), è concertista dal vivo nella tournée di Tozzi e in quella di Raf.

Nel 1990 la svolta: Giancarlo Bigazzi decide di produrre Marco facendolo partecipare a Sanremo con “Disperato” che vince nella sezione “Giovani”. Da qui la Ricordi pubblica il suo primo disco: “Marco Masini”. Visto l’enorme successo, l’anno successivo Marco torna a Sanremo e si piazza al 3° posto con “Perché lo fai”, il cui singolo risulta essere il più venduto in assoluto in Italia e in Francia nel 1991. L’album che lo contiene si intitola “Malinconoia”. Con esso Marco vince il Festivalbar di quell’anno e supera il milione e mezzo di copie in Europa.

Assieme al successo iniziano tuttavia le prime difficoltà, l’opinione dei media si spacca in due dando vita a due strane correnti di pensiero, uno masiniano, l’altro completamente contro. Come una sorta di risposta nel 1993 Marco decide di pubblicare la canzone “Vaffanculo”, uno sfogo sincero e coraggioso contro i suoi denigratori, che lo accusano di essere pessimista e portatore di sventura. La canzone anticipa l’album “T’innamorerai”, che supera in Europa il milione di copie. Polemiche e censure proseguono due anni dopo quando, nel gennaio del 1995, viene pubblicato l’album “Il cielo della Vergine”, contenente in particolare le canzoni “Bella stronza” e “Principessa”, dai testi molto forti ed espliciti.
L’album esce in Italia e in Europa, restando nei primi posti della classifica per oltre 6 mesi, eguagliando il successo dell’album precedente. Dopo la pubblicazione del primo “Best” (“L’amore sia con te”, 1996), nel 1998 Marco si distacca artisticamente da Bigazzi e pubblica l’album “Scimmie”, esperimento discografico che si ispira al Rock stile anni ’70.
L’anno successivo Marco pubblica il singolo “Il giorno più banale”, un augurio di Natale universale, a cui segue, l’album “Raccontami di te”, presentato dall’omonima canzone al Festival di Sanremo del 2000.

Nonostante il risultato non brillante ottenuto al termine della manifestazione canora, il disco vende molto bene ed il successivo tour teatrale ha notevole successo. A meno di un anno di distanza Marco pubblica anche “Uscita di sicurezza” (2001), disco che segna peraltro un temporaneo ricongiungimento artistico con Giancarlo Bigazzi. Sono tuttavia anni difficili per Marco e per la musica italiana in generale: il 17 aprile 2001, l’artista decide pertanto di denunciare tutto quanto al telegiornale e di annunciare il suo ritiro dalle scene, in quanto impossibilitato a lavorare.

Il suo pubblico, tuttavia, non smette mai di dimostrare la propria vicinanza al cantautore fiorentino e fortunatamente ciò non è vano: dopo aver incontrato nuovamente il suo “discografico e amico” Mario Ragni, Marco pubblica nell’ottobre del 2003 l’album “Il mio cammino”, contenente tre brani inediti (in particolare la significativa “Generation” ed alcuni riarrangiamenti e riarmonizzazioni dei suoi precedenti successi. Il vero riscatto arriva a marzo 2004: avendo presentato al Festival di Sanremo la canzone “L’uomo volante”, Marco trionfa al televoto, vince il premio della commissione artistica per il miglior testo e quello assegnato dalla Sala Stampa Radio e TV Private. Con l’album “Masini”, riedizione de “II mio cammino” contenente anche “L’uomo volante” ed “E ti amo”, Marco, ormai quarantenne, riesce nel compito più difficile: rientrare nel cuore della gente, oltre che in Top 10 nelle classifiche di vendita e di airplay radiofonico.

L’anno successivo, su invito di Paolo Bonolis, Marco torna a Sanremo e presenta “Nel mondo dei sogni”, riscuotendo molto successo. L’album viene pubblicato in Italia il 10 giugno 2005 con il titolo “Il giardino delle api”. Il 2006, invece, vede Marco Masini impegnato in un nuovo progetto inedito con Umberto Tozzi: esce l’album “Tozzi Masini”. Con un biglietto da visita di oltre cinquanta milioni di dischi venduti nella loro carriera e con il brano “Come si fa…?”, l’inedita coppia, ormai non più giovanissima, cattura il favore anche dei network radiofonici più “di tendenza”. L’anno successivo Marco si cimenta in una nuova inedita esperienza: ispirandosi liberamente alla favola di H. C. Andersen, presenta lo spettacolo “Il brutto anatroccolo”, nel quale a parti recitate, si alternano le canzoni che meglio descrivono i diversi momenti della sua vita, tutte ripresentate in veste acustica.

Masini si presenta al Festival di Sanremo del 2009 con la canzone “L’Italia”, una dichiarazione d’amore di Marco per il suo Paese, a cui segue pochi giorni dopo l’album “L’Italia… e altre storie”. Carriera e vita spesa per la musica, Marco Masini li celebra con l’album “Un palco lungo… 20 anni”, vent’anni di poesia e musica alla Masini raccolti in un cofanetto che esce il 23 novembre 2010.
Nel 2011 esce “Niente d’importante”. Un viaggio nel pianeta amore di un artista che ancora ricerca il senso della vita attraverso l’unica ragione di vita che ognuno di noi ha: amare per essere amato.
Il 2012 lo vede protagonista di un tour teatrale che tocca le 15 città italiane più importanti e prosegue nelle piazze per il tour estivo.
Nel 2013 partecipa a “Canzonissima”, all’interno della trasmissione “I migliori anni” condotta da Carlo Conti, riuscendo a piazzarsi ai primi posti in tutte le puntate.

Ad aprile 2013 arriva per Marco una nuova sfida da affrontare: per la prima volta un tour teatrale in perfetta solitudine che è presentato nei teatri. Solo piano e voce. Il 26 marzo 2013 esce il suo nuovo cd che anticipa di poco il tour e che porta il suo stesso titolo: “La mia storia piano e voce”. All’insegna della voglia di nuovo che pervade Marco, l’album ospita due inediti, “Io ti volevo” ed “Aspettami lì”, mentre i suoi più grandi successi sono riproposti in una veste del tutto rinnovata.
Dopo un 2014 che lo ha visto esibirsi in Italia e all’estero, nel 2015 Marco torna per la settima volta al Festival di Sanremo, in gara con il brano “Che giorno è”, aggiudicandosi il sesto posto con successo di critica e pubblico. Il 12 febbraio 2015 esce “Cronologia”, triplo cd antologico con 5 inediti tra cui “Che giorno è” e alcune chicche.

Parte il “Cronologia tour”, un viaggi nel tempo che ripercorre la carriera dell’artista e che tocca i teatri di tutta Italia, registrando sold out e richieste di replica. Il tour si spinge anche Oltreoceano in Argentina e Canada.
Nel 2017 Marco Masini sarà in gara al 67° Festival di Sanremo con il brano “Spostato di un secondo”, nella sezione Campioni. “Spostato di un secondo”, scritto da Marco Masini, Zibba e Diego Calvetti e prodotto da Diego Calvetti, sarà contenuto nel nuovo album di inediti “Spostato di un secondo” che uscirà per Sony Music il 10 febbraio.

Per informazioni:

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Marco Masini “Spostato di un Secondo”

Fonte: Ufficio Stampa

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