Cultura Vaiano

da giovedì 1 Novembre 2018 a domenica 25 Novembre 2018

La vita dolce, alla scoperta della Val di Bisenzio, le ville, l’affascinante storia del turismo e le eccellenze: dall’olio al tartufo

La vita dolce è un viaggio alla scoperta della Val di Bisenzio turistica tra natura, ville e sapori. Un magico contenitore si apre domani (ore 15,30) alla Villa del Mulinaccio a Vaiano (PO): c’è la mostra che esplora gli albori del turismo attraverso originali foto e documenti d’epoca, mentre le cantine nei fine settimana di novembre diventano la location d’eccezione per una serie di eventi che hanno per protagonisti i prodotti locali: dalle castagne all’olio, dal vino al tartufo.
“L’obiettivo è quello di dare valore al territorio in tutti i suoi aspetti, promuovendo la sua storia e le sue eccellenze e quindi legando passato e futuro”, mette in evidenza il sindaco Primo Bosi che stamani ha presentato l’iniziativa con l’assessore Fabiana Fioravanti e Alessia Cecconi, direttore della Fondazione CDSE, curatrice della mostra inserita nel progetto Antiche Villeggiature. Hanno partecipato anche il presidente dell’Associazione tartufai Carlo Calzolari e Giuseppe Pancrazi della Fattoria di Bagnolo.

“La nascita del turismo in Vallata – spiega Alessia Cecconi – viene raccontata attraverso un ricchissimo corredo di immagini fotografiche e documenti, fra cui quelli messi a disposizione dalla sezione del Club alpino di Prato e dall’Archivio di Stato. Abbiamo ricostruito l’affascinante racconto delle vacanze e dei personaggi che trascorrevano l’estate al Muli-naccio, alla Villa del Bello e a San Gaudenzio”.

Mentre domenica, a partire dalle 15,30, si tiene la Festa d’autunno con il cantastorie Daniele Poli, i prossimi week end sono consacrati rispettivamente all’olio (10 e 11 no-vembre) e al tartufo, anzi a Re tartufo (17 e 18 novembre). “Per l’olio questa è un’annata speciale che vogliamo celebrare con un contest e la premiazione delle migliori produzioni della Valle del Bisenzio – sottolinea l’assessore Fabiana Fioravanti – invito quindi a parte-cipare alla selezione e all’assaggio”.

La mostra – Una serie di eleganti pannelli narra la vita nelle ville della Val di Bisenzio, la dolcezza di vacanze d’altri tempi, fra passeggiate e conversazioni nei giardini. Uno dei protagonisti è proprio il complesso cinquecentesco del Mulinaccio che vanta un’antica tradizione di ospitalità estiva delle nobili casate fiorentine che nei secoli l’hanno posseduta: prima i banchieri Sassetti, che ne avevano seguito la costruzione dal 1476, e Filippo che nel Cinquecento dal Mulinaccio scrisse lettere bellissime, poi gli Strozzi e infine la famiglia Vai che aggiunse il ninfeo e l’edificio della tinaia. La villa rimase un buen ritiro aristocratico, luogo ideale per rigenerare il corpo e lo spirito, fino al Novecento. C’è poi la residenza prediletta dei Buonamici, villa San Gaudenzio, costruita su un complesso di antiche fortificazioni medievali e ristrutturata dal capostipite Buonamico, lanaiolo fiorentino che fece fortuna a Prato. I Buonamici, che tradizionalmente salivano a Sofignano per la villeggiatura estiva in occasione della grande festa del 26 giugno, erano abituati alle allegre brigate e ai piaceri della tavola: ospitarono il poeta Agnolo Firenzuola gaudente commensale e i ba-chetti allestiti per i generali delle armate napoleoniche nel 1799. Tutti godevano delle delizie che la campagna valbisentina offriva: dai funghi prugnoli e tartufi della Calvana, fino al famoso vinsanto dal profumo intenso fatto appassire sulle stuoie nella grande tinaia.

L’antica villa di Calcinaia sulla via di mezza costa a Sofignano una volta ristrutturata, dotata di ninfeo e arredata in stile liberty, divenne villa del Bello, con un curatissimo giardino e un “giardino d’inverno” con serra sul lato della Calvana. Enrichetta e Assuntina Del Bello tra le due guerre avevano abitudini stravaganti: si alzavano a mezzogiorno, cenavano alle due di notte e rimanevano sveglie a fare concertini fino all’alba, per poi vestirsi di tutto punto e andare a messa su una treggia trainata dalle vacche di razza Calvanina.

La mostra è aperta sabato e domenica ore 15-19.
Info e prenotazioni visite guidate: info@fondazionecdse.it – 0574 942476 (lun-ven, ore 9-13) www.fondazionecdse.it.

Gli eventi 

Alla mostra è legato un ricco calendario di eventi per tutto il mese di novembre, eventi incentrati sui prodotti del territorio e che si svolgono tutti alla al Mulinaccio. Dalla festa d’autunno con le castagne al concorso dedicato all’olio, dalla caccia al tesoro in villa ancora alla scoperta delle olive e dell’olio, alle degustazioni e al mercato di Re Tartufo, una delle preziose eccellenze della Val di Bisenzio. Ecco il calendario dettagliato.

Domenica 4 novembre, dalle15.30 – Festa d’autunno, con il cantastorie Daniele Poli e merenda con fettunta e caldarroste, a cura di Auser La Sartoria Vaiano, RSA Lice Mengoni, Cooperativa Alice, Associazione eCCeteRa, CGIL SPI, CNA, Farmacia Cooperativa di Vaiano, Pubblica assistenza, Misericordia.

Sabato 10 novembre, dalle 15.30 Contest dell’olio, concorso aperto a privati per l’olio prodotto in Valdibisenzio.

Domenica 11 novembre, ore 16 Visita animata per bambini, alla scoperta dell’olio dall’albero alla tavola. Caccia al tesoro tra villa, mostra e giardino. Con Giacomo Agabio e Alessia Cecconi Partecipazione gratuita su prenotazione.

Sabato 17 e Domenica 18 novembre, Re Tartufo, a cura dell’Associazione Tartufai della Val di Bisenzio Degustazioni e mercatini del gusto (sab e dom ore 15-20), cena e pranzo a base di tartufo (sab ore 20, dom ore 13). Prenotazione obbligatori al 366 2706137.

Giovedì 1 novembre alle 21.30 Black Whisper Quartet alla Fondazione Tronci con un repertorio jazz che ammicca all’improvvisazione”.
Saranno Elia Ciuffini, Tommaso Mannelli, Alessandro Antonini, Jacopo Perra a dare vita all’essenza del jazz giovedì 1 novembre ore 21.30 alla Fondazione Luigi Tronci. Quando si parla di Jazz italiano, si fa sicuramente riferimento, sia al genere eseguito da artisti italiani, sia ad una sinergia tra musica Jazz e l’Italia. Lo stile Jazz, che ricordiamo essere nato in America, è sbarcato nel continente europeo nel lontano 1919, per poi diffondersi in Italia, non più tardi del 1930, grazie, invece, a vere e proprie orchestre Jazz, guidate da Arturo Agazzi. Dagli anni ’40 agli anni ’60, l’Italia, diede alla luce alcuni tra i più grandi esponenti di questo genere, quali Gorni Kramer, Giorgio Gaslini, Lelio Luttazzi, Franco Cerri e il compositore, Bruno Martino. In questo contesto non sono da dimenticare calibri come Nunzio Rotondo, Nicola Arigliano, Ermenegildo Carosio. Così il calendario dei giovedì che Culturidea ha pensato ed organizzato per la Fondazione Luigi Tronci di corso Gramsci 37 prosegue il 1 novembre dalle 21.30 con un vero e proprio omaggio al grande Jazz.

Il cartellone presenta un sound tutto da scoprire in una dimensione quasi onirica del jazz che tende a far coincidere le radici statunitensi con quelle europee del genere musicale. Nel concerto in programma alla Fondazione Tronci, il quartetto affronta composizioni originali e guarda alla tradizione degli standard con idee nuove, frutto di una ricerca musicale costante e appassionata. Il repertorio, certamente contaminato da esperienze musicali differenti, e la sinergia improvvisante che lega questi giovani musicisti sono gli ingredienti fondamentali della formazione. I musicisti dei Black Whisper Quartet Tommaso Mannelli (sax tenore, soprano), Jacopo Perra (pianoforte), Alessandro Antonini (contrabbasso), Elia Ciuffini (batteria percussioni), si stanno già guadagnando la fama di cultori del genere che riescono a trasmettere il proprio pathos a tutto il pubblico che li segue. Dopo l’inizio dedicato al Soul-Blues, il passaggio per lo swing pizzicato e suadente dei Talking Ties, ecco ora il secondo appuntamento dedicato a quel sound che ha visto afro americani ed europei unirsi insieme per un genere che vide il primo disco della propria storia inciso proprio dalla band italoamericana di Nick La Rocca.

Bosi Cecconi e Fioravanti

 

Fonte: Ufficio Stampa

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