Teatro Scandicci

sabato 24 Marzo 2018

Il turco in Italia in scena al Piccolo Teatro Off Musical di Scandicci

Piccolo Teatro Off Musical

Aresteatro presenta:

Joyce Lussu

Il turco in Italia

La storia del poeta Nazim Hikmet

24 MARZO 2018 ore 21.30

Presso PICCOLO TEATRO OFF MUSICAL

Via Pascoli, 5 Scandicci, Firenze

di e con Francesco Burroni e Margherita Gravagna

musiche dal vivo Francesco Oliveto

Genere: Musica e prosa

Durata: 1 ora

Spettacolo: per tutti

Ingresso: 10 euro intero, 5 ero ridotto (soci off )

Per informazioni:

Tel.347-3960298 – 0550256609

info@offmusical.it www.offmusical.it

“IL turco in Italia” è un libero adattamento della biografia del poeta Nazim Hikmet, uno dei più importanti del Novecento, scritta da Joyce Lussu che è stata anche la prima traduttrice italiana dei suoi versi. Hikmet è conosciuto in Italia soprattutto per le sue poesie d’amore, ma non meno importanti sono i suoi versi di impegno civile. In questo libro, recentemente ristampato dalle edizioni L’asino d’oro, Joyce racconta in prima persona il loro rapporto di amicizia, facendo emergere con abili pennellate sia l’Hikmet uomo che l’Hikmet poeta, senza tralasciare aneddoti curiosi come la rocambolesca fuga da Istanbul da lei organizzata con la compagna del poeta Munevver e il figlioletto Mehmet. L’adattamento teatrale ripercorre la vita di questo poeta nato nel 1902 che, dopo aver conosciuto in Anatolia la cultura e le misere condizioni del suo popolo, va a Mosca dove prende contatto con le avanguardie russe del nascente stato sovietico (Chagall, Majakowskij, Ejzenštejn…). Tornato in Turchia viene arrestato e rilasciato varie volte per la sua attività di “poeta rivoluzionario”, come egli steso amava definirsi, e trascorrerà in tutto 17 anni in prigione. Dietro le sbarre, nonostante la sua malattia di cuore e la minaccia costante dell’impiccagione, scriverà le sue poesie più intense. Dopo la fuga del 1950 viaggerà tantissimo in tutto il mondo e sarà spesso anche in Italia.

La messinscena della compagnia Aresteatro si avvale di vari linguaggi e propone un viaggio nella storia del poeta in maniera decisamente non naturalistica o descrittiva, lasciando largo spazio alle improvvisazioni di suoni e movimenti che accompagnano il percorso biografico e poetico del grande poeta turco che amava definirsi cittadino del mondo.

Fonte: Ufficio Stampa

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