Spettacoli Firenze

sabato 24 Novembre 2018

Il Quartetto di Gianluigi Trovesi a Pinocchio Jazz Circolo le Vie Nuove

Il nuovo quartetto di Gianluigi Trovesi nasce nel segno di un duplice “ritorno a casa”: da un lato la voglia di riprendere a suonare con collaboratori di lunga data a lui vicini anche geograficamente (sono tutti musicisti lombardi); dall’altro il desiderio di ricostituire un combo genuinamente jazzistico, “immergendo” il materiale musicale nelle acque dell’area mediterranea tout-court. Da sempre il sassofonista e clarinettista bergamasco rivendica nell’impurezza la matrice distintiva della propria creatività: la sua policroma personalità e la sua poetica musicale, genuinamente onnivora, ne hanno fatto uno dei rari esempi di artista che trova interesse nei materiali più diversi, e sa attingere da repertori apparentemente lontani per epoca e distanti per stile. Non deve stupire, dunque, questo ritornare all’ovile di un musicista esploratore e culturalmente apolide; se di un “nostos” si tratta, infatti, questo viaggio di ritorno non poteva che condurre con sé eco evidenti di tutte le esplorazioni portate a termine in quasi sessant’anni di musica, dal colore delle melodie popolari all’avanguardia improvvisativa, sino allo spirito del Seicento barocco.

Sabato 24 novembre prosegue dunque la XXV edizione del Pinocchio Jazz, alle ore 21.45, con, in anteprima per Firenze, il nuovo quartetto ”orobico” del maestro delle ance Gianluigi Trovesi. Già ospite della rassegna fiorentina in passato insieme a Gianni Coscia e poi ancora in un memorabile concerto con Umberto Petrin e con Giancarlo Schiaffini, Trovesi torna sul palco di Pinocchio accompagnato da Paolo Manzolini alle chitarre, Marco Esposito al basso e Fulvio Maras alla batteria

Gianluigi Trovesi – brevi cenni biografici

www.gianluigitrovesi.com
Clarinettista, sassofonista e compositore. Dopo il diploma in clarinetto e gli studi di armonia contrappunto e fuga con il maestro Vittorio Fellegara, inizia la sua attività in complessi di musica accademica, da ballo e jazz. Con il suo Trio ed il suo Ottetto si afferma in ambito internazionale come leader e compositore, sviluppando un linguaggio che mescola il jazz a reminiscenze di varie musiche popolari e colte europee, e che lo rende immediatamente riconoscibile ed al tempo stesso completamente originale.

La Sua musica è stata trattata in due tesi di laurea: * Gianluigi Trovesi : l’identità, la creatività il jazz di uno dei protagonisti della “musica attuale” italiana’ ( Dott. Luigi Sforza, Relatore Prof. Giampiero Cane, DAMS di Bologna, a.a. 1998/99) * Gianluigi Trovesi: Ein Musiker im Spannungsfeld Zwischen Jazz, imaginärer Folklore und Alter Musik’ ( Dott.ssa Annette Maye, Relatore Prof. Claudio Puntin, Hochschule für Musik Köln, S.S. 2004) Per meriti artistici viene insignito dell’onorificenza di “Ufficiale della Repubblica italiana” dal Presidente C.A. Ciampi (2001). Alcune delle più importanti orchestre jazz europee lo invitano, come direttore, per eseguire concerti basati su sue composizioni: WDR Big Band di Colonia, con cui ha realizzato “Dedalo” (2001-2002); Orchestra Internazionale di Guimarães (Portogallo, 2003); Bergen Big Band (Norvegia, 2004). Il Festival di Barga Jazz, specializzato nell’arrangiamento per orchestra jazz, dedica una intera edizione a lui ed alle sue musiche (2001). Il debutto discografico (“Baghèt”, Premio Speciale della Critica Discografica Italiana) avviene nello stesso anno in cui vince il Concorso Nazionale per 1° Clarinetto e Sax Alto per l’orchestra della Rai di Milano (1978).

Ulteriori premi e riconoscimenti: * Miglior musicista del jazz italiano nel Referendum Top jazz della rivista Musica Jazz (1988, 1992, 1998, 2000) * 5 stelle (massimo riconoscimento) sulla rivista americana Down Beat per “From G To G” (1993) * Miglior disco dell’anno per la Associazione della Critica Discografica tedesca con “Dedalo” (2003) * Miglior disco di jazz italiano nel Referendum Top jazz della rivista Musica Jazz con “Dances” (1985), “From G To G” (1992), “Les Hommes Armès” (1996), “Fugace” (2003) * Miglior gruppo di jazz italiano nel Referendum Top jazz della rivista Musica Jazz: Ottetto (1993, 1996) * Premio “Django d’or” come miglior musicista italiano (1999, 2001) * Miglior musicista di jazz italiano Premio Radio Uno Jazz (RAI) nel 1983 * Miglior disco nel referendum della rivista Musica e Dischi con “Dances” (1985), “From G To G” (1992) Ha composto per lo scrittore e poeta Stefano Benni (“Baldanders”, 2004) e firmato (con Gianni Coscia) la colonna sonora del film di Francesca Comencini, interpretato da Nicoletta Braschi, “Mi piace lavorare (mobbing)” (2003) Ha tenuto concerti in Europa, Medio Oriente, Stati Uniti, Canada, Cina, India e Australia, incidendo numerosi dischi.

Dove: Ass.ne Vie Nuove – Viale Donato Giannotti, 13 Firenze info@pinocchiojazz.it

Gratis per gli under 25 / posto unico 12,00 € riservato soci Arci/Uisp

I prossimi concerti…

Venerdì 30 novembre 2018
La Scuola di Musica di Fiesole al Pinocchio!
HAPPENING d’esordio
con MELANI/ PIERI/ SIRINGO/ TAVOLAZZI
(Ingresso libero con tessera Arci)
il Dipartimento di Jazz e Improvvisazione della Scuola di Musica di Fiesole si lega al Pinocchio Jazz in una speciale collaborazione. Il 30 Novembre sul palco della rassegna fiorentina (ad ingresso libero), salirà una rappresentanza d’eccezione dei docenti del Dipartimento: Antonino Siringo, docente di Pianoforte Jazz, e Leonardo Pieri, docente di Ear Training e Armonia Jazz, si alterneranno al pianoforte, accompagnati al contrabbasso e alla batteria dai rispettivi docenti, Ares Tavolazzi e Andrea Melani.

Sabato 01 dicembre 2018
GHOST HORSE
Un sestetto stellare guidato da Dan Kinzelman e Joe Rehmer

Dan Kinzelman – Sax, Percussion
Filippo Vignato – Trombone, Percussion
Glauco Benedetti – Euphonium, Tuba, Percussion
Gabrio Baldacci – Baritone Guitar
Joe Rehmer – Bass, Percussion
Stefano Tamborrino – Drums

E’ un viaggio, un’esplorazione collettiva firmata da uno dei gruppi di punta dell’attuale scena made in Italy. Partendo da un humus fatto di poliritmie latine e africane, Ghost horse tesse un ecosistema oscuro e complesso che digerisce, scompone e ricombina elementi di free jazz, hip hop e loopmusic. Il risultato, affascinante, vibra e respira con forza palpabile.

Gianluigi Trovesi

Fonte: Ufficio Stampa

Eventi simili