Spettacoli Firenze

giovedì 4 Luglio 2019

Il Novecento negli Stati Uniti con il Cherubini a Casa Martelli

Il nuovo appuntamento mensile con i concerti del Cherubini a Casa Martelli arriva giovedì 4 luglio, per una curiosa coincidenza giorno della dichiarazione dell’Indipendenza americana: questo ha suggerito di dedicare il concerto ad autori rappresentativi e a musiche entrate nel patrimonio di tutti. Come scrive Stefano Zenni nelle Note al programma «Uno dei contributi più originali degli Stati Uniti alla musica del nostro tempo è una nuova figura di compositore, dal profilo eclettico e dalle capacità stilistiche diversificate, che spaziano dalla canzone al jazz, dal teatro musicale leggero al repertorio sinfonico: sono figure come Scott Joplin, George Gershwin, Alec Wilder, Leonard Bernstein, solo per citare i nomi più influenti».

IL NOVECENTO NEGLI STATI UNITI
4 luglio 1776. La musica si fa indipendente

Marlene Fuochi, pianoforte
Wind Band del Conservatorio Cherubini
Guido Corti, corno e direttore

La Wind Band del Conservatorio Cherubini, con Marlene Fuochi al pianoforte e Guido Corti al corno, nonché alla direzione dell’ensemble, presenta brani del meno noto Alec Wilder, autore di canzoni, di musica per il teatro e per il cinema, e di George Gershwin, di quest’ultimo verranno proposti brani per pianoforte e la notissima e straordinaria Rhapsody in Blue ma nella versione originale del 1924 per pianoforte e big band. Il concerto è ad ingresso libero fino ad esaurimento dei posti.

Programma

George Gershwin (1898-1937)
Tre preludi per pianoforte
– Allegro ben ritmato e deciso
– Andante con moto e poco rubato
– Allegro ben ritmato e deciso

Alec Wilder (1907-1980)
Sonata n.3 per Corno e Pianoforte (1970)
– Moderately fast
– Slowly
– With a solid beat and a jazz feeling

George Gershwin (1898-1937)
Rhapsody in Blue (1924)
Versione originale

Il Cherubini a Casa Martelli

Il ciclo di concerti, ideato da Mario Ruffini e coordinato da Donata Bertoldi, ha cadenza mensile e si svolge il primo giovedì di ogni mese (ad esclusione di agosto).

Per l’intero 2019, ogni primo giovedì del mese, alle 17.00, la musica risuonerà nella Sala da Ballo del Museo di Casa Martelli, in un ballo congiunto fra bellezza musicale e bellezza artistica.

Note sulla musica a Casa Martelli
Agli inizi del nuovo millennio Casa Martelli era un luogo sconosciuto ai più, totalmente abbandonato e in attesa di complessi restauri che potessero riportarlo a nuova vita. Antonio Paolucci, già artefice dell’acquisto e della complessa collocazione dello stemma Martelli di Donatello al Museo Nazionale del Bargello, ebbe l’idea di dare una sede al FAI proprio in Casa Martelli. Cominciò allora il lento recupero di un bene straordinario, grazie principalmente a Monica Bietti e a Francesca Fiorelli. Il FAI, con Ludovica Sebregondi, trovò gli sponsor per iniziare i restauri dell’androne di ingresso, e di lì a poco Mario Ruffini, ricercatore al Kunsthistorisches Institut in Florenz di Musica e Arti figurative, dovendo depositare un pianoforte del “Kunst” fuori dell’Istituto, a causa di lavori che stavano iniziando all’Istituto Germanico, pensò di collocarlo a Casa Martelli.

Inizia così una lunga stagione di rinascita di una delle più belle e preziose case della Firenze sette-ottocentesca. E iniziano differenziate attività musicali nella bellissima Sala da Ballo, dove le più importanti istituzioni fiorentine svolgono attività musicali a ogni livello, anche grazie alla presenza del prezioso pianoforte. Oggi, dopo circa dieci anni dall’inaugurazione del Museo, il Conservatorio dà inizio a questo nuovo ciclo. Promotore e artefice ne è Mario Ruffini che, tornato come docente a Firenze, ha ricollegato i fili di quella rete di istituzioni che riunisce in questo caso i Musei del Bargello/Museo di Casa Martelli, il Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini”, con la collaborazione del Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut e del Centro Studi Luigi Dallapiccola, per proporre una straordinaria occasione comune alle istituzioni e alla cittadinanza. Una sinergia che si innesta nel contesto di una città che proprio da questo genere di collaborazioni riesce a infondere a Firenze una vivacità culturale sempre significativa.

Si riuniscono così la Musica, portata dal Conservatorio per merito del suo direttore Paolo Zampini, e le Arti figurative grazie alla direttrice dei Musei del Bargello Paola D’Agostino, nell’eccellenza di un luogo come il Museo di Casa Martelli diventato uno degli spazi più affascinanti di Firenze, e al Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut, proprietario del pianoforte e iniziatore delle più importanti ricerche sull’unione fra Musica e Arte figurativa, grazie a Max Seidel e ai suoi successori Alessandro Nova e Gerhard Wolf.

Il ciclo dei concerti attraversa il grande mondo romantico, riscopre un autore del tutto scomparso (Anselm Hüttenbrenner), presenta la Quadreria di Casa Martelli con un concerto tutto dedicato al tema dell’esposizione dell’arte figurativa interpretata dalla musica, viaggia nel solco della festa di indipendenza degli Stati Uniti, omaggia due grandi musicisti come Dario De Rosa e Daniele Lombardi, rifà suo il padre del Novecento italiano, Luigi Dallapiccola, che in Conservatorio visse da studente e da docente la sua intera esistenza, e infine sottolinea il fermento di una città come Firenze che, attraverso le personalità della cultura e delle massime istituzioni, rivendica con forza il ritorno in patria delle spoglie di Luigi Cherubini.

Guido Corti direttore wind band

Fonte: Ufficio Stampa

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