Sagre e Feste Empoli

mercoledì 26 Dicembre 2018

Il bombardamento di Santo Stefano, la commemorazione per mai dimenticare

Settantacinque anni fa accadde. Era il 26 dicembre 1943: una domenica, il giorno dopo Natale, nella festività di Santo Stefano. Una fredda mattinata di fine dicembre, accompagnata da una sferzante gelida tramontana che colpiva i volti di coloro che si erano riversati nel centro della città per piccole compere in vista del pranzo di Santo Stefano. Alle 13.10 trentasei aerei americani, partiti dalla base di Decimomannu in Sardegna, con un carico ciascuno di 1.360 kg di bombe, sganciarono in totale 210 bombe delle 222 caricate. Solo quaranta colpirono l’obiettivo, ovvero la stazione ferroviaria, le altre 170 caddero fuori bersaglio, principalmente nel quartiere delle Cascine. Furono 123 le vittime. Tanti feriti gravi, tanti i dispersi. Un giorno incancellabile per la Città di Empoli, ed i suoi abitanti che fino a quel giorno, sentivano come un presagio che prima o poi la guerra infame avrebbe toccato anche Empoli. E così è stato. Dieci minuti di distruzione, sotto le grida di terrore più forti del rumore assordante delle bombe: quello fu il primo bombardamento sulla città di Empoli.
Le zone colpite furono: stazione ferroviaria, i quartieri delle Cascine, del Puntone, di Pontorme, di Ponzano, di Pratignone.

Ogni anno per non dimenticare e continuare ad educare le giovani generazioni ai valori della memoria, nel giorno di Santo Stefano, che in questo 2018 cade mercoledì, si svolgerà la cerimonia commemorativa. Doverosa e sentita verrà celebrata la santa messa in suffragio ai caduti nella Collegiata di Sant’Andrea, piazza Farinata degli Uberti alle 10.30, a cui parteciperanno il sindaco del Comune di Empoli, Brenda Barnini e la sua Giunta, le autorità, le autorità civili, militari e religiose e rappresentanti delle associazioni combattentistiche. Sempre presenti anche Aned e Anpi di Empoli.

Sarà poi deposta la corona al monumento del bombardamento aereo in viale IV novembre, opera del Maestro e Partigiano Gino Terreni, scomparso due anni fa, posta su un basamento che riporta l’iscrizione: ‘26 dicembre 1943 – 26 dicembre 2003 60° anniversario del bombardamento delle Cascine per non dimenticare le vittime dei bombardamenti per riconfermare oggi il nostro rifiuto della guerra per impegnarci nella costruzione di percorsi di pace’.

Commemorazione 26 dicembre

Fonte: Ufficio Stampa

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