Sagre e Feste Pescia

domenica 3 Giugno 2018

Escursione anello nord del Monte Altissimo

Monte Altissimo Pescia

Il 3 di giugno il gruppo escursionistico ha organizzato un escursione all’anello nord del Monte Altissimo.

Ritrovo : Pescia piazza del vecchio Mercato dei Fiori ore 7,00, partenza ore 7,15,

Posizione geografica: Alpi Apuane centrali.

Difficoltà: EE

Durata cammino: ore 5,30,00 circa

Dislivello in salita: 580 m. circa

Dislivello in discesa: 580 m. circa

Itinerario: segnavia CAI bianco-rosso

Sentieri: ..33.. ..133.. + viabilità di cava

Altezza Massima : Monte Altissimo 1589 m.

Cartografia: 4Land Alpi Apuane scala di 1:25.000

Direttore di Gita: Lorenzo Niccoli 339 378 9567 Migliorini Mirna 3394787973

Iscrizione: all’escursione potranno partecipare anche i non soci che dovranno preventivamente presentarsi in sede, concordare con il Direttore di escursione dettagli dell’attività e attivare l’assicurazione rilasciando i propri dati, e versando la quota assicurativa di €. 10,00 entro e non oltre il Giovedì precedente l’Escursione (31 Maggio).

Dotazione Obbligatoria: Casco Omologato in ottime condizioni.

Rifornimento idrico: non presente.

Inquadramento:
l’Altissimo è un monte imponente se visto dal mare nonostante in realtà non sia molto alto. Comunque la sua vetta, facilmente raggiungibile, offre un panorama straordinario sulla catena Apuana, sul mare e sulle isole liguri e toscane. Fu esplorato da Michelangelo che ne intuì le potenzialità legate all’estrazione del marmo statuario e proprio le cave, la maggior parte ormai abbandonate, ne segnano profondamente le pendici e costituiscono una sorta di Parco di archeologia Marmifera. Michelangelo Buonarroti, tra il 1518 e il 1520, esplorò la zona di Seravezza e le pendici meridionali del Monte Altissimo alla ricerca di giacimenti di marmo destinati alla facciata della Basilica di S. Lorenzo a Firenze su commissione di papa Leone X, figlio di Lorenzo il Magnifico della famiglia de’ Medici. Fu attivata la cava della Cappella, situata sotto la pieve di San Martino, che produsse marmi che però non vennero usati per la chiesa fiorentina per un ripensamento del papa. Il grande scultore probabilmente intuì le potenzialità della zona, ma la vera escavazione iniziò solo alla fine del XVI secolo e raggiunse livelli importanti di produzione solo con Henraux a partire dal 1800. Quindi è assolutamente falso che Michelangelo abbia ricavato dalle cave del monte Altissimo il marmo per le sue grandi sculture. Purtroppo quello che la natura ha costruito in milioni di anni, l’uomo sta distruggendo velocemente. L’escursione sarà oggetto di riflessioni.

Il Percorso:
Partiamo dall’ampio spiazzo delle Gobbie (1080 m.) situato da parte opposta rispetto all’omonimo bar-ristorante.
Prendiamo il sentiero 33 che inizia alla sinistra dello spiazzo: è una mulattiera agevole e fresca per lo più all’ombra.
Saliamo un paio di tornantini fino ad incrociare i resti ben conservati di una via di lizza dopo pochi minuti c’è un bivio ben segnato, mentre a destra la traccia porta verso le cave del monte Pelato il 33 continua diritto.
Poco dopo troviamo l’imbocco di una grotta, infatti tutta la zona è molto carsica, dopo un paio di minuti il sentiero si apre e diventa panoramico sul Sella e sul Macina.

A circa 20 ‘ ci immettiamo sulla via di cava e troviamo poco dopo le indicazioni dei sentieri.  A sinistra è indicato il sentiero 33 che segue la via di cava e si stacca da essa verso destra poco più avanti: al ritorno seguiremo questa via di cava. Proseguiamo fino al Passo degli Uncini (1380 m.), la visuale si apre verso le Apuane Settentrionali. Il passo è molto panoramico sul mare, sul monte Fiocca e sul Sumbra. Seguiamo il 143 che costeggia a est la catena degli Uncini, il sentiero è molto panoramico sulle Apuane dal Sagro al Grondilice, Contrario, Cavallo, Tambura, Sella, Macina, Fiocca e Sumbra, fino alle Panie.
Lasciamo il sentiero 33 ed imbocchiamo il 143 sulla sinistra iniziando a salire sulla cresta che ben presto lasciamo per poi riprendere, l’ambiente è tipicamente apuano ed è molto panoramico.

In breve giungiamo presso un bellissimo faggio contorto da cui riprendiamo a salire in cresta e poi sulla parete abbastanza agevolmente avendo sulla sinistra il monte Pelato e tutte le Apuane settentrionali. Dopo un primo tratto impegnativo il sentiero continua aggirando il monte quando inizia la salita per tratti erbosi e rocciosi che ci porta alla cresta terminale. Il tratto di cresta è molto divertente e panoramico sul versante a mare e su quello interno e ci porta a in vetta all’Altissimo dove svetta una enorme croce montata il 28 Ottobre 2008.

Il pianoro sommitale è ampio e permette di sostare e godere del panorama meraviglioso su tutte le Apuane settentrionali e Centrali e sul mare. Sostiamo circa mezz’ora e poi scendiamo. Il sentiero che scende verso il Passo del Vaso Tondo è ancora il 143 e si dirige verso le Cave Fondone .
Il primo tratto, sempre ben segnato, è su marmo e sfasciumi ed è molto agevole poi il sentiero curva verso mare e diventa ancora più semplice. Godiamo di bel panorama sulla costa e continuiamo in moderata discesa avendo a sinistra la zona della cava ed il Fiocca ed il Sumbra. Incontriamo qualche opera difensiva della seconda guerra mondiale ed un vecchio tubo di ferro che portava l’acqua alle cave, il sentiero poi scende, presenta un bel panorama sulla cava di Falcovaia torna in falsopiano e saliscendi ed arriviamo al passo del Vaso Tondo (1380 m.).
Da qua scendono ripide tracce di sentiero per la cava della Tacca Bianca, noi continuiamo in discesa e subito dopo troviamo le indicazioni del sentiero 142 per le Cave delle Cervaiole (Falcovaia).

Scendiamo per la cava Fondone (sentiero 142) per un tratto agevole sulla roccia in parte scalinato ed arriviamo in breve alla cava.
Adesso seguiamo la via di cava che si sviluppa con diversi tornanti, giungiamo presso un gruppo di vasconi ad uso delle cave e scendiamo per la via di cava a recuperare il sentiero 33.  Infatti troviamo il 33 che scende da sinistra e che segue poi sulla via di cava e dopo alcuni minuti chiudiamo l’anello recuperando il sentiero della mattinata e siamo di nuovo al piazzale delle Gobbie.

Dotazione Tecnica: Sono richiesti idoneo abbigliamento tecnico da montagna, oltre a scarponi alti con suola rigida e ben scolpita, cappello di protezione, crema solare, occhiali, scorta di viveri ed acqua, prodotto repellente contro gli insetti; i partecipanti dovranno godere di ottime condizioni psico fisiche in relazione all’impegno richiesto dall’escursione.

NOTE: I Direttori di escursione si riservano di escludere dall’attività, a loro insindacabile giudizio, anche all’ultimo momento, chiunque si presentasse con una dotazione tecnica inadeguata e di integrare, modificare il tragitto dell’escursione, fino al suo annullamento a loro insindacabile giudizio anche in relazione alle condizioni meteorologiche ed alle condizioni psicofisiche del gruppo.

Fonte: Ufficio Stampa

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