Teatro

da venerdì 24 Ottobre 2014 a sabato 25 Ottobre 2014

“Dots and lines, and the cube formed”: la compagnia giapponese Mum&Gypsy torna in Italia. Tour organizzato da Fabbrica Europa e Fondazione Pontedera Teatro

“Dots, lines and the cube. A world and the others in the cube that shines”

“Dots, lines and the cube. A world and the others in the cube that shines” della compagnia giapponese Mum&Gypsy (foto Nikola Blagojević)

A un anno dalla presentazione dello spettacolo “Dots, lines and the cube. A world and the others in the cube that shines” a Fabbrica Europa 2013, la compagnia giapponese Mum&Gypsy torna in Italia con un tour di un mese, curato da Fondazione Fabbrica Europa e realizzato da Fondazione Pontedera Teatro, insieme a partner nazionali e internazionali.

 

Io sono un regista di memorie, scrivo memorie, ogni mio racconto proviene dalla realtà, ma nel momento in cui io racconto voglio creare un’altra realtà. Per questo nei miei spettacoli si moltiplicano i punti di vista sullo stesso fatto, in un montaggio che può ricordare quello di un film. Cinema, romanzo, musica o manga: ho l’ambizione di prendere spunto da ognuno di essi per creare un’opera che li superi. Quando viene uno spettatore che ama questi generi artistici, vorrei che gli piacesse anche il mio spettacolo”.

Takahiro Fujita, autore e regista

 

Takahiro Fujita è uno dei più giovani esponenti della “zero generation” giapponese, una nuova formazione di registi e drammaturghi venuta alla ribalta dopo il 2000, influenzata dalle ricerche del maestro Oriza Hirata. Regista, drammaturgo, ma anche saggista e insegnante, Hirata ha teorizzato e praticato fin dagli anni ’90 una nuova forma di teatro che attraverso l’uso di un lessico comune, colloquiale, restituisse in scena la lingua reale e le esperienze di vita dei giapponesi, superando gli stereotipi del linguaggio teatrale.

 

Dots, lines and the cube: uno spettacolo che cresce

Nel 2001, in una piccola città del Giappone, un uomo uccide una bambina il cui corpo viene ritrovato in un fosso. La notizia di questo infanticidio colpisce l’opinione pubblica, soprattutto i giovani del posto. Fujita mette in scena quei ragazzi e quelle ragazze, dieci anni dopo, raccontando la loro vita attuale e i loro ricordi attraverso una struttura cronologica fatta di continui refrain che richiamano alla memoria il passato.

Così, passando tra ossessioni personali e traumi collettivi, il lavoro del giovane Fujita si sviluppa, alternando momenti di training fisico a brevi interviste ai partecipanti dei suoi workshop. In questa sorta d’instancabile indagine sociale, che si estende di pari passo con la circuitazione dello spettacolo, Fujita esprime una sensibilità civile condivisa da diversi esponenti della nuova scena giapponese. Rappresentante di quella “generazione zero” che ha portato il quotidiano in scena, Fujita abbandona ogni narrazione unitaria, puramente realistica, per arricchire i suoi quadri di elementi derivati dall’immaginazione e dal ricordo. Le diverse possibilità coesistono sul palco, andando a costituire quello spessore umano che caratterizza ogni comunità. Sono questi “i punti, le linee e il cubo” dello spettacolo, che in un anno di circuitazione si è sviluppato, cambiando anche titolo: “Dots and lines, and the cube formed the many different worlds inside. And light”.

Lo spettacolo, pensato nel 2013 per la circuitazione internazionale, grazie a questo tour si arricchisce di ulteriori spunti; al contempo, Mum&Gypsy sperimenta rapporti nella realtà artistica italiana, confrontandosi con attori e operatori, attraversando importanti centri di residenza e di produzione. Nelle intenzioni del regista giapponese, come anche dei promotori del tour, questo è solo il primo punto di una linea ancora da tracciare, un rapporto da sviluppare nel tempo, nell’esplorazione di un modo inedito di fare teatro, che unisce memoria e innovazione.

 

Mum&Gypsy e l’Italia, un confronto che si rinnova

Se lo spettacolo a Firenze nel maggio 2013 ha rappresentato un punto d’arrivo importante – la prima data fuori dal Giappone per la giovane compagnia – questi nuovi appuntamenti rinnovano il confronto tra Mum&Gypsy e il nostro paese, su un piano allargato. Lo staff della compagnia al completo seguirà il regista Takahiro Fujita in una serie di workshop, lezioni aperte, incontri con artisti italiani e pubblico, realizzando quella spinta al nomadismo culturale testimoniata dal nome di Mum&Gypsy, “la mamma e i nomadi”.

I nomadi sono gli artisti, gli attori della compagnia, che si spostano di città in città. La mamma è lui, Takahiro Fujita, il “campo base” a cui tutti fanno ritorno. Gli attori possono anche cambiare a seconda del progetto. Il regista rimane: rappresenta l’elemento di continuità, la memoria dei viaggi. Attraverso questo processo, vengono raccolte immagini importanti, scene di vita di tutti giorni, che poi finiscono negli spettacoli. Si potrebbe dire che fare performance sia per Fujita un modo per conoscere il mondo”.

Tomofumi Hashimoto, giornalista e blogger che segue la compagnia in tour dal 2013.

 

“Walking and Movement”: il laboratorio a Verbania, Firenze, Ancona e Messina

Terzo esperimento di workshop all’estero, dopo Corea del Sud e Sarajevo, il laboratorio realizzato da Mum&Gypsy a Verbania, sul Lago Maggiore, in collaborazione con l’Associazione LIS Performing Lab, ha permesso a un gruppo di performer italiani di confrontarsi con le tecniche compositive della compagnia, affrontando in prima persona il processo creativo che sta alla base dei suoi spettacoli. Con una tecnica particolare, studiata per risvegliare la memoria personale dei performer, il regista porta in scena frammenti di vita quotidiana, confrontando punti di vista e ricordi  su un fatto comune. Il risultato è un caleidoscopio di linee narrative, capaci di raccontare l’uomo di oggi, nelle sue mille sfaccettature. Il laboratorio “Walking and Movement” dopo aver toccato Firenze, continuerà a Villa Nappi di Polverigi (AN), il prossimo 28 ottobre, e al Teatro Vittorio Emanuele di Messina, dal 4 al 6 novembre.

Nella performance di restituzione mostrata nella splendida cornice di Villa Giulia a Verbania, tutti gli elementi caratteristici dello stile della compagnia sono venuti alla luce: la sintesi del gesto, il gusto per la ripetizione, l’annullamento in scena degli stereotipi della finzione teatrale. Linguaggi diversi e fisicità opposte s’intrecciano all’interno della drammaturgia creata da Takahiro Fujita per l’occasione, unendo i contributi forniti dai partecipanti.

 

Il tempo è un parametro fondamentale. Non è la prima volta che tengo laboratori, ma normalmente sono più brevi. Qui è possibile approfondire la conoscenza dei performer, con esercizi mirati, ripetuti ogni giorno, ma anche prendendo un caffè insieme, fuori dalla sala prove, prima d’iniziare. Questo in Giappone sarebbe impensabile: tutti sono troppo occupati. L’interesse dei partecipanti mi permette di spingermi oltre, sviluppando il lavoro più del solito, svelando e applicando il meccanismo compositivo dei miei spettacoli. Potrete rivedere forse le scene che realizzeremo in una nuova produzione: io ci continuerò a pensare!

Takahiro Fujita, autore e regista

 

Takahiro Fujita è forse il più brillante esponente della “generazione zero” del suo paese, il raggruppamento ideale di artisti venuti alla ribalta nell’ultimo decennio in Giappone. Laureato alla J.F. Oberlin University a Tokyo nel 2007, con un percorso teatrale nei “club” scolastici che risale all’infanzia, Fujita ha scritto la sua prima drammaturgia a vent’anni.

Ora, a soli 29 anni, dirige una delle compagnie più vitali dell’area di Tokyo e Yokohama.

 

Calendario tournée:

10-11 ottobre 2014 | MESS Festival Sarajevo: Dots and lines, and the cube formed

12 ottobre 2014 | MESS Festival Sarajevo: Workshop Walking and Movement

15-18 ottobre 2014 | Lis Lab Meina (NO): Workshop Walking and Movement

24-25 ottobre 2014 | Teatro Era Pontedera: Dots and lines, and the cube formed

28 ottobre 2014 | Inteatro Villa Nappi Polverigi (AN): Workshop Walking and Movement

31 ottobre 2014 | Teatro Sperimentale Ancona: Dots and lines, and the cube formed

4-6 novembre 2014 | Teatro Vittorio Emanuele Messina: Workshop Walking and Movement

4-6 novembre 2014 | Teatro Vittorio Emanuele Messina: Dots and lines, and the cube formed

 

La tournèe europea 2014 di MUM&GYPSY è curata da Fondazione Fabbrica Europa e realizzata da Fondazione Pontedera Teatro, MESS International Theatre Festival Sarajevo, Associazione LIS Lab Performing Arts, Meina (NO), Marche Teatro, Ente Autonomo Regionale Teatro di Messina con il sostegno del Performing Arts Japan Programme for Europe (PAJ Europe) – Touring Grant della Japan Foundation e dell’Arts Council Tokyo.

 

In concomitanza con le repliche di Dots and lines, and the cube formed, il 24 e 25 ottobre alle ore 21 al Teatro Era è in programma la prima nazionale di Alla luce, drammaturgia di Michele Santeramo, regia di Roberto Bacci (repliche dal 23 ottobre al 9 novembre).

 

BIGLIETTI

Intero 12 € | Ridotto 10 € | Studenti 8 € |

Biglietto serata 15 € per entrambi gli spettacoli (Dots and lines + Alla Luce)

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA tel: 0587.55720 / 57034 (dal lunedì al venerdì dalle ore 15 alle 18) mail: reservations@pontederateatro.it

PREVENDITA online su www.vivaticket.it e nei punti vendita convenzionati

 

INFO

www.pontederateatro.it  – tel. 0587.55720 / 57034

www.fabbricaeuropa.net   – tel. 055 2638480 / 2480515

Fonte: Fondazione Pontedera Teatro

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